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Running: Fascite Plantare Cause e Rimedi

Running: Fascite Plantare Cause e Rimedi

La fascite plantare è un’infiammazione della fascite plantare, una fascia di tessuto fibroso che corre lungo la parte inferiore del piede, dalla zona del tallone fino alle dita. Questa fascia ha il compito di sostenere l'arco del piede e di assorbire gli impatti quando camminiamo o corriamo.

Quando la fascite plantare subisce un eccessivo stress o una pressione ripetuta, come ad esempio a causa di un carico eccessivo sul piede, di una postura errata o di un’attività fisica intensa (come correre o camminare molto), il tessuto della fascite si infiamma. Questo può provocare dolore intenso, che si avverte principalmente nella zona del tallone, ma può irradiarsi anche verso la parte anteriore del piede.

Il dolore è spesso più forte al mattino, appena dopo il risveglio, quando si fanno i primi passi. Questo accade perché durante la notte la fascite plantare si “accorcia” a causa della posizione del piede e, non appena si inizia a camminare, la fascia si allunga rapidamente, causando il dolore. Il dolore tende a diminuire un po' durante la giornata, ma può ripresentarsi dopo periodi di riposo o di attività fisica.

Running e Trail Running Fascite plantare cause e rimedi

La fascite plantare è una condizione complessa che può essere causata da diversi fattori, molti dei quali sono legati a stili di vita attivi e a carichi fisici eccessivi. Le cause principali includono:

Sovraccarico Eccessivo e Allenamenti Intensi: Attività fisiche ad alta intensità o un aumento improvviso della distanza percorsa o della velocità durante gli allenamenti, come nel caso di corridori o atleti, possono provocare microtraumi ripetuti sulla fascia plantare. Questi piccoli danni non hanno il tempo di guarire completamente, causando un'infiammazione progressiva e il dolore caratteristico della fascite. Un allenamento troppo aggressivo o un volume di corsa che supera le capacità del piede può compromettere la salute della fascia plantare.

Scarpe Inadeguate: Le scarpe svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione della fascite plantare. Calzature che non offrono un adeguato supporto per l'arco plantare o che presentano suole troppo rigide, con poca ammortizzazione, possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione. In particolare, le scarpe da corsa non idonee, usurate o non adatte alla propria anatomia, non proteggono correttamente il piede dagli impatti e dal sovraccarico.

Superfici Dure e Senza Ammortizzazione: Correre o camminare su superfici rigide, come l'asfalto o il cemento, senza una corretta ammortizzazione, mette un stress extra sulla fascia plantare. La mancanza di cedevolezza del terreno amplifica gli impatti su ogni passo, aumentando il rischio di lesioni e infiammazione. L’esposizione prolungata a terreni duri, in particolare senza calzature adeguate, è uno dei fattori scatenanti più comuni della fascite.

Problemi Biomeccanici: Le anomalie strutturali del piede, come i piedi piatti (quando l’arco plantare è piatto o assente) o un arco plantare troppo pronunciato (alto), possono alterare la postura e il movimento durante la camminata o la corsa. In particolare, problemi di pronazione, quando il piede si inclina troppo verso l'interno o verso l'esterno durante la corsa, esercitano una pressione anomala sulla fascia plantare. Questi disallineamenti biomeccanici aumentano il carico e lo stress sulla fascia, favorendo lo sviluppo dell’infiammazione.

Sovrappeso e Obesità: Il peso corporeo in eccesso rappresenta un ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo della fascite plantare. Il sovraccarico di peso mette una pressione maggiore sulla fascia plantare, in particolare sul tallone, costringendo il tessuto a sopportare un carico eccessivo ad ogni passo. Questo stress ripetuto aumenta la probabilità di infiammazione e microlesioni nei tessuti del piede.

Età e Invecchiamento: Con l’avanzare dell’età, la fascia plantare perde elasticità e la capacità di assorbire gli urti diminuisce, aumentando il rischio di danneggiamento e infiammazione. Le persone anziane, o quelle con un’attività fisica limitata, sono particolarmente vulnerabili.

