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Pesca Inglese in Mare: guida completa attrezzatura, montature ed esche

Pesca all’Inglese in Mare: Guida Completa

La pesca all’inglese è una delle tecniche più affascinanti e versatili del panorama ittico, con origini nei laghi e nei fiumi del Regno Unito, e oggi sempre più apprezzata anche in ambiente marino. Grazie all’uso del galleggiante, questa tecnica permette di raggiungere lunghe distanze, di presentare l’esca con estrema precisione e di insidiare una vasta gamma di specie sia vicino alla costa che in acque più profonde.

Ciò che rende unica la pesca all’inglese è la combinazione di delicatezza e controllo: il pescatore può percepire anche le più leggere abboccate, gestendo contemporaneamente distanze e profondità con grande efficacia. Con l’attrezzatura giusta e le montature adeguate, è possibile trasformare ogni battuta di pesca in un’esperienza precisa, coinvolgente e altamente gratificante.

In questa guida completa scopriremo tutto ciò che serve per padroneggiare la pesca all’inglese in mare: dalle varianti della tecnica, alle attrezzature indispensabili, dalle montature più efficaci alle specie più comuni da insidiare, fino ai consigli pratici per massimizzare le possibilità di successo durante le tue giornate in riva al mare.

Pesca Inglese in Mare: guida completa attrezzatura, montature ed esche

Cos’è la pesca all’inglese?

La pesca all’inglese è una tecnica con galleggiante, sia scorrevole che fisso, pensata per combinare precisione e versatilità. Consente di pescare a distanze importanti mantenendo una presentazione dell’esca estremamente naturale, così da non spaventare i pesci più diffidenti. In pratica, rappresenta un perfetto equilibrio tra la pesca a bolognese e quella a fondo, unendo sensibilità nella rilevazione delle abboccate e controllo nella gestione della lenza.

In ambiente marino, la pesca all’inglese diventa uno strumento prezioso: permette di esplorare diversi strati d’acqua, adattandosi facilmente a correnti e venti, e di presentare l’esca in maniera delicata anche in condizioni difficili. Questa combinazione di precisione, eleganza e adattabilità rende la tecnica ideale per insidiare una varietà di specie, dalle più comuni a quelle più elusive.

Varianti della pesca all’inglese in mare

La pesca all’inglese in mare può essere praticata con due principali varianti, ognuna pensata per adattarsi alle diverse condizioni di fondale e di corrente:


Inglese a galleggiante fisso

Questa variante è particolarmente indicata per fondali bassi, fino a 3–4 metri, grazie alla sua montatura semplice e immediata. È perfetta per scogliere, porti e zone costiere dove non è necessario raggiungere grandi profondità. Il galleggiante fisso permette un controllo diretto sull’esca, rendendo estremamente sensibile la rilevazione delle abboccate, anche quelle più leggere. Questa precisione rende la tecnica ideale per insidiare pesci diffidenti, garantendo al contempo l’eleganza e la naturalezza nella presentazione dell’esca.

 

Inglese a galleggiante scorrevole

Questa variante è ideale per fondali medio-profondi, dai 4 metri in su. Il galleggiante scorrevole consente di far scendere l’esca esattamente alla profondità desiderata, mantenendo al contempo la precisione del lancio. Grazie a questa caratteristica, è perfetta per porti profondi, foci di fiumi o spiagge con batimetria rapida, dove è fondamentale sondare diversi strati d’acqua e gestire correnti più sostenute senza perdere sensibilità.

La versatilità del galleggiante scorrevole permette di adattare rapidamente la profondità e la presentazione dell’esca alle condizioni del mare e al comportamento dei pesci, rendendolo uno strumento indispensabile per chi cerca risultati consistenti in acque più impegnative. In confronto al galleggiante fisso, che offre semplicità e immediatezza, quello scorrevole garantisce maggiore precisione e possibilità di esplorare con efficacia tutti gli strati d’acqua, massimizzando le opportunità di cattura.

Pesca Inglese in Mare: guida completa

Attrezzatura per la pesca all’inglese in mare

Per ottenere il massimo dalla pesca all’inglese in mare, è fondamentale scegliere l’attrezzatura giusta, bilanciando precisione, sensibilità e resistenza. Ecco i principali elementi da considerare:


Canna

La scelta della canna è fondamentale per ottenere precisione, controllo e sensibilità nella pesca all’inglese in mare.

