🎣 Guida Completa alla Pesca al Sarago: Tecniche, Attrezzature e Consigli Utili
La pesca al sarago rappresenta una delle sfide più affascinanti e tecnicamente complesse all'interno del panorama della pesca sportiva in mare. Questo pesce appartiene alla famiglia degli sparidi, la stessa dell’orata e del dentice, e si distingue per il suo comportamento estremamente diffidente, la sua intelligenza alimentare e la sorprendente forza che sprigiona durante il combattimento.
Il sarago vive prevalentemente in prossimità di fondali rocciosi, anfratti, scogliere naturali e frangiflutti, dove si nutre di crostacei, molluschi e piccoli organismi bentonici. La sua indole sospettosa e la capacità di nascondersi tra le rocce rendono ogni cattura una vera conquista per il pescatore.
Affrontare con successo il sarago richiede esperienza, precisione nella scelta dell’attrezzatura, conoscenza degli spot e attenzione ai dettagli, dalla selezione delle esche alla tecnica di presentazione. In questa guida completa analizzeremo in profondità ogni aspetto: dalle migliori strategie di pesca da riva e dalla barca, all’uso delle montature più efficaci, fino ai segreti per pasturare e stimolare l’attacco di questo esigente predatore.
Che tu sia un pescatore esperto alla ricerca di nuove soluzioni o un appassionato alle prime armi, qui troverai tutto ciò che ti serve per pescare il sarago con consapevolezza, tecnica e soddisfazione.

📌 Cos'è il Sarago: Identikit della Preda
Il sarago è un pesce di mare appartenente al genere Diplodus, molto apprezzato nella pesca sportiva per la sua combattività, la diffidenza e la capacità di adattarsi a diversi ambienti marini. In Italia, le specie più comuni che si possono incontrare durante le battute di pesca sono tre:
- Sarago maggiore (Diplodus sargus): la specie più robusta e diffusa, caratterizzata da una banda nera all’altezza della coda e da una colorazione argentea brillante.
- Sarago pizzuto (Diplodus puntazzo): riconoscibile per il profilo del muso più appuntito, da cui deriva il nome comune. Ha una livrea più sfumata e meno marcata.
- Sarago fasciato (Diplodus vulgaris): facilmente identificabile grazie alle evidenti bande verticali scure sul corpo; molto presente nei porti e vicino agli scogli artificiali.
🔍 Caratteristiche morfologiche
- Corpo: ovale, compresso lateralmente, con linea dorsale arcuata
- Dimensioni medie: tra i 20 e i 35 cm, ma può superare anche i 45 cm e il chilo di peso nelle acque profonde o poco disturbate
- Bocca: piccola ma armata di denti incisivi e molariformi, perfetti per frantumare conchiglie, piccoli crostacei e ricci di mare
- Colorazione: tipicamente argentata, con riflessi metallici. Alcune specie presentano bande nere verticali più o meno marcate, utili per mimetizzarsi tra rocce e posidonia
🌊 Habitat e comportamento
Il sarago è una specie costiera e bentonica, ovvero vive a stretto contatto con il fondale. Si trova comunemente su:
- Fondali rocciosi: predilige zone con fessure e anfratti dove può rifugiarsi e trovare cibo
- Fondali misti: sabbia alternata a rocce, ideale per l’alimentazione
- Frangiflutti, dighe e scogliere artificiali: ottimi spot per la pesca da riva
- Relitti sommersi: habitat ideali per i grossi esemplari
Ama le acque poco profonde (1–10 m), soprattutto in zone riparate e ricche di vegetazione marina, ma non è raro incontrarlo anche a profondità superiori ai 40–50 metri, dove vivono i soggetti più grandi e diffidenti.
Il sarago è un pesce gregario, soprattutto da giovane, ma con la crescita tende a diventare più solitario. Si nutre prevalentemente al crepuscolo e durante le ore notturne, periodo in cui è più attivo e meno sospettoso.
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🧰 Attrezzatura per la Pesca al Sarago
🎣 Canne da Pesca – Pesca da Riva (Rock Fishing o Surfcasting Leggero)
La scelta della canna è uno degli elementi più importanti per affrontare con successo la pesca al sarago da riva. Il sarago è infatti un pesce estremamente diffidente e spesso si limita a sfiorare l’esca prima di abboccare, per cui è fondamentale disporre di una canna in grado di trasmettere al pescatore anche le tocche più leggere.
📏 Caratteristiche consigliate della canna:
Lunghezza:
3,60 – 4,50 metri
Una maggiore lunghezza consente lanci più lunghi e precisi, utili per raggiungere anfratti rocciosi o zone difficili da esplorare, e garantisce un miglior controllo della lenza in presenza di risacca o corrente costiera.
Azione:
30 – 100 grammi (azione medio-leggera)
L’azione deve essere abbastanza potente da lanciare zavorre anche da 60–80 g, ma con una vetta sensibile per rilevare le tocche sospettose tipiche del sarago. Un’azione troppo rigida potrebbe impedire di percepire l’abboccata in tempo utile.
Tipologia:
Telescopica: più pratica e compatta per il trasporto, ideale per chi pesca itinerante lungo scogliere o moli.
A innesti (3 o 4 pezzi): generalmente più sensibile e performante in fase di lancio e recupero, preferibile per sessioni stanziali o su postazioni fisse.
Vetta (cimino) sensibile:
È essenziale che la cima della canna sia morbida o addirittura ibrida (solid tip), cioè costruita in fibra piena, per garantire una sensibilità estrema alle piccole tocche. Questo tipo di cima aiuta anche nella fase di ferrata, evitando strappi prematuri.