Attività Ripetitive e Traumi Localizzati: Le persone che svolgono attività ripetitive, come stare in piedi per lunghe ore o compiere movimenti ripetitivi, possono sovraccaricare la fascia plantare. Inoltre, traumi diretti o distorsioni localizzate possono irritare la fascia e innescare l'infiammazione.

Combinando uno o più di questi fattori, la fascite plantare può svilupparsi lentamente, diventando un disturbo cronico se non trattato adeguatamente. Per prevenirla, è fondamentale prestare attenzione alla propria postura, scegliere scarpe appropriate e dosare correttamente l’intensità e la durata dell'attività fisica.

Fascite plantare nel running cause e rimedi

Come Alleviare il Dolore della Fascite Plantare

Il dolore della fascite plantare può essere debilitante, ma esistono diversi approcci efficaci che mirano a ridurre i sintomi e a promuovere il recupero. Questi metodi non solo alleviano il dolore, ma affrontano anche le cause principali dell'infiammazione della fascia plantare. Ecco alcune strategie che possono risultare particolarmente utili:

1. Riposo e Riduzione delle Attività

Il primo e più importante passo per alleviare il dolore della fascite plantare è ridurre o sospendere temporaneamente le attività fisiche che stressano la fascia plantare, come la corsa, i salti o il camminare a lungo. Questo aiuta a dare il tempo necessario ai tessuti per guarire e a ridurre l'infiammazione. Sebbene l'esercizio fisico regolare sia cruciale per la salute, durante il trattamento della fascite è meglio optare per attività a basso impatto, come il nuoto, la bici o l'ellittica, che non sollecitano eccessivamente i piedi.

2. Stretching e Esercizi di Rafforzamento

Incorporare esercizi mirati nel piano di trattamento è fondamentale per migliorare la flessibilità e rafforzare i muscoli che supportano la fascia plantare. Ecco alcuni esercizi efficaci:

Stretching del polpaccio: Stai in piedi di fronte a un muro, appoggia le mani sulla parete e porta indietro una gamba mantenendola dritta, mentre pieghi l'altra gamba in avanti. Mantieni la posizione per almeno 30 secondi e poi cambia gamba. Questo esercizio allunga i muscoli del polpaccio, che possono essere coinvolti nell'affaticamento della fascia plantare.

Stretching della fascia plantare: Siediti su una sedia e posiziona una fascia elastica (o una cintura) sotto le dita del piede interessato. Tirando delicatamente la fascia verso di te, sentirete l'allungamento lungo la pianta del piede. Tieni la posizione per 20-30 secondi per ogni piede. Questo esercizio aiuta a distendere la fascia plantare e a ridurre la tensione accumulata.

Rafforzamento del piede: Prendi un asciugamano e stendilo a terra davanti a te. Poi, usando le dita dei piedi, cerca di afferrare l'asciugamano e tirarlo verso di te. Questo esercizio rinforza i muscoli intrinseci del piede e aiuta a migliorare la funzionalità della fascia plantare. Ripetilo per 10-15 volte per piede. L'incremento della forza del piede è essenziale per supportare meglio la fascia plantare durante le attività quotidiane.

3. Applicazione di Ghiaccio

L'applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante è un trattamento efficace per ridurre l’infiammazione e alleviare temporaneamente il dolore. Il freddo aiuta a contrarre i vasi sanguigni, riducendo il flusso sanguigno nell'area e quindi diminuendo l'infiammazione. Avvolgi il ghiaccio in un panno o un asciugamano e applicalo sulla parte inferiore del piede (soprattutto nella zona del tallone) per circa 15-20 minuti. È particolarmente utile dopo attività fisiche intense o dopo un lungo periodo in piedi. È importante non applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle per evitare ustioni da freddo.

