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Pescare alla Foce del Tagliamento: guida completa (spot, tecniche, stagioni, regole)

Pescare alla Foce del Tagliamento: guida completa (spot, tecniche, stagioni, regole)

Perché proprio la foce del Tagliamento

La foce del Tagliamento, situata tra Lignano Sabbiadoro (Friuli Venezia Giulia) e Bibione (Veneto), è uno degli ambienti più suggestivi e produttivi per la pesca sportiva dell’Alto Adriatico. Qui il fiume, dopo un lungo percorso tra montagne e pianure, incontra il mare dando vita a un habitat unico dove acque dolci e salate si mescolano creando un delicato equilibrio.

I fondali sabbiosi e mobili, modellati dalle maree e dalle correnti, ospitano una grande varietà di organismi bentonici – vermi, crostacei e molluschi – che costituiscono la base della catena alimentare. Questo richiama numerose specie ittiche, sia stanziali (come cefali e ghiozzi), sia predatori di passo (spigole e orate), che trovano nelle acque torbide della foce condizioni ideali per alimentarsi.

Dal punto di vista naturalistico, l’area è di grande valore: l’intera foce è inserita nella rete Natura 2000 come Zona di Protezione Speciale (ZPS “Foce del Tagliamento”, codice IT3250040) ed è contigua alla Zona Speciale di Conservazione (ZSC “Laguna di Caorle – Foce del Tagliamento”). Questo riconoscimento sottolinea l’importanza della zona per la tutela degli habitat costieri, delle dune, delle zone umide e delle specie migratorie.

Per i pescatori significa trovarsi in un contesto ricchissimo di biodiversità, ma anche dover prestare maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente e alle normative vigenti. Non è solo un luogo di pesca, ma anche un vero laboratorio naturale in cui ogni uscita offre l’occasione di osservare cicli vitali e interazioni tra acqua, vento e maree.

Pescare alla Foce del Tagliamento: guida completa (spot, tecniche, stagioni, regole)
Occhiali per la pesca sportiva

Come arrivare e dove pescare (sponde FVG e Veneto)

La foce del Tagliamento si trova esattamente al confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, dividendo Lignano Sabbiadoro da Bibione. Le due sponde presentano caratteristiche simili ma con differenze che possono influenzare la scelta dello spot in base a condizioni del mare, correnti e logistica.

Sponda Lignano (FVG)

Dal lato friulano l’accesso più pratico è attraverso Lignano Riviera, in direzione Marina Verde. Da qui partono sentieri che conducono direttamente alla riva. I fondali sono prevalentemente sabbiosi con pendenze dolci e tratti in cui la corrente si fa sentire, soprattutto in prossimità del canale centrale della foce. Questo lato è molto apprezzato per la pesca a spinning e a surf leggero, poiché offre una buona combinazione tra zone di corrente e acque più tranquille, dove i predatori si fermano in caccia.

Sponda Bibione (Veneto)

Dal lato veneto, invece, si accede facilmente direttamente dalla spiaggia di Bibione, camminando verso la foce. Qui l’arenile è ampio e permette di impostare sessioni di surfcasting e ledgering senza problemi di spazio. Oltre alla zona immediatamente prospiciente la foce, si può pescare lungo tutto il litorale fino all’Idrovora Santa Croce e a Porto Baseleghe, aree ricche di canaletti e fondali sabbiosi dove spesso transitano orate e spigole. Questo lato è ideale anche per chi ama le sessioni notturne estive, sfruttando la calma della spiaggia dopo il tramonto.

Attraversamenti

Per chi desidera esplorare entrambe le sponde nella stessa giornata, dal 5 aprile al 2 novembre 2025 è attivo l’X-River, un traghetto dedicato a biciclette e pedoni che collega direttamente Lignano Riviera e Bibione Lido dei Pini. Un servizio comodo che evita lunghi spostamenti in auto e permette di testare differenti condizioni di pesca senza rinunciare alla praticità.

Suggerimento logistico

La foce, specialmente nei momenti di marea viva, è caratterizzata da forti correnti e fondali instabili. Attraversarla a piedi è estremamente rischioso e assolutamente sconsigliato. Pianifica quindi in anticipo la tua uscita decidendo da quale sponda operare e, se vuoi cambiare lato, affidati solo al traghetto autorizzato.