🔧 Ulteriori accorgimenti:
- Impugnatura ergonomica e antiscivolo, utile su scogli umidi o in caso di pioggia
- Anelli di qualità (preferibilmente Fuji o equivalenti) adatti all’uso con treccia o monofilo
- Portamulinello robusto e ben bilanciato per evitare affaticamento in lunghe sessioni di pesca
✅ Consiglio pratico:
Nelle sessioni notturne o in condizioni di bassa visibilità, l’uso di una canna con cimino fluorescente o illuminabile con lampada UV può migliorare significativamente la lettura delle abboccate, soprattutto quando il sarago sfiora più volte l’esca prima di decidere l’attacco definitivo.

🚤 Canne da Pesca – Pesca al Sarago dalla Barca (Bolentino Leggero)
La pesca al sarago dalla barca, praticata prevalentemente con la tecnica del bolentino leggero, richiede un'attrezzatura ben calibrata in base alla profondità, alla presenza di corrente e alla tipologia di fondale. A differenza della pesca da riva, qui è fondamentale avere un controllo diretto della lenza e percepire con prontezza anche i minimi segnali trasmessi dall'esca sul fondo.
📏 Caratteristiche consigliate della canna:
Lunghezza:
2,10 – 3,00 metri
Una lunghezza contenuta è ideale per la pesca verticale dalla barca. Le canne più corte (2,10–2,40 m) offrono maggiore sensibilità e maneggevolezza, mentre quelle fino a 3 metri possono essere utili in condizioni di corrente sostenuta o in presenza di più lenze in barca, permettendo una maggiore distanza operativa dal bordo.
Azione:
20 – 150 grammi
La scelta dell’azione dipende principalmente da:
Profondità di pesca: fino a 30 metri bastano canne con azione 20–80 g; oltre, è consigliabile salire fino a 150 g.
Corrente e deriva: più forti sono, più serve una canna con backbone più rigido per gestire piombi più pesanti e mantenere il contatto con il fondo.
Struttura:
Canne in due pezzi o monopezzo per chi pesca sempre dalla stessa barca
Prediligere modelli con vetta sensibile intercambiabile (solid tip) per adattarsi a diversi scenari di pesca
Materiali:
Carbonio alto modulo per leggerezza e sensibilità
Anelli a doppio ponte anti-corrosione, compatibili con treccia (braid), utili in caso di recuperi profondi
🔍 Dettagli tecnici importanti:
- Sensibilità della vetta: il sarago pizzica l’esca in modo leggero e progressivo. Una cima troppo rigida può rendere inefficace la ferrata o causare un rifiuto immediato dell’esca.
- Rigidità del fusto: fondamentale per contrastare le fughe improvvise verso il fondo tipiche del sarago maggiore, soprattutto quando combatte vicino a scogli sommersi o relitti.
✅ Consigli da esperto:
- In condizioni di mare piatto e fondali bassi, una canna da bolentino con azione fino a 80 g e cima in fibra piena è ideale per massimizzare la sensibilità.
- Se si pescano più specie insieme (come tanute, orate, scorfani), è utile scegliere una canna polivalente, con azione media e possibilità di montare vettoni intercambiabili.
🌀 Mulinelli – Caratteristiche Ideali per la Pesca al Sarago
La scelta del mulinello gioca un ruolo fondamentale nella pesca al sarago, poiché deve garantire sensibilità, controllo durante il combattimento e resistenza alla corrosione da acqua salata. Il sarago è noto per i suoi colpi improvvisi e fughe potenti verso il fondo, quindi un mulinello ben bilanciato e fluido è essenziale per gestire al meglio l’azione di pesca, sia da riva che dalla barca.
📏 Taglia consigliata: 3000 – 5000
- Taglia 3000 – 4000: perfetta per il rock fishing e il bolentino leggero, dove sensibilità e maneggevolezza sono prioritarie.
- Taglia 5000: ideale per il surfcasting leggero o per affrontare spot più profondi e con forte corrente, dove servono più metri di treccia e una maggiore potenza in fase di recupero.
⚙️ Caratteristiche tecniche da privilegiare:
✅ Frizione progressiva e fluida (front drag preferibile):
- Permette di gestire le fughe improvvise del sarago senza causare strappi.
- Una frizione precisa consente di regolare finemente la pressione sul pesce, evitando che si slami o si incastri tra le rocce.
✅ Recupero fluido e silenzioso:
- Fondamentale in combattimenti lunghi, dove il sarago tenta più volte la fuga verso il fondo.
- Un rapporto di recupero medio (intorno a 5.0:1) offre il giusto compromesso tra potenza e velocità.
✅ Bobina capiente e ottimizzata per treccia (braid ready):
- È preferibile montare una treccia da 0,10 a 0,16 mm per la sua sensibilità e capacità di tagliare la corrente.
- In testa alla treccia è consigliato inserire uno shock leader in fluorocarbon (dai 0,20 ai 0,28 mm, anche fino a 0,30 mm su fondali rocciosi), lungo circa 1,5–3 metri, per migliorare l’invisibilità in acqua e aumentare la resistenza all’abrasione su scogli e fondale.
✅ Cuscinetti di qualità (minimo 4+1):
- Assicurano fluidità e longevità del mulinello, anche dopo molte sessioni in mare.
- Cuscinetti schermati o sigillati sono preferibili per prevenire il danneggiamento da salsedine.
✅ Corpo in grafite o alluminio anti-corrosione:
- I materiali devono essere leggeri ma resistenti all’ambiente salino.
- La leggerezza aiuta l’equilibrio complessivo dell’attrezzatura, specialmente se si pesca a mano per molte ore.
