Pescare alla Foce del Tagliamento: guida completa (spot, tecniche, stagioni, regole)
Perché proprio la foce del Tagliamento
La foce del Tagliamento, situata tra Lignano Sabbiadoro (Friuli Venezia Giulia) e Bibione (Veneto), è uno degli ambienti più suggestivi e produttivi per la pesca sportiva dell’Alto Adriatico. Qui il fiume, dopo un lungo percorso tra montagne e pianure, incontra il mare dando vita a un habitat unico dove acque dolci e salate si mescolano creando un delicato equilibrio.
I fondali sabbiosi e mobili, modellati dalle maree e dalle correnti, ospitano una grande varietà di organismi bentonici – vermi, crostacei e molluschi – che costituiscono la base della catena alimentare. Questo richiama numerose specie ittiche, sia stanziali (come cefali e ghiozzi), sia predatori di passo (spigole e orate), che trovano nelle acque torbide della foce condizioni ideali per alimentarsi.
Dal punto di vista naturalistico, l’area è di grande valore: l’intera foce è inserita nella rete Natura 2000 come Zona di Protezione Speciale (ZPS “Foce del Tagliamento”, codice IT3250040) ed è contigua alla Zona Speciale di Conservazione (ZSC “Laguna di Caorle – Foce del Tagliamento”). Questo riconoscimento sottolinea l’importanza della zona per la tutela degli habitat costieri, delle dune, delle zone umide e delle specie migratorie.
Per i pescatori significa trovarsi in un contesto ricchissimo di biodiversità, ma anche dover prestare maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente e alle normative vigenti. Non è solo un luogo di pesca, ma anche un vero laboratorio naturale in cui ogni uscita offre l’occasione di osservare cicli vitali e interazioni tra acqua, vento e maree.

Come arrivare e dove pescare (sponde FVG e Veneto)
La foce del Tagliamento si trova esattamente al confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, dividendo Lignano Sabbiadoro da Bibione. Le due sponde presentano caratteristiche simili ma con differenze che possono influenzare la scelta dello spot in base a condizioni del mare, correnti e logistica.
Sponda Lignano (FVG)
Dal lato friulano l’accesso più pratico è attraverso Lignano Riviera, in direzione Marina Verde. Da qui partono sentieri che conducono direttamente alla riva. I fondali sono prevalentemente sabbiosi con pendenze dolci e tratti in cui la corrente si fa sentire, soprattutto in prossimità del canale centrale della foce. Questo lato è molto apprezzato per la pesca a spinning e a surf leggero, poiché offre una buona combinazione tra zone di corrente e acque più tranquille, dove i predatori si fermano in caccia.
Sponda Bibione (Veneto)
Dal lato veneto, invece, si accede facilmente direttamente dalla spiaggia di Bibione, camminando verso la foce. Qui l’arenile è ampio e permette di impostare sessioni di surfcasting e ledgering senza problemi di spazio. Oltre alla zona immediatamente prospiciente la foce, si può pescare lungo tutto il litorale fino all’Idrovora Santa Croce e a Porto Baseleghe, aree ricche di canaletti e fondali sabbiosi dove spesso transitano orate e spigole. Questo lato è ideale anche per chi ama le sessioni notturne estive, sfruttando la calma della spiaggia dopo il tramonto.
Attraversamenti
Per chi desidera esplorare entrambe le sponde nella stessa giornata, dal 5 aprile al 2 novembre 2025 è attivo l’X-River, un traghetto dedicato a biciclette e pedoni che collega direttamente Lignano Riviera e Bibione Lido dei Pini. Un servizio comodo che evita lunghi spostamenti in auto e permette di testare differenti condizioni di pesca senza rinunciare alla praticità.
Suggerimento logistico
La foce, specialmente nei momenti di marea viva, è caratterizzata da forti correnti e fondali instabili. Attraversarla a piedi è estremamente rischioso e assolutamente sconsigliato. Pianifica quindi in anticipo la tua uscita decidendo da quale sponda operare e, se vuoi cambiare lato, affidati solo al traghetto autorizzato.