Pescare alla foce del tagliamento - Google Maps

Clicca qui per raggiungere le foci del tagliamento

Specie target e periodi migliori

La foce del Tagliamento è un ambiente dinamico in cui le condizioni di corrente, torbidità e marea cambiano rapidamente. Questo rende lo spot un vero crocevia per diverse specie, alcune stanziali e altre di passo, con presenze variabili a seconda delle stagioni. Conoscere il comportamento dei pesci e i momenti migliori dell’anno è fondamentale per aumentare le probabilità di successo.

Spigola (branzino) – la regina della foce

Presente tutto l’anno, la spigola trova nelle acque miste della foce un habitat ideale. In autunno e inverno, con l’acqua più fredda e torbida, la sua attività cresce: le mareggiate moderate smuovono il fondale liberando piccoli crostacei e latterini, attirando i predatori vicino riva.

  • Tecniche: spinning con wobblers, soft shad e metal jig, da recuperare lentamente nelle correnti laterali; ottime anche le esche naturali come bigattini, cannolicchio, arenicola o latterini vivi.
  • Quando: prime ore del mattino e tramonti invernali sono momenti magici, soprattutto con mare “sporco”.

Orata – la combattente dorata

Dalla tarda primavera fino all’autunno l’orata risale verso la foce seguendo il cibo. Ama i canaletti e le buche sabbiose formate dal gioco delle correnti, soprattutto durante i cambi di marea.

  • Tecniche: surf leggero o ledgering/feeder con finali lunghi; esche regine sono arenicola, americano, cannolicchio e soprattutto il granchio vivo, irresistibile per gli esemplari più grossi.
  • Quando: le mezze stagioni, con acqua ancora tiepida e buona presenza di benthos, offrono le catture più interessanti.

Cefalo (muggine) – il gregario delle foci

Specie stanziale e sempre presente, il cefalo ama sostare nelle acque miste e poco profonde. La sua pesca è meno legata alle stagioni e più all’abilità del pescatore nel pasturare e mantenere il branco in zona.

  • Tecniche: bolognese o inglese con galleggiante leggero; esche classiche sono pane e bigattino, accompagnati da una pastura fine e continua.
  • Quando: tutto l’anno, con particolare resa nelle giornate di calma piatta o leggero movimento superficiale.

Passera, sogliola e ghiozzi – i “pesci del fondo”

Specie minori ma non meno interessanti, popolano i fondali sabbiosi e si lasciano insidiare soprattutto in condizioni di mare calmo.

  • Tecniche: surf ultraleggero o ledgering con terminali sottili e esche delicate come arenicola o coreano.
  • Quando: ottime le sessioni notturne estive, quando la spiaggia si svuota e i pesci si avvicinano a riva.
Guida completa pesca alla spigola

Lettura dello spot: marea, vento, corrente

La foce del Tagliamento è uno spot “vivo”, che cambia volto nel giro di poche ore. Qui i fattori ambientali – maree, vento e corrente – sono determinanti e saperli interpretare fa la differenza tra una giornata anonima e una ricca di catture.

Maree: il motore della foce

Il cambio marea è il momento più produttivo: in scaduta, quando l’acqua defluisce dal fiume verso il mare, si crea un cuneo salino che trasporta nutrienti e piccoli pesci. È in questi frangenti che i predatori come la spigola si avvicinano a caccia, sfruttando correnti laterali e canaletti sabbiosi per sorprendere le prede.

  • In flusso di marea crescente, invece, i pesci spesso si concentrano lungo i bordi più riparati, dove trovano rifugi temporanei e zone di calma.

Vento: limpidezza o torbidità a seconda della direzione

Il vento è un altro alleato/avversario da considerare:

  • La Bora (NE) abbassa il livello dell’acqua e la rende più limpida. Buona per cefali e orate, ma meno per la spigola, che si sente esposta in acque troppo chiare.
  • Lo Scirocco (SE) spinge acqua torbida verso la foce: una condizione ideale per la spigola, che caccia meglio con poca visibilità, spesso avvicinandosi fino a pochi metri da riva.

Un consiglio pratico: osserva la linea di confine tra acqua chiara e torbida, spesso è lì che i predatori pattugliano.