🎯 Consiglio extra:
Dopo ogni sessione di pesca in mare, è buona norma sciacquare il mulinello con acqua dolce e asciugarlo bene, per prolungarne la durata e mantenere prestazioni ottimali nel tempo.

🧵 Fili da Pesca – Scelta e Caratteristiche
La scelta del filo è cruciale nella pesca al sarago, che è un pesce molto diffidente e frequenta spesso ambienti rocciosi e ostici, dove l’abrasione del filo e la visibilità possono fare la differenza tra una cattura e una fuga.
🔹 Monofilo (nylon o fluorocoated)
-
Da riva: Ø 0,18 – 0,25 mm
Ideale per spot con poca corrente e fondali poco abrasivi. Offre maggiore elasticità, utile per ammortizzare i colpi durante il combattimento, specialmente con canne leggere. -
Dalla barca: Ø 0,25 – 0,35 mm
Richiede un filo più resistente, capace di contrastare le fughe del sarago in verticale e sopportare il contatto con rocce e relitti. Un nylon di qualità superiore, a basso allungamento, è preferibile.
🔸 Treccia (braid)
-
Diametro consigliato: Ø 0,10 – 0,16 mm
Offre massima sensibilità e zero allungamento, caratteristiche ideali per percepire le tocche più leggere e ferrate tempestive. È perfetta per il rock fishing o il bolentino leggero. -
Shock leader (fluorocarbon): Ø 0,22 – 0,30 mm
Lunghezza 1,5–3 metri. Il fluorocarbon è invisibile in acqua e molto resistente all’abrasione: essenziale per proteggere la parte finale della lenza a contatto con il fondale.
🎯 Terminali e Montature – Presentazione dell’esca per il Sarago
Il sarago, soprattutto nelle sue taglie maggiori, è sospettoso e metodico nell’attacco. Una montatura mal concepita o troppo visibile può vanificare l'intera sessione. Ecco le configurazioni più efficaci:
➤ Montatura a Piombo Scorrevole (Running Rig)
Questa è una delle montature più sensibili e usate per il sarago, perché consente al pesce di toccare e assaggiare l'esca senza avvertire resistenza.
-
Piombo: oliva o a goccia da 20 a 60 g (in base a profondità e corrente)
-
Girella tripla: evita torsioni e permette l’aggancio del terminale e dello shock leader
-
Finale: lungo 60–120 cm, in fluorocarbon di diametro 0,22–0,30 mm
Più è limpida l’acqua e sospettoso il pesce, più lungo e sottile dovrà essere il terminale. -
Amo: a gambo corto e curvatura larga, misura n. 6–10
Ottimo per presentare esche delicate (come gamberetti o coreano) in modo naturale.
✅ Vantaggi: sensibilità estrema, perfetto in acque calme e su fondali non troppo incagliosi.
➤ Montatura a Palamito o Paternoster
Ottima per fondali misti, scogliosi o con corrente. Più robusta e adatta alla pesca stazionaria, soprattutto dalla barca o da moli e scogliere.
-
Trave principale: nylon o fluorocarbon Ø 0,30–0,40 mm
-
Finali: 2 braccioli corti (20–30 cm) montati a distanze diverse lungo il trave, per sondare varie altezze dal fondo
-
Piombo: fisso alla base, da 40 a 100 g (a seconda del fondale e della corrente)
-
Amo: stesso range del running rig (n. 6–10), preferibilmente con occhiello per montaggio rapido
✅ Vantaggi: offre più chance di cattura, mantiene le esche in posizione anche con mare formato, resiste meglio all’abrasione.
💡 Pro Tip:
Per aumentare le possibilità di successo, soprattutto nei periodi di bassa attività del sarago, puoi usare fluorocarbon "soft touch" di ultima generazione, più flessibile ma sempre invisibile in acqua. Una piccola goccia di piombo morso a circa 20 cm dall’amo può migliorare la stabilità dell’esca in corrente.

🦐 Esca per il Sarago: Quale Usare?
Il sarago è onnivoro, ma ha una spiccata predilezione per esche naturali dure o resistenti.
Esche naturali più efficaci:
Esche | Caratteristiche | Note |
---|---|---|
Americano (Arenicola) | Molto profumato e vitale | Ottimo di notte |
Murice / Cozza | Esche "rumorose" quando schiacciate | Perfette su fondali rocciosi |
Granchio | Ideale nei periodi estivi | Richiede ami robusti |
Gamberetto vivo o morto | Ottimo su fondali sabbiosi o misti | Esposto all’amo dalla coda |
Pane pressato (in acqua dolce) | Ottimo in porto o diga | Usato soprattutto in bolognese |
🕰️ Quando e Dove Pescare il Sarago
Il sarago (in particolare il Sarago maggiore, ma anche le specie come il fasciato e il pizzuto) è un pesce costiero sedentario ma estremamente intelligente e diffidente. Conoscerne le abitudini stagionali e orarie è fondamentale per impostare una battuta di pesca efficace.
📅 Periodi Migliori per la Pesca al Sarago
Primavera (marzo – maggio):
Con l’aumento delle temperature, il sarago inizia a risalire verso zone costiere, specialmente fondali misti e scogliere sommerse, dove cerca piccoli crostacei, molluschi e vermi. È molto attivo nelle ore centrali della giornata, soprattutto con mare mosso e cielo coperto.
Autunno (settembre – novembre):
È la stagione d’oro per il sarago. Il pesce si alimenta con voracità per prepararsi all’inverno. Le taglie più grandi si avvicinano a riva, specialmente durante le mareggiate di libeccio o scirocco, sfruttando la confusione sul fondo per predare.