Clicca qui per raggiungere le foci del tagliamento
Specie target e periodi migliori
La foce del Tagliamento è un ambiente dinamico in cui le condizioni di corrente, torbidità e marea cambiano rapidamente. Questo rende lo spot un vero crocevia per diverse specie, alcune stanziali e altre di passo, con presenze variabili a seconda delle stagioni. Conoscere il comportamento dei pesci e i momenti migliori dell’anno è fondamentale per aumentare le probabilità di successo.
Spigola (branzino) – la regina della foce
Presente tutto l’anno, la spigola trova nelle acque miste della foce un habitat ideale. In autunno e inverno, con l’acqua più fredda e torbida, la sua attività cresce: le mareggiate moderate smuovono il fondale liberando piccoli crostacei e latterini, attirando i predatori vicino riva.
- Tecniche: spinning con wobblers, soft shad e metal jig, da recuperare lentamente nelle correnti laterali; ottime anche le esche naturali come bigattini, cannolicchio, arenicola o latterini vivi.
- Quando: prime ore del mattino e tramonti invernali sono momenti magici, soprattutto con mare “sporco”.
Orata – la combattente dorata
Dalla tarda primavera fino all’autunno l’orata risale verso la foce seguendo il cibo. Ama i canaletti e le buche sabbiose formate dal gioco delle correnti, soprattutto durante i cambi di marea.
- Tecniche: surf leggero o ledgering/feeder con finali lunghi; esche regine sono arenicola, americano, cannolicchio e soprattutto il granchio vivo, irresistibile per gli esemplari più grossi.
- Quando: le mezze stagioni, con acqua ancora tiepida e buona presenza di benthos, offrono le catture più interessanti.
Cefalo (muggine) – il gregario delle foci
Specie stanziale e sempre presente, il cefalo ama sostare nelle acque miste e poco profonde. La sua pesca è meno legata alle stagioni e più all’abilità del pescatore nel pasturare e mantenere il branco in zona.
- Tecniche: bolognese o inglese con galleggiante leggero; esche classiche sono pane e bigattino, accompagnati da una pastura fine e continua.
- Quando: tutto l’anno, con particolare resa nelle giornate di calma piatta o leggero movimento superficiale.
Passera, sogliola e ghiozzi – i “pesci del fondo”
Specie minori ma non meno interessanti, popolano i fondali sabbiosi e si lasciano insidiare soprattutto in condizioni di mare calmo.
- Tecniche: surf ultraleggero o ledgering con terminali sottili e esche delicate come arenicola o coreano.
- Quando: ottime le sessioni notturne estive, quando la spiaggia si svuota e i pesci si avvicinano a riva.

Lettura dello spot: marea, vento, corrente
La foce del Tagliamento è uno spot “vivo”, che cambia volto nel giro di poche ore. Qui i fattori ambientali – maree, vento e corrente – sono determinanti e saperli interpretare fa la differenza tra una giornata anonima e una ricca di catture.
Maree: il motore della foce
Il cambio marea è il momento più produttivo: in scaduta, quando l’acqua defluisce dal fiume verso il mare, si crea un cuneo salino che trasporta nutrienti e piccoli pesci. È in questi frangenti che i predatori come la spigola si avvicinano a caccia, sfruttando correnti laterali e canaletti sabbiosi per sorprendere le prede.
-
In flusso di marea crescente, invece, i pesci spesso si concentrano lungo i bordi più riparati, dove trovano rifugi temporanei e zone di calma.
Vento: limpidezza o torbidità a seconda della direzione
Il vento è un altro alleato/avversario da considerare:
- La Bora (NE) abbassa il livello dell’acqua e la rende più limpida. Buona per cefali e orate, ma meno per la spigola, che si sente esposta in acque troppo chiare.
- Lo Scirocco (SE) spinge acqua torbida verso la foce: una condizione ideale per la spigola, che caccia meglio con poca visibilità, spesso avvicinandosi fino a pochi metri da riva.
Un consiglio pratico: osserva la linea di confine tra acqua chiara e torbida, spesso è lì che i predatori pattugliano.
Corrente: la vera sfida tecnica
La corrente alla foce del Tagliamento può essere molto intensa, soprattutto nei periodi di piena o in concomitanza con maree vive. Questo obbliga il pescatore a:
- usare piombi aerodinamici o a piramide per tenere la montatura in posizione;
- preferire presentazioni compatte e finali non troppo lunghi, per evitare che vengano trascinati via;
- sfruttare i canaletti laterali e i punti di riflusso (zone dove la corrente rallenta) come spot privilegiati.