Corrente: la vera sfida tecnica

La corrente alla foce del Tagliamento può essere molto intensa, soprattutto nei periodi di piena o in concomitanza con maree vive. Questo obbliga il pescatore a:

  • usare piombi aerodinamici o a piramide per tenere la montatura in posizione;
  • preferire presentazioni compatte e finali non troppo lunghi, per evitare che vengano trascinati via;
  • sfruttare i canaletti laterali e i punti di riflusso (zone dove la corrente rallenta) come spot privilegiati.

Chi riesce a leggere bene questi microambienti scoprirà che sono veri corridoi di caccia per spigole e orate.

Pescare alla foce del tagliamento surfcasting

Tecniche consigliate (set-up e strategie)

La foce del Tagliamento richiede adattabilità: correnti forti, acque torbide e cambi repentini di condizioni impongono di avere con sé più di una soluzione tecnica. Di seguito le strategie più efficaci per le specie principali.

🎣 Spinning alla spigola (riva/foce)

La spigola è il predatore simbolo della foce, e lo spinning è la tecnica più emozionante per insidiarla.

Canna: 7’–9’, potenza 5–30 g (o 7–28 g), azione rapida ma non troppo rigida, per gestire jerkate e ferrate in corrente.

Mulinello: taglia 3000/4000 con frizione fluida; trecciato 0,10–0,14 mm + terminale fluorocarbon 0,28–0,35 mm.

Esche artificiali:

Minnow affondanti 9–13 cm per lavorare nei canali più profondi;

Jerkbait snelli per correnti moderate;

Soft shad su testine da 5–20 g per sondare bordi e buche;

Metal jig 10–30 g quando serve distanza o penetrare la corrente.

Recupero: lento e regolare con pause, alternato a stop&go o piccoli colpi di cimino per simulare prede ferite.

Tips notturni: preferisci artificiali dai profili scuri o con rollio stretto, più percepibili dalla spigola in bassa visibilità.

 

🐟 Bolognese/inglese ai cefali

Il cefalo è onnipresente alla foce e perfetto per chi ama la pesca tecnica e paziente.

Canna: bolognese da 6–7 m o inglese 4,2–4,5 m.

Lenza: galleggiante affusolato da 1,5–4 g; finale sottile 0,10–0,14 mm.

Esche: pane (in fiocchi o palline), bigattino; spesso l’innesco a filo d’acqua è decisivo.

Pasturazione: fine e costante, con pane sbriciolato e formaggiato, da lanciare poco ma di frequente per tenere il branco in attività.

Trucco utile: variare la profondità del terminale di 10–20 cm può cambiare l’esito della battuta.

 

Ledgering/feeder e surf leggero

Tecniche indispensabili per orate e pesci di fondo, soprattutto in giornate ventose o con corrente sostenuta.

Piombi: 50–100 g (meglio aerodinamici o con alette/spike leggere per aumentare la tenuta).

Montature: travi a 1–2 braccioli lunghi 60–120 cm; ami n. 6–2 a seconda delle esche.

Esche:

Arenicola e americano per orate e passere,

Cannolicchio e bibi per le prede più selettive,

Granchietto vivo per stimolare le orate di taglia.

Quando usarle: ideali al tramonto, di notte o durante i cambi di marea, quando i pesci si avvicinano alle buche e ai bordi della corrente.

 

💡 Note pratiche

  • Discrezione: nelle giornate limpide abbassati e limita i movimenti; la spigola è sospettosa.
  • Mobilità: non fossilizzarti su un punto. Segui schiumate e canaletti, spostati ogni 20–30 minuti se non vedi attività.
  • Adattabilità: porta con te almeno due assetti (spinning + fondo leggero), così da affrontare diverse condizioni.
Licenze e permessi pesca friuli venezia giulia

Regole e permessi: cosa serve davvero

Pescare alla foce del Tagliamento non significa soltanto scegliere la tecnica giusta: occorre anche essere in regola con i permessi. La particolarità di questo spot è che rappresenta il confine naturale tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, con due regimi normativi distinti. Prima di armare la canna è quindi fondamentale capire se stai pescando in acque interne o in mare.

⚖️ Acque interne (fiume/corso d’acqua prima della foce)

  • Licenza obbligatoria: sia in Veneto che in FVG per pescare in acque interne serve un titolo valido.
  • Friuli Venezia Giulia: la licenza, una volta rilasciata, ha validità illimitata; è però necessario versare i canoni annuali secondo la categoria scelta (giornaliera, annuale, ridotta ecc.). La gestione è affidata all’Ente Tutela Patrimonio Ittico.
  • Strumenti utili: l’app APPesca FVG e il portale dedicato forniscono mappe delle acque, calendari ittici e divieti aggiornati.
  • Veneto: valgono le disposizioni regionali pubblicate nel BUR Veneto, con aggiornamenti annuali su periodi, divieti e attrezzi consentiti.