Estate (giugno – agosto):
Durante le giornate calde, i saraghi si spostano in profondità o cercano rifugio in anfratti ombrosi. Tuttavia, si possono ottenere ottimi risultati:
- All’alba (prime luci): quando il mare è ancora calmo e la pressione di pesca è bassa
- Al tramonto e nelle ore notturne, quando tornano attivi nelle zone basse
Inverno (dicembre – febbraio):
I saraghi sono meno numerosi nelle zone superficiali, ma stazionano più in profondità (oltre i 15–20 metri), spesso in prossimità di cigliate rocciose, relitti o secche. Serve attrezzatura più robusta, zavorre pesanti e presentazioni più lente e naturali.
🕛 Orari Consigliati
-
Crepuscolo serale:
Il momento in cui il sarago inizia a uscire dagli anfratti per alimentarsi. La luce calante lo rende meno sospettoso, aumentando le probabilità di abboccata. -
Prime luci dell’alba:
Ideale in estate e primavera. Il pesce è attivo e tende ad avvicinarsi a riva o salire verso strati d’acqua superiori. -
Notte fonda (22:00 – 03:00):
In spot poco disturbati, la notte può regalare grandi emozioni. Il silenzio e la calma favoriscono l’attività alimentare, soprattutto con mare mosso o leggermente velato.

📍 Spot Migliori per Pescare il Sarago
Il sarago è una specie bentonica e territoriale, che predilige ambienti strutturati, ricchi di rifugi e zone in cui cacciare piccole prede. Per aumentare le probabilità di cattura è fondamentale scegliere con attenzione lo spot, valutando tipologia di fondale, copertura, profondità e pressione di pesca.
🪨 Scogliere Naturali e Artificiali
- Sono gli habitat preferiti del sarago, grazie alla presenza di tane, fessure e appigli che offrono sia rifugio che cibo (molluschi, piccoli granchi, vermi marini).
- Le scogliere naturali a picco, con fondale che degrada rapidamente, sono ottime per la pesca a fondo o a galleggiante in verticale.
- Le barriere artificiali, come le massicciate e le scogliere frangiflutti, offrono ottimi punti di agguato per il sarago maggiore, soprattutto in condizioni di risacca o mare mosso.
🔍 Dove lanciare: vicino alle spaccature tra i massi o alla base della scogliera, dove l’acqua si ossigena e i saraghi cercano cibo.
⚓ Dighe Portuali e Moli
- Queste strutture ospitano numerosi saraghi, spesso abituati alla presenza dell’uomo ma sempre molto sospettosi.
- I migliori risultati si ottengono pescando vicino ai piloni sommersi, tra i detriti o lungo i bordi dei moli con fondo irregolare.
- Le dighe foranee esterne, dove il mare batte con più forza, sono eccellenti al crepuscolo e in notturna.
💡 Suggerimento: usa fluorocarbon sottile e montature discrete, perché i saraghi di porto sono tra i più diffidenti.
🛠️ Relitti Sommersi e Strutture Artificiali Subacquee
- Sono veri e propri “condomini del mare”, pieni di vita. Il sarago staziona all’interno o nelle vicinanze di relitti, approfittando delle strutture metalliche per rifugiarsi e tendere agguati.
- Questi spot si prestano soprattutto alla pesca dalla barca (bolentino o canna a mano).
🎣 Tecnica consigliata: montatura paternoster corta con piombo fisso, per pescare a ridosso della struttura senza incagliare.
🌿 Fondali Misti con Vegetazione e Rocce
- I fondali di sabbia alternata a roccia o posidonia sono ideali perché rappresentano zone di caccia attive per il sarago, che qui trova vermi, crostacei e molluschi.
- Questi spot sono ottimi per la pesca a fondo leggera, sia da riva che da barca, specialmente in acque chiare e calme.
📌 Caratteristica da cercare: tratti con presenza di buche, salti di profondità, piccoli canyon o massi sparsi che spezzano la monotonia del fondale.
🧭 Come individuare uno spot produttivo
- Cerca zone poco battute, dove la pressione di pesca è inferiore.
- Studia il mare: la presenza di risacca, schiuma o acqua velata spesso indica attività nei pressi della costa.
- Osserva la mappa batimetrica se peschi dalla barca: i saraghi amano i dislivelli e le zone in cui il fondale cambia bruscamente.

🧠 Tecniche Specifiche
🎣 Rock Fishing al Sarago
Il rock fishing è una delle tecniche più efficaci e affascinanti per la pesca al sarago da riva. Consiste nel pescare dalla scogliera o da coste rocciose, spesso in condizioni di mare formato, dove i saraghi si avvicinano per cacciare tra i massi e gli anfratti sommersi.
🔧 Attrezzatura Consigliata
Canne:
- Lunghezza: 3,60 – 4,20 m
- Azione: 20–80 g
- Preferibilmente a innesti, con vetta sensibile (solid tip o hybrid) per massima sensibilità alle tocche leggere
- Costruzione robusta per contrastare il pesce nelle fughe verso le rocce
Mulinello:
- Taglia 3000 – 4000
- Frizione fluida e precisa
- Recupero veloce per disincagliare il pesce subito dopo la ferrata
Filo:
- Treccia sottile (0,10 – 0,14 mm) per percepire anche i tocchi più delicati
- Terminale lungo in fluorocarbon (0,22 – 0,28 mm) da 1 a 2 metri, per massima invisibilità e resistenza all’abrasione
🎯 Tecnica di Pesca
Lancio:
Il lancio deve essere mirato e preciso, puntando a zone strategiche:
- Fessure tra i massi
- Bordi di lastroni sommersi
- Canalette naturali dove il pesce transita
- Zone con schiuma o risacca (indice di ossigenazione e attività)
Presentazione dell’esca:
Montature discrete, come il piombo scorrevole o una montatura a bandiera con bracciolo unico, favoriscono una presentazione naturale. È fondamentale che l’esca rimanga stabile ma mobile, senza appoggiarsi troppo al fondo, per stimolare l’attacco del sarago.