  • Lunghezza: ideale tra 4,20 e 4,80 metri. Gli anelli scorrevoli favoriscono lanci lunghi e controllati, permettendo di raggiungere zone di pesca più distanti senza sacrificare la delicatezza nella presentazione dell’esca.
  • Potenza (grammatura): varia in base al tipo di galleggiante utilizzato, generalmente tra 10 e 30 g. Una potenza equilibrata consente di affrontare pesci di media taglia e correnti moderate senza difficoltà.
  • Azione: progressiva o semiparabolica, progettata per lanciare a distanza mantenendo alta la sensibilità. Questa caratteristica permette di percepire anche le abboccate più leggere, garantendo ferrate tempestive e controllate.

Una canna ben scelta diventa quindi il fulcro della tecnica, combinando portata, sensibilità e controllo per rendere ogni battuta di pesca efficace e gratificante.

 

Mulinello

Il mulinello è un elemento chiave per la pesca all’inglese in mare, poiché deve garantire fluidità nei lanci e controllo durante il combattimento con i pesci.

  • Taglia consigliata: 3000–4000, ideale per equilibrare capacità di recupero e maneggevolezza.
  • Bobina capiente: permette di gestire fili sottili e lanci lunghi senza rischio di grovigli o tensione eccessiva, mantenendo il filo sempre sotto controllo.
  • Frizione: anteriore e precisa, fondamentale per affrontare pesci combattivi. Una frizione ben regolata evita strappi improvvisi e consente di gestire con sicurezza anche prede di taglia maggiore, garantendo recuperi più fluidi e ferrate più efficaci.

Un mulinello ben scelto diventa quindi il compagno ideale della canna, assicurando l’equilibrio perfetto tra sensibilità, potenza e affidabilità durante tutta la battuta di pesca.


Filo

La scelta del filo è fondamentale per ottenere precisione nei lanci e discrezione nell’acqua, elementi chiave della pesca all’inglese in mare.

  • Madre lenza: nylon da 0,16 a 0,20 mm, resistente ma flessibile, in grado di sopportare correnti moderate e pesci di media taglia senza compromettere la sensibilità durante la ferrata.
  • Finale: fluorocarbon da 0,12 a 0,16 mm, praticamente invisibile in acqua chiara, garantisce un mimetismo ottimale dell’esca e aumenta le possibilità di cattura anche dei pesci più diffidenti.

La combinazione di una madre lenza robusta e di un finale discreto assicura un equilibrio perfetto tra forza, delicatezza e naturalezza nella presentazione dell’esca, rendendo ogni lancio più efficace.


Galleggianti

I galleggianti sono tra gli strumenti più importanti nella pesca all’inglese, poiché influenzano direttamente precisione, sensibilità e naturalezza della presentazione dell’esca.

  • Tipologie: a penna o a goccia, spesso dotati di piombatura interna per garantire stabilità e facilità nel lancio, permettendo al galleggiante di mantenere la posizione corretta anche in acqua mossa.
  • Grammatura tipica: tra 8 e 20 g, da scegliere in base alla distanza di lancio e alle condizioni del mare.
  • Scelte in base al mare: in presenza di mare mosso o correnti sostenute, è consigliabile optare per galleggianti più stabili a forma di goccia, capaci di resistere alle oscillazioni e mantenere la profondità desiderata. In mare calmo, invece, galleggianti sottili e sensibili permettono di percepire anche le abboccate più leggere, rendendo più efficace la ferrata.

La scelta del galleggiante giusto permette di adattare la tecnica alle condizioni reali, massimizzando le possibilità di successo e rendendo ogni lancio più preciso e naturale.


Piombatura

La piombatura è fondamentale per controllare la discesa dell’esca e adattarsi alle diverse condizioni del mare e del fondale.

  • Spallinata progressiva: i pallini sono distribuiti lungo la lenza in modo graduale, permettendo all’esca di scendere lentamente e in maniera naturale. Questa tecnica è ideale quando si vogliono presentare esche delicate a pesci diffidenti, mantenendo un’azione discreta e realistica in acqua.
  • Bulk (piombo concentrato): un piombo più pesante concentrato in un unico punto della lenza consente di far scendere rapidamente l’esca, raggiungendo velocemente strati d’acqua più profondi. È particolarmente utile in correnti forti o quando si vuole sondare rapidamente diverse profondità.

La scelta della piombatura giusta permette di combinare naturalezza e rapidità di presentazione, ottimizzando le possibilità di cattura in base alla situazione di pesca.


Ami

Gli ami sono un elemento cruciale per garantire ferrate efficaci e una presentazione naturale dell’esca.