Chi riesce a leggere bene questi microambienti scoprirà che sono veri corridoi di caccia per spigole e orate.

Tecniche consigliate (set-up e strategie)
La foce del Tagliamento richiede adattabilità: correnti forti, acque torbide e cambi repentini di condizioni impongono di avere con sé più di una soluzione tecnica. Di seguito le strategie più efficaci per le specie principali.
🎣 Spinning alla spigola (riva/foce)
La spigola è il predatore simbolo della foce, e lo spinning è la tecnica più emozionante per insidiarla.
Canna: 7’–9’, potenza 5–30 g (o 7–28 g), azione rapida ma non troppo rigida, per gestire jerkate e ferrate in corrente.
Mulinello: taglia 3000/4000 con frizione fluida; trecciato 0,10–0,14 mm + terminale fluorocarbon 0,28–0,35 mm.
Esche artificiali:
Minnow affondanti 9–13 cm per lavorare nei canali più profondi;
Jerkbait snelli per correnti moderate;
Soft shad su testine da 5–20 g per sondare bordi e buche;
Metal jig 10–30 g quando serve distanza o penetrare la corrente.
Recupero: lento e regolare con pause, alternato a stop&go o piccoli colpi di cimino per simulare prede ferite.
Tips notturni: preferisci artificiali dai profili scuri o con rollio stretto, più percepibili dalla spigola in bassa visibilità.
🐟 Bolognese/inglese ai cefali
Il cefalo è onnipresente alla foce e perfetto per chi ama la pesca tecnica e paziente.
Canna: bolognese da 6–7 m o inglese 4,2–4,5 m.
Lenza: galleggiante affusolato da 1,5–4 g; finale sottile 0,10–0,14 mm.
Esche: pane (in fiocchi o palline), bigattino; spesso l’innesco a filo d’acqua è decisivo.
Pasturazione: fine e costante, con pane sbriciolato e formaggiato, da lanciare poco ma di frequente per tenere il branco in attività.
Trucco utile: variare la profondità del terminale di 10–20 cm può cambiare l’esito della battuta.
⚓ Ledgering/feeder e surf leggero
Tecniche indispensabili per orate e pesci di fondo, soprattutto in giornate ventose o con corrente sostenuta.
Piombi: 50–100 g (meglio aerodinamici o con alette/spike leggere per aumentare la tenuta).
Montature: travi a 1–2 braccioli lunghi 60–120 cm; ami n. 6–2 a seconda delle esche.
Esche:
Arenicola e americano per orate e passere,
Cannolicchio e bibi per le prede più selettive,
Granchietto vivo per stimolare le orate di taglia.
Quando usarle: ideali al tramonto, di notte o durante i cambi di marea, quando i pesci si avvicinano alle buche e ai bordi della corrente.
💡 Note pratiche
- Discrezione: nelle giornate limpide abbassati e limita i movimenti; la spigola è sospettosa.
- Mobilità: non fossilizzarti su un punto. Segui schiumate e canaletti, spostati ogni 20–30 minuti se non vedi attività.
- Adattabilità: porta con te almeno due assetti (spinning + fondo leggero), così da affrontare diverse condizioni.

Regole e permessi: cosa serve davvero
Pescare alla foce del Tagliamento non significa soltanto scegliere la tecnica giusta: occorre anche essere in regola con i permessi. La particolarità di questo spot è che rappresenta il confine naturale tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, con due regimi normativi distinti. Prima di armare la canna è quindi fondamentale capire se stai pescando in acque interne o in mare.
⚖️ Acque interne (fiume/corso d’acqua prima della foce)
- Licenza obbligatoria: sia in Veneto che in FVG per pescare in acque interne serve un titolo valido.
- Friuli Venezia Giulia: la licenza, una volta rilasciata, ha validità illimitata; è però necessario versare i canoni annuali secondo la categoria scelta (giornaliera, annuale, ridotta ecc.). La gestione è affidata all’Ente Tutela Patrimonio Ittico.
- Strumenti utili: l’app APPesca FVG e il portale dedicato forniscono mappe delle acque, calendari ittici e divieti aggiornati.
- Veneto: valgono le disposizioni regionali pubblicate nel BUR Veneto, con aggiornamenti annuali su periodi, divieti e attrezzi consentiti.