Recupero:
Una volta lanciata l’esca, il recupero va eseguito:
Lentamente e con pause
- Mantenendo la lenza sempre leggermente in tensione
- Essendo pronti a ferrare con decisione, poiché il sarago spesso assaggia più volte prima di ingoiare
⚠️ Consigli Pratici
- Evita il recupero immediato dopo il lancio: il sarago può essere in zona e ha bisogno di tempo per fidarsi.
- Utilizza esche resistenti al moto ondoso (come granchietti vivi, americani o gamberi interi) e ben fissate sull’amo.
- Porta con te piombi di scorta e finali preconfezionati: pescare in ambienti rocciosi significa affrontare incagli frequenti.
- Fai attenzione alla sicurezza: usa scarpe antiscivolo e pescare con un compagno è sempre consigliato.
🌊 Quando funziona meglio il rock fishing al sarago:
- Con mare leggermente mosso o in scaduta (il pesce è meno sospettoso e più attivo)
- In notturna o al crepuscolo, quando il sarago esce dalle tane per alimentarsi
- In presenza di corrente leggera, che muove l’esca senza trascinarla troppo
📍 Esempi di Spot Ideali per il Rock Fishing al Sarago (Italia)
- Liguria: scogliere naturali di Nervi, Varazze, zona di Framura
- Toscana: Livorno sud (Calafuria), Piombino, Castiglioncello
- Lazio: Anzio, Gaeta, Santa Marinella (dighe foranee e scogliere artificiali)
- Campania: Scogliera di Posillipo (Napoli), Castellammare, Agropoli
- Sicilia: scogliere di Aci Trezza, Cefalù, zona di San Vito Lo Capo
- Sardegna: Alghero, Costa Rei, Villasimius, scogliere dell’Ogliastra
🛰️ Come Trovare Spot Produttivi con Google Maps e Navionics
🔎 Google Maps – Vista Satellitare:
- Cerca tratti di costa irregolare, con rocce a pelo d’acqua o in mare
- Evita zone sabbiose o troppo antropizzate
- Ottimi indizi: schiuma naturale, strisce scure in acqua (rocce/posidonia), dighe e moli visibili
🧭 Navionics WebApp (gratuita):
- Analizza la batimetria (linee di profondità): preferisci zone con dislivelli rapidi e cigliate vicino a riva
- Cerca fondali misti o rocciosi fino a 20 m: ideali per il rock fishing in scogliera alta
- Ottimo strumento anche per trovare secche sommerse raggiungibili da terra o con lancio lungo

🎣 Pesca al Sarago con la Bolognese
La tecnica bolognese rappresenta una scelta raffinata ed estremamente efficace per la pesca al sarago in condizioni di acqua calma o leggermente mossa, particolarmente in ambienti come porti, moli, dighe foranee o scogliere alte con acqua profonda vicino alla riva. Grazie alla sua presentazione naturale e alla sensibilità dell’attrezzatura, è ideale per insidiare saraghi sospettosi che si alimentano a mezz’acqua o appena staccati dal fondo.
🪝 Attrezzatura Consigliata
Canna bolognese:
- Lunghezza: 4–7 metri a seconda della distanza di pesca e dell’altezza dal livello dell’acqua
- Azione: parabolica o medio-rigida, utile per gestire fili sottili e ferrate pronte
- Prediligere modelli leggeri ma resistenti, data la durata delle sessioni e il peso del pesce
Galleggiante:
- Portata: 1,5 – 5 g, da adattare a profondità, corrente e peso dell’esca
- Tipologia: a goccia rovesciata o stilato, ultra sensibile
- Colori ben visibili in condizioni di luce variabile (es. rosso/nero/giallo)
- Tarato con piombatura precisa, spesso distribuita con micro pallini (#8 – #10) lungo il terminale per una discesa più naturale dell’esca
Lenza e finale:
- Monofilo in bobina: 0,16 – 0,20 mm
- Terminale in fluorocarbon: 0,14 – 0,18 mm, lungo 40–80 cm
- Girella piccola o nodo diretto per ridurre al minimo la visibilità
Amo: a gambo corto, n. 8–12, molto affilato e leggero
🧠 Tecnica di Pesca
-
Profondità e regolazione
La pesca bolognese al sarago si effettua con l’esca sospesa a mezz’acqua o a pochi centimetri dal fondo. Una corretta taratura della profondità è essenziale: troppo alta e il pesce non vedrà l’esca, troppo bassa e rischi incagli. -
Presentazione naturale
Grazie alla distribuzione dei piombini e alla sottigliezza dei terminali, l’esca scende in modo graduale e naturale, imitando la caduta di un’esca viva o di un frammento di cibo. -
Ferrata e combattimento
Il sarago può toccare l’esca più volte prima di ingoiarla. Occorre pazienza, attenzione al galleggiante, e una ferrata decisa ma non violenta. Una volta allamato, il combattimento richiede prontezza per evitare che il pesce si infili tra gli scogli.