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4. Utilizzo di Plantari Ortopedici

I plantari ortopedici sono uno strumento molto utile per chi soffre di fascite plantare, in quanto offrono supporto mirato e contribuiscono a correggere le anomalie biomeccaniche del piede, come l'arco plantare basso o alto. Questi dispositivi personalizzati aiutano a distribuire il peso del corpo in modo più equilibrato durante la camminata o la corsa, riducendo il carico eccessivo sulla fascia plantare. I plantari ortopedici, disponibili sia prefabbricati che su misura, vengono progettati per offrire un supporto adeguato all’arco e migliorare l'allineamento del piede, riducendo il rischio di irritazione e infiammazione.

Inoltre, i plantari su misura realizzati da un ortopedico o da un podologo sono creati per adattarsi perfettamente alla conformazione del piede, considerando le specifiche necessità del paziente. Questi dispositivi possono migliorare la postura complessiva, ridurre lo stress sulle articolazioni inferiori e promuovere il recupero da infortuni. L’utilizzo di plantari ortopedici è particolarmente indicato per coloro che svolgono attività fisica intensa, come la corsa, o per chi ha necessità di camminare a lungo su superfici dure.

5. Massaggio della Fascia Plantare

Il massaggio della fascia plantare è una tecnica semplice ma estremamente efficace per ridurre la tensione e migliorare la circolazione sanguigna nella zona colpita dalla fascite plantare. Utilizzare strumenti come una pallina da tennis, una pallina da massaggio o anche un rullo appositamente progettato può offrire un sollievo immediato. Posizionando la pallina sotto la pianta del piede e facendola rotolare avanti e indietro, si stimola la fascia plantare, riducendo la rigidità e alleviando il dolore. Questo massaggio aiuta a liberare le contratture muscolari, favorire il rilassamento dei tessuti e migliorare il flusso sanguigno, essenziale per il processo di guarigione.

L'effetto di automasaggio è anche benefico perché aiuta a ridurre la tensione accumulata nella zona e a stimolare il rilascio di endorfine, che agiscono come antidolorifici naturali. Si consiglia di eseguire questo massaggio quotidianamente per almeno 5-10 minuti, in particolare prima e dopo attività fisiche, per prevenire o gestire la fascite plantare in modo efficace.

6. Nastro Kinesiologico

Il nastro kinesiologico (chiamato anche tape kinesiologico) è una soluzione innovativa ed efficace per ridurre il dolore e fornire supporto alla fascia plantare durante il movimento. L'applicazione del nastro avviene in modo strategico e personalizzato sulla pianta del piede e sul tallone. Il nastro adesivo elastico agisce sollevando la pelle e i tessuti sottostanti, migliorando la circolazione sanguigna e riducendo la pressione sulla fascia plantare infiammata.

Il nastro kinesiologico aiuta a stabilizzare il piede, riducendo la sollecitazione e il movimento eccessivo durante la corsa o la camminata, senza limitare la mobilità. Questo tipo di trattamento può essere particolarmente utile per chi ha bisogno di supporto durante le attività quotidiane o per chi non può fermarsi completamente dall’attività fisica. Inoltre, il nastro è resistente all'acqua e alla sudorazione, il che lo rende pratico e comodo per un uso prolungato.

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Trattamenti Avanzati

Quando la fascite plantare diventa grave o persistente nonostante i trattamenti conservativi, il medico può suggerire approcci terapeutici più avanzati. Questi trattamenti mirano a stimolare la guarigione, ridurre il dolore e migliorare la funzionalità del piede, offrendo soluzioni a chi non ha trovato sollievo attraverso metodi più tradizionali. Di seguito sono descritti alcuni dei trattamenti avanzati che possono essere prescritti in caso di fascite plantare resistente.