🌊 Acque di mare (spiaggia e arenile oltre la foce)
- In Italia la pesca sportiva in mare è gratuita, ma dal 2011 è obbligatoria la Comunicazione telematica al MASAF (ex MIPAAF).
- Si tratta di una semplice registrazione online (gratuita) che certifica l’attività di pesca ricreativa e permette di partecipare a censimenti e statistiche nazionali.
- I portali turistici locali, come ViviBibione, offrono guide passo-passo per compilare la comunicazione.
🌀 Zona di transizione: dove inizia il mare?
Il punto critico è la bocca della foce:
- Prima della linea di foce = acque interne → serve la licenza regionale.
-
Dopo la linea di foce = acque marine → vale la comunicazione telematica.
Poiché le delimitazioni possono variare ed essere soggette a ordinanze locali, è bene verificare sempre la segnaletica presente in loco o consultare guide affidabili (es. Bibione/Jesolo).
📜 Norme venete e locali
Sul lato Veneto, oltre alla licenza interna, occorre considerare alcuni regolamenti specifici:
- Divieto di utilizzo di fonti luminose per attrarre pesci;
- Limitazioni sul numero di canne/attrezzi consentiti ai dilettanti, soprattutto nella laguna di Bibione;
- Divieti di pesca con metodi non consentiti (es. strappo).
Gli aggiornamenti vengono pubblicati nel BUR Veneto e vanno consultati periodicamente.
🌿 Area protetta Natura 2000
L’intera foce rientra nei siti Natura 2000 (ZPS e ZSC). Questo significa che:
- Alcune zone possono essere soggette a limitazioni temporanee (es. in periodi di nidificazione);
- È vietato arrecare danni agli habitat naturali (dune, zone umide, fauna protetta);
- Possono esistere ordinanze stagionali che regolano accesso e pesca.
📌 Nota importante
Le normative possono cambiare di anno in anno: misure minime, periodi di chiusura, quote di cattura e attrezzi consentiti. Prima di ogni uscita verifica sempre:
- i portali ufficiali di Regione FVG e Regione Veneto;
- gli aggiornamenti su APPesca FVG e BUR Veneto;
- eventuali cartelli o ordinanze comunali sul posto.

Sicurezza e buon senso in foce
Pescare alla foce del Tagliamento è un’esperienza appagante, ma richiede attenzione: correnti forti, fondali instabili e cambi repentini del meteo possono trasformare una battuta di pesca in un rischio serio. Ecco le regole d’oro per pescare in sicurezza.
🌊 Correnti e fondali mobili
La foce è famosa per le correnti sostenute e i fondali sabbiosi instabili: guadi azzardati o improvvisati possono essere pericolosi.
- Stivali e waders: indossali solo dove il terreno è solido e sicuro.
- Mai pescare da soli in mare formato: una caduta o un piede che scivola può diventare rapidamente pericolosa.
- Controlla sempre la profondità e il tipo di fondale prima di avanzare, soprattutto vicino a canaletti o buche.
⛈️ Mareggiate e temporali
Il meteo può cambiare rapidamente sul Tagliamento, soprattutto in primavera e autunno.
- Evita di pescare durante scadute violente o mareggiate.
- In caso di temporale, allontanati da scogli, pennelli e zone esposte: i fulmini rappresentano un rischio reale.
- Porta sempre una torcia frontale se peschi all’alba, al tramonto o di notte, e un giubbotto salvagente se sei su scogliere o barriere artificiali.
🌱 Rispetto per l’ambiente e la fauna
La foce del Tagliamento è un ecosistema prezioso: sabbia, dune, canneti e spiagge ospitano specie protette e uccelli migratori.
- Non lasciare rifiuti: sacchetti, ami e lenze abbandonate danneggiano pesci e volatili.
- Rispetta zone di nidificazione e eventuali divieti temporanei indicati dai cartelli.
- Segui i principi del catch & release quando possibile, soprattutto con specie protette o in riproduzione.
💡 Consiglio pratico
Prima di ogni uscita, osserva la foce dall’alto: individua correnti, schiumate, buche e eventuali segnalazioni di pericolo. Un pescatore preparato non solo cattura di più, ma lo fa in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.