  • Misure: dal n. 14 al n. 8, disponibili con gambo corto o medio, per adattarsi a diverse tipologie di prede e esche.
  • Scelta in base all’esca: ami sottili e leggeri sono ideali per esche delicate come vermi o bigattini, garantendo che l’esca resti naturale e attraente per i pesci più diffidenti. Ami più robusti e resistenti sono consigliati per esche consistenti come gamberi, cozze o molluschi, assicurando una ferrata sicura senza rischiare la rottura del filo o la perdita del pesce.

La scelta dell’amo giusto permette quindi di ottimizzare l’efficacia della tecnica, combinando discrezione nella presentazione e solidità nella ferrata, elementi fondamentali per una pesca all’inglese di successo in mare.

Pesca Inglese in Mare: guida completa esche

Esche per la pesca all’inglese in mare

La scelta dell’esca è fondamentale per aumentare le possibilità di cattura, poiché ogni specie ha le sue preferenze. Ecco le più efficaci per la pesca all’inglese in ambiente marino:

  • Bigattini: tra le esche più utilizzate, sono particolarmente efficaci per cefali, spigole e occhiate grazie alla loro piccola dimensione e al movimento naturale in acqua.
  • Vermi marini (arenicola, americano, coreano): perfetti per insidiare orate e mormore. La loro consistenza carnosa e l’odore intenso li rendono irresistibili per le specie più pregiate.
  • Cozze sgusciate: molto attrattive per saraghi e spigole, soprattutto in acque limpide. Il loro aroma naturale stimola l’interesse dei pesci predatori senza risultare artificiale.
  • Pane impastato: una scelta classica e tradizionale per cefali. La morbidezza dell’impasto permette di modellarlo facilmente sulamo, garantendo una presentazione naturale.
  • Gamberetti: ideali per saraghi e spigole diffidenti. La loro consistenza delicata e l’odore caratteristico li rendono perfetti per catturare pesci più selettivi.

Selezionare l’esca giusta in base alla specie target, alle condizioni dell’acqua e alla sensibilità dei pesci è essenziale per ottenere risultati costanti e rendere la battuta di pesca più efficace e gratificante.

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Montature più efficaci per la pesca all’inglese in mare

La scelta della montatura è determinante per la presentazione naturale dell’esca e la sensibilità nella rilevazione delle abboccate. Ecco le configurazioni più efficaci a seconda del tipo di galleggiante:

Galleggiante fisso

  • Stopper: posizionati sopra e sotto il galleggiante per mantenere la profondità desiderata.
  • Piombatura: leggera e distribuita lungo la lenza, permette una discesa graduale e naturale dell’esca.
  • Finale: da 50 a 80 cm, sufficientemente lungo da garantire libertà di movimento all’esca senza compromettere il controllo.

Galleggiante scorrevole

  • Stopper in gomma: consente di regolare con precisione la profondità a cui far scendere l’esca.
  • Galleggiante: scorre lungo la lenza fino al piombo principale, permettendo di lanciare a distanza senza alterare la naturalezza della presentazione.
  • Piombatura: concentrata sul piombo principale con pallini di bilanciamento distribuiti lungo la lenza, ideale per affrontare correnti più sostenute.
  • Finale: circa 1 metro, per garantire libertà di movimento all’esca e massima discrezione nei confronti dei pesci.

La scelta della montatura giusta consente di adattarsi alle condizioni del mare e al comportamento delle specie bersaglio, aumentando sensibilmente le probabilità di cattura e rendendo la pesca più precisa ed efficace.

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Prede più comuni nella pesca all’inglese in mare

La pesca all’inglese in mare permette di insidiare una vasta gamma di specie, dalle più comuni a quelle più pregiate, grazie alla versatilità della tecnica e alla delicatezza nella presentazione dell’esca. Tra le prede più frequenti troviamo:

  • Cefalo (muggine): uno dei pesci più ricercati dai pescatori all’inglese. Si distingue per abboccate rapide e decise, spesso vicino alla superficie o in prossimità di porti e scogliere.

  • Occhiata: pesce da branco che si avvicina facilmente alle esche naturali, ideale per chi vuole azione continua e abboccate frequenti.

  • Spigola (branzino): predatore elegante e selettivo, molto attratto da vermi, bigattini e piccoli crostacei. Richiede una presentazione delicata e una ferrata pronta.

  • Sarago: spesso insidioso, si avvicina lentamente all’esca; le abboccate possono essere leggere e graduali, rendendo fondamentale la sensibilità della montatura.