🪱 Esche Consigliate:
-
Bigattini (singoli o a treccia), spesso efficaci in porto
-
Gamberetti vivi o a pezzi
-
Coreano o arenicola
-
Brandelli di cozza sgusciata (particolarmente attrattiva, ma delicata da innescare)
📌 Vantaggi della Bolognese:
-
Estrema sensibilità e visibilità della mangiata
-
Possibilità di variare profondità e presentazione in tempo reale
-
Ideale in acque limpide, dove l’esca sospesa appare più naturale

🌊 Surfcasting al Sarago
Il surfcasting è una tecnica ideale per la pesca al sarago quando ci si trova in condizioni di mare formato, lunga distanza da riva o fondali sabbiosi misti a scogli, dove il pesce staziona in cerca di cibo. Questa variante richiede attrezzature più robuste rispetto al rock fishing, ma garantisce versatilità e ottimi risultati anche in presenza di corrente sostenuta o forte risacca.
🪝 Attrezzatura Consigliata
Canna da surfcasting:
- Lunghezza: 4,20 – 4,50 m
- Azione: 75 – 120 g, adatta a lanci lunghi con piombi di medio peso
- Prediligere modelli con vetta sensibile (ibrida o tubolare morbida) per rilevare mangiate timide
Mulinello:
- Taglia: 5000–6000
- Bobina larga (long cast) per facilitare il lancio a distanza
- Frizione fluida e progressiva, importante durante il combattimento
🎣 Piombi e Montature
Piombi:
- Peso consigliato: 75 – 100 g, anche con alette o zavorra a piramide per migliorare l’ancoraggio sul fondo in presenza di risacca
- In condizioni molto mosse si può salire fino a 120 g, se la canna lo consente
Montature ideali:
- Montatura scorrevole con piombo libero su trave per presentazione naturale
- Paternoster a uno o due braccioli, se il fondale è misto e la corrente moderata
Terminali:
- Fluorocarbon o nylon ad alta resistenza all’abrasione: 0,26 – 0,35 mm
- Lunghezza: 70 – 120 cm, in base alla turbolenza e alla sospettosità del pesce
- Amo: n. 6 – 10, corto, affilato, con curva ampia per trattenere meglio esche voluminose
🪱 Esche Consigliate
Per affrontare il moto ondoso, sono necessarie esche resistenti e dall’elevato potere attrattivo, come:
- Granchio (intero o a metà, perfetto per scogli e fondali misti)
- Murice o lumachino di mare (esca grassa e tenace, molto apprezzata dai saraghi grossi)
- Americano o coreano innescati a più giri con filo elastico
- Cozza sgusciata rinforzata con filo elasticizzato (efficace ma delicata, usare solo con mare calmo)
🎯 Tecnica di Recupero
- Canna tenuta alta, inclinata verso l’alto per ridurre il contatto del filo con le onde
- Recupero lento e costante, intervallato da pause, per simulare un’esca viva o vulnerabile
- Prestare attenzione ai tocchi brevi: il sarago spesso prova più volte prima di ingoiare
📌 Quando usare il surfcasting?
- Dopo mareggiata, quando i saraghi si avvicinano per alimentarsi tra le schiume
- In tratti di spiaggia con scogli affioranti, relitti sommersi o canaloni
- Con corrente laterale sostenuta, dove serve mantenere la montatura stabile e precisa

🚤 Pesca al Sarago dalla Barca – Bolentino Leggero
La pesca al sarago dalla barca mediante bolentino leggero è una tecnica estremamente efficace per insidiare questi sparidi nei pressi di fondali rocciosi, misti o presso relitti sommersi. Consente di pescare con precisione in verticale, mantenendo l’esca in zone mirate, anche in presenza di corrente. L'approccio richiede sensibilità, equilibrio nell'attrezzatura e conoscenza del fondale.
🌊 Fondali Ideali:
- Profondità compresa tra 10 e 40 metri
- Zone con scogli sommersi, franate, secche o praterie di posidonia inframmezzate da pietra
- In presenza di corrente moderata, è bene ancorarsi in modo da presentare l’esca nella direzione del flusso, permettendo alla pastura di attirare i saraghi verso i terminali
🪝 Montature e Terminali
Montatura classica da bolentino:
Piombo a oliva, sfera o parallelepipedo: 40 – 100 g (in base a profondità e corrente)
Trave principale in nylon/fluorocarbon da 0,30 – 0,40 mm
Finale singolo o doppio, lunghezza 40 – 80 cm, in fluorocarbon da 0,22 – 0,28 mm
Amo a gambo corto, misura 6 – 10, preferibilmente a becco d’aquila o leggermente storto per migliorare l’autoallamata
Girella tripla o nodi a treccia per collegare i braccioli in modo ordinato e anti-torsione
📌 Consiglio: usare braccioli staccati con perline passafilo o tubetti termo-restringenti per mantenere il terminale distanziato dal trave, evitando attorcigliamenti.
🧠 Sensibilità del Cimino
Un aspetto cruciale nel bolentino leggero è la lettura della mangiata: il sarago tende a toccare l’esca più volte prima di ingoiarla.
- Scegli una canna con cimino in fibra piena, sensibile e ben bilanciata
- Lunghezza ideale: 2,10 – 3 metri
- Azione: 20 – 150 g, da adattare a profondità e piombatura
Una vetta troppo rigida potrebbe rendere difficili le ferrate tempestive, mentre una troppo morbida potrebbe falsare la percezione della mangiata.
🧂 Pasturazione Leggera
La pastura è un elemento chiave per attirare i saraghi sul punto:
-
Utilizzare cozza tritata, sarda macinata o mix di pesce azzurro pressato
-
Lanciata a mano in piccole palline, oppure tramite pasturatore metallico o in rete leggera
-
Frequenza: una palla ogni 5–10 minuti per mantenere attivo il branco senza saziarlo
📌 Suggerimento: mescolare mollica di pane, sabbia e formaggio grattugiato per legare la pastura ed evitare che si disperda troppo rapidamente in corrente.