Stagionalità “tipo” alla foce del Tagliamento
Conoscere la stagionalità delle principali specie ti permette di ottimizzare le uscite e scegliere tecnica, orario ed esca in base al periodo dell’anno. Ecco un riassunto operativo mese per mese:
❄️ Inverno
- Specie principali: spigola in caccia lungo schiumate e bordi dei canaletti.
- Tecniche consigliate: spinning medio con wobblers, soft shad robusti e metal jig per affrontare correnti fredde e acqua torbida.
- Consiglio operativo: privilegia i giorni con mare leggermente mosso dopo mareggiate moderate; la spigola è più aggressiva nelle acque ricche di plancton sospeso.
🌸 Primavera
- Specie principali: orata in movimento lungo buche e canaletti; cefali a bolognese.
- Tecniche consigliate: ledgering e feeder con arenicola e granchietto per l’orata; pane, bigattini o pastura fine per i cefali.
- Consiglio operativo: approfitta delle prime maree calde e dei cambi di marea per individuare i punti di passaggio dell’orata.
☀️ Estate
- Specie principali: passera, sogliola e cefali; spigola attiva soprattutto all’alba e al tramonto.
- Tecniche consigliate: surf ultraleggero per le specie di fondo, bolognese/inglese per i cefali, spinning leggero su risacca e controcorrente per la spigola.
- Consiglio operativo: pesca principalmente di notte o nelle prime ore del mattino/sera, quando le temperature sono più miti e le correnti più calme.
🍂 Autunno
- Specie principali: spigola al top della stagione, pronta a cacciare nelle schiumate torbide.
- Tecniche consigliate: spinning con wobblers e soft shad, metal jig se la corrente è sostenuta.
- Consiglio operativo: sfrutta i primi fronti di Scirocco: aumentano la torbidità dell’acqua, rendendo la spigola più aggressiva e vicina alla riva.

Attrezzatura essenziale per la foce del Tagliamento
Pescare in foce richiede preparazione: correnti forti, fondali variabili e specie diverse impongono una scelta accurata dell’attrezzatura. Ecco la checklist operativa completa:
🎣 Canna e mulinello
- Spinning: 7’–9’ (2,10–2,70 m), azione 5–30 g, ideale per spigola e predatori in corrente.
- Ledgering/Surf leggero: 3,6–4,2 m, piombo 60–100 g, adatto a orata, passera e cefalo lungo bordi e canaletti.
- Mulinelli: taglia 3000/4000, con trecciato 0,10–0,14 mm per spinning; nylon 0,22–0,28 mm per surf/ledgering.
🔗 Terminali e accessori
- Fluorocarbon: 0,22–0,35 mm, resistente e invisibile in acqua limpida.
- Ami: dal 6 al 2, in base alla specie target ed esca.
- Piombi: 50–100 g, a piramide o spike, per garantire stabilità in corrente.
🪝 Esche artificiali e naturali
- Artificiali: minnow 9–13 cm, soft shad 3–5”, metal jig 10–30 g.
- Naturali: arenicola, americano, cannolicchio, pane e bigattini per cefali e orate.
🛡️ Accessori e sicurezza
- Guadino generoso: indispensabile per catture di spigola e orata.
- Pinza e forbici: per sganciare rapidamente e in sicurezza.
- Frontale: per pesca notturna o scarsa visibilità.
- Abbigliamento anti-spruzzo: giacca impermeabile e antivento.
- Stivali/waiders con suola grip: stabilità su fondali sabbiosi e scivolosi.
💡 Consiglio pratico
Porta sempre una cassetta multiuso con ricambi di terminali, ami e piombi, così da poter reagire rapidamente ai cambi di corrente, specie e condizioni meteo.
Etica di cattura e rilascio
Pescare responsabilmente significa proteggere la fauna e garantire la sostenibilità dello sport. Alla foce del Tagliamento, dove la biodiversità è elevata, l’approccio etico è fondamentale.
🎯 Catch & Release ragionato
- Trattieni solo le catture che intendi realmente consumare; tutte le altre vanno rilasciate con attenzione.
- Usa strumenti adeguati: ami senza ardiglione o pinze per rimuoverli velocemente, riducendo lo stress e i danni ai pesci.
- Mantieni il pesce in acqua il più possibile, evitando di lasciarlo sbattere sulla sabbia o sulla barca.