🌊 Acque di mare (spiaggia e arenile oltre la foce)

  • In Italia la pesca sportiva in mare è gratuita, ma dal 2011 è obbligatoria la Comunicazione telematica al MASAF (ex MIPAAF).
  • Si tratta di una semplice registrazione online (gratuita) che certifica l’attività di pesca ricreativa e permette di partecipare a censimenti e statistiche nazionali.
  • I portali turistici locali, come ViviBibione, offrono guide passo-passo per compilare la comunicazione.

🌀 Zona di transizione: dove inizia il mare?

Il punto critico è la bocca della foce:

  • Prima della linea di foce = acque interne → serve la licenza regionale.
  • Dopo la linea di foce = acque marine → vale la comunicazione telematica.
    Poiché le delimitazioni possono variare ed essere soggette a ordinanze locali, è bene verificare sempre la segnaletica presente in loco o consultare guide affidabili (es. Bibione/Jesolo).

📜 Norme venete e locali

Sul lato Veneto, oltre alla licenza interna, occorre considerare alcuni regolamenti specifici:

  • Divieto di utilizzo di fonti luminose per attrarre pesci;
  • Limitazioni sul numero di canne/attrezzi consentiti ai dilettanti, soprattutto nella laguna di Bibione;
  • Divieti di pesca con metodi non consentiti (es. strappo).
    Gli aggiornamenti vengono pubblicati nel BUR Veneto e vanno consultati periodicamente.

🌿 Area protetta Natura 2000

L’intera foce rientra nei siti Natura 2000 (ZPS e ZSC). Questo significa che:

  • Alcune zone possono essere soggette a limitazioni temporanee (es. in periodi di nidificazione);
  • È vietato arrecare danni agli habitat naturali (dune, zone umide, fauna protetta);
  • Possono esistere ordinanze stagionali che regolano accesso e pesca.

📌 Nota importante

Le normative possono cambiare di anno in anno: misure minime, periodi di chiusura, quote di cattura e attrezzi consentiti. Prima di ogni uscita verifica sempre:

Sicurezza e buonsenso pesca alle foci del tagliamento

Sicurezza e buon senso in foce

Pescare alla foce del Tagliamento è un’esperienza appagante, ma richiede attenzione: correnti forti, fondali instabili e cambi repentini del meteo possono trasformare una battuta di pesca in un rischio serio. Ecco le regole d’oro per pescare in sicurezza.

🌊 Correnti e fondali mobili

La foce è famosa per le correnti sostenute e i fondali sabbiosi instabili: guadi azzardati o improvvisati possono essere pericolosi.

  • Stivali e waders: indossali solo dove il terreno è solido e sicuro.
  • Mai pescare da soli in mare formato: una caduta o un piede che scivola può diventare rapidamente pericolosa.
  • Controlla sempre la profondità e il tipo di fondale prima di avanzare, soprattutto vicino a canaletti o buche.

⛈️ Mareggiate e temporali

Il meteo può cambiare rapidamente sul Tagliamento, soprattutto in primavera e autunno.

  • Evita di pescare durante scadute violente o mareggiate.
  • In caso di temporale, allontanati da scogli, pennelli e zone esposte: i fulmini rappresentano un rischio reale.
  • Porta sempre una torcia frontale se peschi all’alba, al tramonto o di notte, e un giubbotto salvagente se sei su scogliere o barriere artificiali.

🌱 Rispetto per l’ambiente e la fauna

La foce del Tagliamento è un ecosistema prezioso: sabbia, dune, canneti e spiagge ospitano specie protette e uccelli migratori.

  • Non lasciare rifiuti: sacchetti, ami e lenze abbandonate danneggiano pesci e volatili.
  • Rispetta zone di nidificazione e eventuali divieti temporanei indicati dai cartelli.
  • Segui i principi del catch & release quando possibile, soprattutto con specie protette o in riproduzione.

💡 Consiglio pratico

Prima di ogni uscita, osserva la foce dall’alto: individua correnti, schiumate, buche e eventuali segnalazioni di pericolo. Un pescatore preparato non solo cattura di più, ma lo fa in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.