🪱 Esche Consigliate
- Cozza sgusciata, innescata con cura e avvolta con filo elastico
- Strisce di sarda o acciuga
- Gamberetto vivo o morto, spesso irresistibile per i saraghi
- Murice o lumachino: ottimo per insidiare i saraghi più grossi e smaliziati
🔎 Vantaggi del Bolentino Leggero
- Massima precisione nella presentazione
- Contatto costante con il fondo
- Grande controllo sul recupero e sulla ferrata
- Ideale per affrontare fondali strutturati, difficili da gestire da riva
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⚙️ Tecniche di Pasturazione per il Sarago
Il sarago è un pesce molto sensibile alla pasturazione, soprattutto nelle tecniche da fermo come bolentino, rock fishing e bolognese. Pasturare in modo corretto consente di richiamare il pesce nella zona di pesca, mantenerlo attivo sul posto e aumentare notevolmente le probabilità di cattura. Tuttavia, è importante farlo in modo strategico: un eccesso di pastura o una pastura troppo fine può saziare il pesce o disperderlo.
🧂 Tipologie di Pastura
✅ Pastura Naturale (sfusa o pressata)
Ideale per lanci a mano, in zone portuali o con poca corrente:
- Pane raffermo ammollato e strizzato: base leggera e dispersiva
- Sarda tritata: attrattivo intenso per i saraghi, grazie al contenuto oleoso
- Cozze schiacciate o frantumate: irresistibili, ma da mescolare bene per non disperderle subito
- Sabbia marina (non di cantiere!): serve per appesantire la pastura e regolare il tempo di disgregazione
💡 Composizione consigliata:
Pane 40% – Sarda 30% – Cozza 20% – Sabbia 10%
(per una pastura bilanciata, efficace e che non sazia troppo in fretta)
🪛 Pastura con Pasturatore
Tecnica molto utile dalla barca o con la bolognese a galleggiante in acque profonde o correnti:
- Utilizzare un pasturatore a molla o a gabbia in metallo/plastica forata
- Caricarlo con mix oleoso:
sarda tritata + pangrattato + cozze + farina di pesce + gocce di olio di sardina - Il pasturatore può essere innescato sul trave, sopra l’amo, o lanciato separatamente con una canna da pastura
💉 Pasturazione con Siringa da Fondo
Tecnica di precisione molto efficace nello scarroccio da barca o in scogliera profonda:
Si prepara un impasto semi-liquido, con:
Pane macerato, acqua di mare, sardina e farina di pesce
Viene inserito in una siringa da fondo o tubo lanciapastura, da rilasciare vicino alla zona dell’innesco
Permette di creare una nuvola persistente sul fondo, stimolando l’appetito del sarago senza sfamarlo

📌 Consigli Tecnici sulla Pasturazione
Pasturare poco ma spesso: 1–2 palline ogni 5–10 minuti sono più efficaci di grandi quantità in una volta sola. Questo mantiene alta la curiosità del pesce.
Pasturare prima di iniziare a pescare: anticipare la pastura di almeno 10–15 minuti serve ad attirare i pesci sullo spot e tenerli nei paraggi.
Adattare la granulometria alla corrente:
In acque ferme: usare pastura fine e dispersiva
In corrente: aggiungere sabbia o ghiaia fine per rallentare il rilascio
Osservare le reazioni: se il pesce arriva ma non mangia l’innesco, potrebbe essere sazio o più attratto dalla pastura che dall’esca → cambiare tipo di esca o ridurre la dose di pastura

🧠 Comportamento del Sarago e Strategie per Ingannarlo
Il sarago (Diplodus spp.) è tra i pesci più sfidanti da insidiare nella pesca sportiva, in particolare per la sua natura sospettosa e reattiva. Capirne il comportamento è fondamentale per impostare una strategia vincente e massimizzare le probabilità di successo.
🧍♂️ Caratteristiche Comportamentali del Sarago
Estrema diffidenza: il sarago è noto per essere molto selettivo e diffidente. Spesso non ingoia subito l'esca, ma la “assaggia” più volte, effettuando dei leggeri tocchi preliminari. Questi “colpetti” vanno interpretati con attenzione e sangue freddo.
Aggressività territoriale: soprattutto gli esemplari più grandi, difendono le loro zone di alimentazione, ma non rinunciano a rifugiarsi rapidamente tra le rocce o nelle tane al primo segnale di pericolo. Una volta allamato, il sarago cercherà subito scogli, buche o anfratti per liberarsi.
Comportamento variabile in base alla stagione:
- In acque calde (primavera–estate) è più attivo e competitivo, con mangiate più decise
- In acque fredde (inverno), si fa più lento e ancora più cauto, spesso prediligendo inneschi delicati e presentazioni ultra naturali
🎯 Tecniche e Astuzie per Ingannarlo
🎣 1. Uso del Fluorocarbon
Imprescindibile: la trasparenza del fluorocarbon, unita alla sua rigidità, lo rende quasi invisibile in acqua, aumentando notevolmente le probabilità di inganno.
Spessore consigliato:
0,20–0,25 mm da riva
0,25–0,30 mm dalla barca
→ usare diametri inferiori solo in condizioni di acqua cristallina e pesce molto apatico
🪝 2. Presentazione dell’Esca
- Innesco il più naturale e compatto possibile. Evitare esche svolazzanti o montature troppo rigide.
- Usare ami piccoli a gambo corto, ben affilati, per garantire un'ottima penetrazione anche con una mangiata cauta.
- Suggerimento: avvolgere le esche molli (cozza, sarda) con filo elastico per migliorarne la tenuta in acqua.