  • Orata: prediletta per la sua combattività, soprattutto in prossimità di fondali sabbiosi o praterie di posidonia. Predilige vermi marini e esche carnose.

  • Mormora: pesce robusto e vorace, ideale per esche carnose come vermi e piccoli crostacei, spesso presente in zone di fondale medio.

  • Boghe e altri pesci da branco: piccoli pesci che si muovono in gruppi numerosi, offrendo abboccate frequenti ma spesso delicate, perfetti per allenare sensibilità e tecnica.

Conoscere le abitudini e le preferenze alimentari di ciascuna specie consente di selezionare l’esca e la montatura più adatte, aumentando le possibilità di successo e rendendo la battuta di pesca più appassionante e gratificante.

 

 

Vantaggi della pesca all’inglese in mare

La pesca all’inglese è una tecnica molto apprezzata per la sua precisione e versatilità, capace di combinare efficacia e divertimento. Tra i principali vantaggi troviamo:

  • Grande precisione di lancio: consente di posizionare l’esca con estrema accuratezza anche a notevole distanza, ideale per raggiungere zone strategiche o punti difficili da sondare.
  • Presentazione naturale dell’esca: grazie alla minima interferenza della lenza, l’esca si muove in modo realistico, aumentando notevolmente le probabilità di abboccata anche dei pesci più diffidenti.
  • Versatilità: adatta a numerose specie, dai piccoli cefali ai predatori più selettivi come spigole, orate e saraghi, permettendo di variare facilmente target e strategie.
  • Divertente e tecnica: offre un’esperienza di pesca dinamica e coinvolgente, con ferrate dirette e alta sensibilità, stimolando sia la tecnica del pescatore sia il piacere del combattimento con il pesce.

Questa combinazione di precisione, eleganza e stimolo tecnico rende la pesca all’inglese un metodo apprezzato sia dai principianti che dagli esperti, garantendo sessioni di pesca gratificanti e ricche di soddisfazioni.

Svantaggi della pesca all’inglese in mare

Nonostante i numerosi vantaggi, la pesca all’inglese presenta anche alcuni limiti da considerare per ottenere risultati ottimali:

  • Richiede attrezzatura specifica e pratica: canne, mulinelli, fili e galleggianti devono essere scelti e montati con cura. Inoltre, la tecnica richiede esperienza e pratica per padroneggiare lanci, regolazioni e ferrate in modo efficace.
  • Meno efficace in mare mosso: onde e correnti possono compromettere la sensibilità del galleggiante e rendere difficile mantenere una presentazione naturale dell’esca, riducendo le probabilità di cattura.
  • Sensibilità alla taratura del galleggiante: una regolazione non corretta può alterare la profondità dell’esca e ridurre la percezione delle abboccate, rendendo meno efficace la tecnica anche in condizioni favorevoli.

Conoscere bene sia i punti di forza sia i limiti della pesca all’inglese permette di adattare attrezzatura, montature e strategie alle condizioni del mare e alle specie target, massimizzando le possibilità di successo e trasformando ogni battuta di pesca in un’esperienza più gratificante.

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Consigli pratici per pescare con successo all’inglese in mare

Per ottenere i migliori risultati nella pesca all’inglese è importante combinare tecnica, scelta dell’attrezzatura e attenzione alle condizioni dell’ambiente. Ecco alcuni consigli pratici:


Scelta dello spot

I luoghi migliori per praticare la pesca all’inglese in mare sono porti, scogliere, moli e foci di fiumi. Queste zone offrono ripari naturali e abbondanti fonti di cibo, attirando una grande varietà di pesci, dalle specie da branco come cefali e boghe ai predatori come spigole e saraghi.

È invece consigliabile evitare spiagge molto agitate, dove onde e sabbia in sospensione rendono difficile mantenere stabile l’esca e percepire anche le abboccate più leggere. Scegliere un punto con fondale regolare e qualche ostacolo naturale permette di ottenere lanci più precisi e aumentare le probabilità di cattura.