Foce del tagliamento - pesca sportiva

Stagionalità “tipo” alla foce del Tagliamento

Conoscere la stagionalità delle principali specie ti permette di ottimizzare le uscite e scegliere tecnica, orario ed esca in base al periodo dell’anno. Ecco un riassunto operativo mese per mese:

❄️ Inverno

  • Specie principali: spigola in caccia lungo schiumate e bordi dei canaletti.
  • Tecniche consigliate: spinning medio con wobblers, soft shad robusti e metal jig per affrontare correnti fredde e acqua torbida.
  • Consiglio operativo: privilegia i giorni con mare leggermente mosso dopo mareggiate moderate; la spigola è più aggressiva nelle acque ricche di plancton sospeso.

🌸 Primavera

  • Specie principali: orata in movimento lungo buche e canaletti; cefali a bolognese.
  • Tecniche consigliate: ledgering e feeder con arenicola e granchietto per l’orata; pane, bigattini o pastura fine per i cefali.
  • Consiglio operativo: approfitta delle prime maree calde e dei cambi di marea per individuare i punti di passaggio dell’orata.

☀️ Estate

  • Specie principali: passera, sogliola e cefali; spigola attiva soprattutto all’alba e al tramonto.
  • Tecniche consigliate: surf ultraleggero per le specie di fondo, bolognese/inglese per i cefali, spinning leggero su risacca e controcorrente per la spigola.
  • Consiglio operativo: pesca principalmente di notte o nelle prime ore del mattino/sera, quando le temperature sono più miti e le correnti più calme.

🍂 Autunno

  • Specie principali: spigola al top della stagione, pronta a cacciare nelle schiumate torbide.
  • Tecniche consigliate: spinning con wobblers e soft shad, metal jig se la corrente è sostenuta.
  • Consiglio operativo: sfrutta i primi fronti di Scirocco: aumentano la torbidità dell’acqua, rendendo la spigola più aggressiva e vicina alla riva.
Pesca a spinning foci del tagliamento

Attrezzatura essenziale per la foce del Tagliamento

Pescare in foce richiede preparazione: correnti forti, fondali variabili e specie diverse impongono una scelta accurata dell’attrezzatura. Ecco la checklist operativa completa:

🎣 Canna e mulinello

  • Spinning: 7’–9’ (2,10–2,70 m), azione 5–30 g, ideale per spigola e predatori in corrente.
  • Ledgering/Surf leggero: 3,6–4,2 m, piombo 60–100 g, adatto a orata, passera e cefalo lungo bordi e canaletti.
  • Mulinelli: taglia 3000/4000, con trecciato 0,10–0,14 mm per spinning; nylon 0,22–0,28 mm per surf/ledgering.

🔗 Terminali e accessori

  • Fluorocarbon: 0,22–0,35 mm, resistente e invisibile in acqua limpida.
  • Ami: dal 6 al 2, in base alla specie target ed esca.
  • Piombi: 50–100 g, a piramide o spike, per garantire stabilità in corrente.

🪝 Esche artificiali e naturali

  • Artificiali: minnow 9–13 cm, soft shad 3–5”, metal jig 10–30 g.
  • Naturali: arenicola, americano, cannolicchio, pane e bigattini per cefali e orate.

🛡️ Accessori e sicurezza

  • Guadino generoso: indispensabile per catture di spigola e orata.
  • Pinza e forbici: per sganciare rapidamente e in sicurezza.
  • Frontale: per pesca notturna o scarsa visibilità.
  • Abbigliamento anti-spruzzo: giacca impermeabile e antivento.
  • Stivali/waiders con suola grip: stabilità su fondali sabbiosi e scivolosi.

💡 Consiglio pratico

Porta sempre una cassetta multiuso con ricambi di terminali, ami e piombi, così da poter reagire rapidamente ai cambi di corrente, specie e condizioni meteo.

Occhiali da vista per la pesca sportiva

Etica di cattura e rilascio

Pescare responsabilmente significa proteggere la fauna e garantire la sostenibilità dello sport. Alla foce del Tagliamento, dove la biodiversità è elevata, l’approccio etico è fondamentale.