⚡ 3. Fase di Ferrata e Recupero
- Non anticipare la ferrata ai primi tocchi: attendere il classico affondo netto del cimino o l’abbassamento deciso del galleggiante.
- Appena avvertita la mangiata reale, effettuare una ferrata secca ma non violenta, seguita da recupero deciso.
- Mantenere la canna alta e la lenza in trazione costante, per evitare che il pesce raggiunga ostacoli o si liberi sfruttando l’ambiente.
🧠 4. Scegliere il momento giusto
- I saraghi si alimentano con più fiducia durante il crepuscolo e la notte, quando la luce è bassa e sono meno sospettosi.
- In condizioni di mare mosso o acqua velata, diventano più audaci: sfruttare queste situazioni a proprio vantaggio.
✅ Riepilogo: Errori da Evitare
Errore Comune | Alternativa Migliore |
---|---|
Ferrata troppo anticipata | Aspettare il segnale netto |
Lenze visibili o troppo spesse | Fluorocarbon sottile e discreto |
Innesco approssimativo o voluminoso | Presentazione compatta e naturale |
Recupero lento e incerto | Recupero rapido per evitare ostacoli |
📸 Etica e Conservazione nella Pesca al Sarago
Il sarago è una delle specie simbolo della pesca sportiva mediterranea. La sua presenza in buone quantità è indice di un ecosistema marino sano e ben bilanciato. Tuttavia, come tutte le risorse naturali, può essere soggetto a pressione da pesca e degrado ambientale. Per questo, ogni pescatore ha un ruolo chiave nella tutela delle popolazioni ittiche e nella conservazione delle coste e dei fondali.
🌱 Perché il Sarago è una Specie da Proteggere
- Fa parte della catena trofica costiera: si nutre di crostacei, molluschi e piccoli organismi bentonici, contribuendo all’equilibrio biologico.
- È una specie a crescita lenta: alcune varietà (es. sarago maggiore) impiegano diversi anni per raggiungere la taglia adulta.
- Le sue abitudini di vita legate agli ambienti rocciosi lo rendono sensibile alla pesca eccessiva nei pressi di scogliere e dighe.
✅ Comportamenti Etici Consigliati
📏 Rispettare la taglia minima
- Taglia minima consigliata: almeno 20 cm (alcune normative locali impongono 22 cm)
- I saraghi più piccoli non hanno ancora raggiunto la maturità sessuale → rilascio fondamentale per garantire la riproduzione
- Utilizza righelli tascabili o misuratori da tenere sempre a portata di mano
🐟 Catch & Release intelligente
- Se peschi per sport e non per consumo, rilascia sempre i piccoli esemplari o pesci feriti lievemente
- Utilizza ami barbless (senza ardiglione) o schiaccia l’ardiglione con pinze
- Maneggia il pesce con mani bagnate, evitando asciugamani o superfici secche che danneggiano il muco protettivo
- Rilascia il pesce rapidamente, immergendolo lentamente in acqua in posizione naturale
🍞 Pasturazione sostenibile
- Evita l’uso eccessivo di pastura, soprattutto in zone ristrette come porti e lagune → può alterare il comportamento naturale dei pesci e inquinare il fondale
- Preferisci ingredienti naturali e biodegradabili
- Pastura solo quanto serve a mantenere l'attività, senza accumulo di rifiuti organici
📜 Rispettare le normative locali
Verifica sempre le normative regionali e ministeriali:
- Taglie minime
- Limiti di cattura giornalieri
- Zone vietate alla pesca
In molte aree costiere sono presenti Zone di Tutela Biologica (ZTB), dove la pesca è parzialmente o totalmente vietata per favorire il ripopolamento
🌊 Il pescatore sportivo come custode del mare
La pesca al sarago può essere un’esperienza entusiasmante e sostenibile, se praticata con rispetto per l’ambiente e per le future generazioni. Ogni esemplare rilasciato, ogni tratto di costa lasciato pulito, ogni scelta consapevole… è un passo concreto verso la difesa del nostro patrimonio marino.
✅ L’Arte della Pesca al Sarago
La pesca al sarago non è solo una tecnica, ma una vera e propria disciplina che combina precisione, conoscenza e rispetto per il mare. Si tratta di una delle sfide più affascinanti della pesca sportiva, in cui ogni dettaglio — dall’attrezzatura alla scelta dello spot, dalla tipologia di montatura fino al comportamento del pesce — può fare la differenza tra un’uscita anonima e una cattura memorabile.
Il sarago premia i pescatori che sanno osservare, adattarsi e attendere. È un pesce che mette alla prova le tue abilità in ogni fase: nella scelta dell’esca, nella sensibilità della ferrata, nel controllo del recupero. È una preda nobile, che insegna a pescare in modo intelligente, tecnico e sostenibile.
Sia che tu lo insidi dalla riva tra gli scogli con una bolognese ben tarata, sia che tu lo cerchi in barca sul fondale con un bolentino leggero, ogni cattura sarà il frutto di competenza, dedizione e rispetto per l’ambiente.
🎣 Perché scegliere il sarago
Se stai cercando una pesca dove l’esperienza personale, la finezza dell’azione e l’istinto del pescatore contano davvero, allora il sarago è il pesce che fa per te. Non è mai banale, non è mai prevedibile: ogni esemplare è una sfida diversa, ogni battuta di pesca è un’occasione per migliorarti.
Con pazienza, cura dell’attrezzatura e un approccio consapevole, potrai vivere sessioni emozionanti in pieno contatto con la natura. E magari, un giorno, potrai raccontare la storia di quel sarago che ti ha fatto sudare… e sorridere.
📌 Ricorda: il vero pescatore sportivo non misura il successo in chili, ma in emozioni e rispetto per il mare.
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