 

Condizioni meteo

Le condizioni del mare giocano un ruolo fondamentale nell’efficacia della pesca all’inglese. La scelta del momento giusto può fare la differenza tra una battuta di pesca produttiva e una meno fruttuosa:

  • Mare leggermente mosso: è la condizione ideale. Il lieve movimento dell’acqua conferisce naturalezza al movimento dell’esca e, allo stesso tempo, permette di percepire con precisione le abboccate.
  • Mare calmo: offre comunque buone possibilità di successo, soprattutto con esche leggere come i bigattini, che si muovono in maniera delicata e realistica, attirando anche i pesci più sospettosi.
  • Mare molto agitato: meno adatto alla tecnica all’inglese. Onde e correnti forti riducono la sensibilità del galleggiante e rendono difficile mantenere l’esca stabile. In queste condizioni è consigliabile orientarsi verso la pesca a fondo o altre tecniche più stabili, capaci di gestire meglio l’agitazione dell’acqua.

Comprendere come il mare influisce sul comportamento dei pesci e sulla presentazione dell’esca permette di scegliere la strategia più adatta, massimizzando le possibilità di cattura.


Pasturazione

La pasturazione è un elemento chiave per concentrare i pesci nel punto di pesca e aumentare le probabilità di cattura. Serve a creare un richiamo costante e stimolare l’attività dei pesci senza spaventarli.

  • Tipologie di esca da pastura: tra le più efficaci ci sono i bigattini, che possono essere lanciati con la fionda per colpire punti precisi, o impastati con pane per ottenere una diffusione più lenta e uniforme in acqua.
  • Regolarità e quantità: è fondamentale mantenere un ritmo costante, somministrando piccole quantità di pastura a intervalli regolari. Questo permette di attirare e mantenere i pesci nella zona di pesca, evitando che si disperdano.
  • Strategia: dosare la pastura in base al comportamento dei pesci e alle condizioni del mare. In acque calme, la distribuzione leggera e graduale è più efficace; in corrente o mare leggermente mosso, è preferibile concentrare la pastura per stimolare l’interesse dei pesci.

Una pasturazione ben gestita non solo aumenta le possibilità di cattura, ma rende anche la tecnica più precisa ed efficace, permettendo di controllare meglio il comportamento dei pesci durante tutta la battuta di pesca.

 

Orari migliori

Per ottenere i migliori risultati nella pesca all’inglese in mare, è importante scegliere i momenti della giornata in cui i pesci sono più attivi:

  • Alba e tramonto: i periodi di luce tenue rappresentano i momenti più produttivi. I pesci si avvicinano alla riva o alle zone ricche di cibo, aumentando le possibilità di abboccate sia per specie da branco che per predatori come spigole e saraghi.
  • Notti estive: anche le ore notturne possono rivelarsi molto efficaci, soprattutto nei porti illuminati. La luce artificiale attira piccoli organismi, che a loro volta richiamano i predatori, creando condizioni ottimali per catture selettive.

Scegliere con attenzione l’orario di pesca permette di sfruttare i periodi di maggiore attività dei pesci, aumentando la frequenza delle abboccate e rendendo la battuta di pesca più dinamica e gratificante.

 

Accorgimenti tecnici

Per massimizzare l’efficacia della pesca all’inglese in mare, è importante curare ogni dettaglio tecnico:

  • Terminali sottili e ami piccoli: ideali per insidiare pesci sospettosi o diffidenti. Permettono una presentazione più naturale dell’esca, aumentando le possibilità di abboccata anche dei pesci più cauti.
  • Taratura del galleggiante: deve essere regolato con precisione, affiorando appena l’antenna. Una taratura accurata garantisce massima sensibilità e permette di percepire anche le abboccate più leggere.
  • Direzione del vento: controllare sempre la direzione e l’intensità del vento prima di effettuare i lanci. Questo accorgimento consente di mantenere il controllo sull’esca e sulla lenza, evitando deviazioni e riducendo il rischio di grovigli.

Seguendo questi semplici accorgimenti tecnici, la pesca all’inglese diventa più precisa, gratificante e divertente, permettendo di combinare strategia, sensibilità e controllo in ogni uscita.

 

Perché scegliere la pesca all’inglese in mare

La pesca all’inglese in mare rappresenta una delle tecniche più complete e appassionanti, capace di unire precisione, sensibilità e divertimento. Con la giusta attrezzatura, un po’ di pratica e l’attenzione alle condizioni ambientali, può regalare catture memorabili: dalle occhiate e dai cefali fino ai saraghi, alle spigole e alle orate.

Questa disciplina non è solo una tecnica di pesca, ma un vero e proprio esercizio di strategia e pazienza, che stimola la concentrazione e il senso tecnico del pescatore. Se cerchi un’esperienza sportiva stimolante, coinvolgente e ricca di soddisfazioni, la pesca all’inglese in mare è senza dubbio una delle scelte migliori.

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