Terapia con Onde d’Urto Extracorporee

La terapia con onde d'urto extracorporee (ESWT) è un trattamento non invasivo che utilizza onde sonore ad alta energia per stimolare la guarigione dei tessuti danneggiati. Questo approccio si basa sul principio che le onde d'urto, dirette verso l'area dolorante della fascia plantare, inducono una risposta biologica che favorisce la rigenerazione dei tessuti e migliora la circolazione sanguigna nella zona colpita. Le onde d’urto possono aiutare a ridurre l'infiammazione e accelerare il recupero senza la necessità di interventi chirurgici.

Il trattamento con onde d'urto è generalmente somministrato in sessioni che durano pochi minuti e può richiedere diverse applicazioni per ottenere i risultati desiderati. La terapia è particolarmente utile per i pazienti che non rispondono ai trattamenti conservativi, come il riposo o le infiltrazioni di corticosteroidi. Sebbene non invasiva, la terapia può causare qualche discomfort temporaneo durante il trattamento, ma è generalmente ben tollerata e consente di evitare soluzioni più invasive.

Infiltrazioni di Corticosteroidi

Le infiltrazioni di corticosteroidi sono un trattamento efficace in caso di infiammazione severa e dolore acuto. Questi farmaci, somministrati direttamente nell’area dolorante della fascia plantare, hanno un potente effetto anti-infiammatorio che riduce il dolore e il gonfiore. Le infiltrazioni di corticosteroidi sono particolarmente utili per alleviare il dolore immediato, consentendo al paziente di recuperare la funzionalità del piede e continuare con il programma di riabilitazione.

Tuttavia, è importante usare le infiltrazioni di corticosteroidi con cautela, poiché un loro utilizzo eccessivo o prolungato può indebolire i tessuti tendinei e legamentosi, aumentando il rischio di lesioni future. Di solito, il medico limita il numero di iniezioni e le riserva solo per i casi di dolore acuto e prolungato che non rispondono ad altri trattamenti. In alcuni casi, le infiltrazioni possono non essere sufficienti a lungo termine, richiedendo ulteriori interventi terapeutici o chirurgici.

Intervento Chirurgico

Se i trattamenti conservativi e avanzati non hanno prodotto miglioramenti significativi e il dolore persiste, l’intervento chirurgico può essere considerato come ultima risorsa. La chirurgia per la fascite plantare è generalmente presa in considerazione solo quando il dolore diventa insopportabile e limita gravemente le attività quotidiane, e quando la fascite plantare ha resistito a lungo alle terapie non invasive.

L'intervento chirurgico comporta la rimozione parziale della fascia plantare o la rilascio della fascia per alleviare la tensione accumulata. La procedura viene eseguita in anestesia locale o generale, a seconda della complessità del caso e delle condizioni del paziente. L’obiettivo principale dell’intervento è ridurre il carico sulla fascia plantare e permettere ai tessuti di guarire senza la costante tensione che provoca il dolore.

Anche se l'intervento chirurgico può offrire un sollievo definitivo dal dolore, presenta dei rischi, tra cui infezioni, cicatrici e la possibilità che la condizione non migliori o che si sviluppino complicazioni post-operatorie. Per questo motivo, viene generalmente riservato ai pazienti che non sono migliorati con altre opzioni e sono disposti a considerare i rischi associati alla chirurgia.


La fascite plantare è un problema comune tra i runner, ma fortunatamente può essere affrontata e risolta con le giuste strategie. Con un approccio mirato che include riposo, stretching, scarpe adeguate e una routine di esercizi specifici, è possibile ridurre il dolore, favorire il recupero e prevenire il ripetersi della condizione. È fondamentale non trascurare i segnali del corpo: intervenire tempestivamente e in modo appropriato ti permetterà di tornare a correre in modo confortevole e senza dolore.

Investire nella prevenzione e nel trattamento della fascite plantare non solo migliorerà la tua performance sportiva, ma contribuirà anche a preservare la salute dei tuoi piedi nel lungo periodo. Prendersi cura dei propri piedi oggi significa garantire un futuro più attivo e privo di limitazioni, per continuare a godere dei benefici della corsa con piena libertà e senza intoppi.

 

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