🎯 Catch & Release ragionato

  • Trattieni solo le catture che intendi realmente consumare; tutte le altre vanno rilasciate con attenzione.
  • Usa strumenti adeguati: ami senza ardiglione o pinze per rimuoverli velocemente, riducendo lo stress e i danni ai pesci.
  • Mantieni il pesce in acqua il più possibile, evitando di lasciarlo sbattere sulla sabbia o sulla barca.

📏 Misure minime e quote

  • Rispetta sempre le misure minime legali e i periodi di chiusura per ogni specie, in particolare spigola e orata.
  • Verifica aggiornamenti regionali e nazionali prima di ogni uscita: le normative possono cambiare annualmente.

💡 Consiglio pratico

  • Documentati sulle zone protette e siti Natura 2000: alcune aree richiedono rilascio obbligatorio o restrizioni temporanee per nidificazione e tutela habitat.
  • Adotta sempre un approccio rispettoso verso l’ambiente circostante, lasciando la riva pulita e senza rifiuti.

 

Mini-itinerario di una sessione tipo (tramonto / notturna estiva)

🌅 Prima fase: sopralluogo al tramonto

  • Arriva circa un’ora prima del tramonto per osservare l’area: individua canaletti, schiumate, rientranze di corrente e eventuali zone di accumulo di prede.
  • Analizza la torbidità dell’acqua: predatori come la spigola reagiscono diversamente in acqua limpida o leggermente torbida.
  • Controlla eventuali mangiatori in superficie: piccoli muggini o cefali indicano dove concentrare la pesca.

🎣 Tramonto: spinning leggero sui bordi

  • Scegli minnow snelli, soft shad o piccoli jerkbait da 9–13 cm per imitare pesci foraggio.
  • Alterna recuperi lenti, stop&go e jerkate lungo i bordi delle schiumate e dei canaletti.
  • Osserva attentamente eventuali toccate sospette o spruzzi: il tramonto è spesso il momento migliore per la spigola in caccia.

🌙 Dopo il buio: passaggio al ledgering / surf-light

  • Monta travi a 2 braccioli con esche naturali: arenicola, americano o cannolicchio.
  • Concentrati su passere e orate, spesso attive di notte in fondi sabbiosi o piccole buche.
  • Lancia con precisione in piccole rientranze o canali poco profondi, seguendo le correnti e i punti di accumulo di prede.

🕛 Ultima ora: ritorno allo spinning

  • Se durante la notte noti attività in superficie o predatori che inseguono foraggio, torna allo spinning leggero.
  • Approfitta della visibilità ridotta: esche scure o metalliche spesso risultano più efficaci sotto la luce della luna o dei riflessi sulle schiumate.
Link utili per pescare alle foci del tagliamento

Link utili e fonti locali da tenere a portata di mano

🚤 X-River – Traghetto Lignano ↔ Bibione

  • Orari e stagioni 2025 per il trasporto bici e pedoni, ideale se vuoi esplorare entrambe le sponde senza lunghi spostamenti.
  • Info ufficiali: Lignano Sabbiadoro

🗺️ APPesca FVG – mappe, calendari e regolamenti

  • Consultabile per acque interne del Friuli Venezia Giulia, aggiornamenti su divieti, periodi di chiusura e specie protette.
  • Portale: appesca.regione.fvg.it

📄 Licenza pesca FVG

  • Informazioni su rilascio, validità e canoni per la pesca ricreativa in acque interne friulane.
  • Sito ufficiale: etpi.fvg.it

🌊 Regole mare Bibione

  • Comunicazione obbligatoria e promemoria per la pesca in mare, con guide pratiche per i visitatori e dilettanti.
  • Info locali: ViviBibione

🐟 Itinerari e spot Tagliamento

🌿 Natura 2000 – Foce del Tagliamento

  • Schede ufficiali sul sito EUNIS, informazioni su biodiversità, aree protette e restrizioni temporanee/spaziali.
  • Portale: EUNIS

 

La foce del Tagliamento è uno spot generoso ma impegnativo: correnti vigorose, cambi repentini di marea e vento modellano “finestre di pesca” brevi e dinamiche, in cui l’azione può esplodere in pochi minuti. La chiave del successo sta in preparazione accurata, rispetto delle regole locali e capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni: scelta della sponda giusta, tecnica adeguata e esca calibrata in base al momento. Osservare attentamente le schiumate e i canali di corrente può fare la differenza tra una giornata anonima e catture memorabili.Occhiali a mascherina per pesca sportiva

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