📏 Misure minime e quote
- Rispetta sempre le misure minime legali e i periodi di chiusura per ogni specie, in particolare spigola e orata.
- Verifica aggiornamenti regionali e nazionali prima di ogni uscita: le normative possono cambiare annualmente.
💡 Consiglio pratico
- Documentati sulle zone protette e siti Natura 2000: alcune aree richiedono rilascio obbligatorio o restrizioni temporanee per nidificazione e tutela habitat.
- Adotta sempre un approccio rispettoso verso l’ambiente circostante, lasciando la riva pulita e senza rifiuti.
Mini-itinerario di una sessione tipo (tramonto / notturna estiva)
🌅 Prima fase: sopralluogo al tramonto
- Arriva circa un’ora prima del tramonto per osservare l’area: individua canaletti, schiumate, rientranze di corrente e eventuali zone di accumulo di prede.
- Analizza la torbidità dell’acqua: predatori come la spigola reagiscono diversamente in acqua limpida o leggermente torbida.
- Controlla eventuali mangiatori in superficie: piccoli muggini o cefali indicano dove concentrare la pesca.
🎣 Tramonto: spinning leggero sui bordi
- Scegli minnow snelli, soft shad o piccoli jerkbait da 9–13 cm per imitare pesci foraggio.
- Alterna recuperi lenti, stop&go e jerkate lungo i bordi delle schiumate e dei canaletti.
- Osserva attentamente eventuali toccate sospette o spruzzi: il tramonto è spesso il momento migliore per la spigola in caccia.
🌙 Dopo il buio: passaggio al ledgering / surf-light
- Monta travi a 2 braccioli con esche naturali: arenicola, americano o cannolicchio.
- Concentrati su passere e orate, spesso attive di notte in fondi sabbiosi o piccole buche.
- Lancia con precisione in piccole rientranze o canali poco profondi, seguendo le correnti e i punti di accumulo di prede.
🕛 Ultima ora: ritorno allo spinning
- Se durante la notte noti attività in superficie o predatori che inseguono foraggio, torna allo spinning leggero.
- Approfitta della visibilità ridotta: esche scure o metalliche spesso risultano più efficaci sotto la luce della luna o dei riflessi sulle schiumate.

Link utili e fonti locali da tenere a portata di mano
🚤 X-River – Traghetto Lignano ↔ Bibione
- Orari e stagioni 2025 per il trasporto bici e pedoni, ideale se vuoi esplorare entrambe le sponde senza lunghi spostamenti.
- Info ufficiali: Lignano Sabbiadoro
🗺️ APPesca FVG – mappe, calendari e regolamenti
- Consultabile per acque interne del Friuli Venezia Giulia, aggiornamenti su divieti, periodi di chiusura e specie protette.
- Portale: appesca.regione.fvg.it
📄 Licenza pesca FVG
- Informazioni su rilascio, validità e canoni per la pesca ricreativa in acque interne friulane.
- Sito ufficiale: etpi.fvg.it
🌊 Regole mare Bibione
- Comunicazione obbligatoria e promemoria per la pesca in mare, con guide pratiche per i visitatori e dilettanti.
- Info locali: ViviBibione
🐟 Itinerari e spot Tagliamento
-
Descrizioni pratiche degli accessi, fondali e specie presenti, aggiornate da guide e esperti locali.
-
Risorsa: Itinerari di PescaPlanetspin – Pesca in mare e acqua dolce
🌿 Natura 2000 – Foce del Tagliamento
- Schede ufficiali sul sito EUNIS, informazioni su biodiversità, aree protette e restrizioni temporanee/spaziali.
- Portale: EUNIS
La foce del Tagliamento è uno spot generoso ma impegnativo: correnti vigorose, cambi repentini di marea e vento modellano “finestre di pesca” brevi e dinamiche, in cui l’azione può esplodere in pochi minuti. La chiave del successo sta in preparazione accurata, rispetto delle regole locali e capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni: scelta della sponda giusta, tecnica adeguata e esca calibrata in base al momento. Osservare attentamente le schiumate e i canali di corrente può fare la differenza tra una giornata anonima e catture memorabili.
Scopri la collezione completa Demon di Occhiali da Pesca per la perfetta visione e massimo comfort
Usa il codice coupon BLOG15 e ricevi 15% di sconto sul tuo acquisto