Pesca all'Anguilla: Guida Completa per Principianti ed Esperti
La pesca all’anguilla è una disciplina affascinante e carica di storia, praticata da secoli in diverse culture europee e particolarmente diffusa nelle zone umide, lungo i fiumi, i canali, le lagune e le coste salmastre. Si tratta di una tecnica suggestiva e spesso notturna, che unisce pazienza, astuzia e una profonda conoscenza dell’ambiente acquatico.
L’anguilla europea (Anguilla anguilla), elusiva e tenace, è un pesce dal comportamento enigmatico e imprevedibile. Le sue abitudini notturne e la sua innata capacità di nascondersi tra fango, radici e vegetazione la rendono una delle prede più difficili da catturare, ma proprio per questo anche una delle più appassionanti per i pescatori sportivi.
Questa guida completa è pensata per offrire un supporto concreto sia a chi si avvicina per la prima volta a questa pratica, sia a chi ha già esperienza e desidera affinare le proprie tecniche. Esamineremo nel dettaglio l’attrezzatura ideale per ogni situazione, le esche naturali e artificiali più efficaci, le principali tecniche di pesca (da riva, con canna, a fondo, con galleggiante, ecc.), gli ambienti più adatti alla presenza dell’anguilla e i periodi migliori dell’anno per ottimizzare le uscite.
Inoltre, troverai consigli pratici su come leggere il comportamento del pesce, interpretare le condizioni dell’acqua, rispettare le normative di pesca e adottare pratiche sostenibili. Che tu sia un principiante curioso o un appassionato esperto, questa guida ti fornirà le basi e gli approfondimenti per affrontare con successo e rispetto il mondo affascinante della pesca all’anguilla.

🐍 Caratteristiche dell’Anguilla
L’anguilla europea (Anguilla anguilla) è un pesce dal corpo allungato e serpentiforme, rivestito da una pelle viscida che la rende particolarmente scivolosa e difficile da maneggiare. Il suo corpo muscoloso le consente movimenti sinuosi ed efficienti, ideali per muoversi tra le radici, i fondali fangosi e i letti di vegetazione sommersa dove trova rifugio.
Si tratta di una specie catadroma, ovvero che vive in acque dolci o salmastre per la maggior parte della sua vita, ma si riproduce in mare aperto. In particolare, l’anguilla europea compie una straordinaria migrazione, percorrendo migliaia di chilometri per raggiungere il Mar dei Sargassi, nei pressi dei Caraibi, dove si riproduce e poi muore. Le larve, chiamate leptocefali, vengono trasportate dalle correnti oceaniche fino alle coste europee, dove si trasformano in anguille trasparenti (le famose “cieche”) e risalgono i fiumi per iniziare il loro lungo ciclo vitale.
Durante la fase adulta, nota come "anguilla gialla" per via della colorazione bruno-giallastra dei fianchi, l’anguilla diventa un predatore notturno. Ha abitudini crepuscolari e notturne e si nutre principalmente di piccoli pesci, crostacei, vermi e altri organismi bentonici. Predilige ambienti con fondali morbidi e detritici, ricchi di nascondigli naturali come tronchi sommersi, pietre e vegetazione, dove può rifugiarsi durante il giorno per poi uscire a caccia nelle ore più buie.
La sua straordinaria adattabilità, insieme al suo comportamento elusivo, ne fanno una delle prede più affascinanti e sfidanti per i pescatori sportivi.
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Lunghezza: può raggiungere fino a 1 metro, anche se la media varia tra i 50 e gli 80 cm. Gli esemplari più grandi sono generalmente femmine, che crescono più velocemente e vivono più a lungo rispetto ai maschi.
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Peso: può superare i 3 kg nei soggetti più maturi e ben nutriti, sebbene la maggior parte delle anguille catturate a livello sportivo pesi tra 500 grammi e 1,5 kg. La crescita è lenta e strettamente legata alla disponibilità di cibo e alle condizioni ambientali.
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Comportamento: l’anguilla è un pesce notturno per eccellenza. Durante il giorno resta nascosta sotto pietre, tra le radici, nei fondali fangosi o in tane scavate nel substrato. Esce allo scoperto solo nelle ore serali e notturne, quando si sente più al sicuro. È un animale estremamente timido e diffidente, ma anche sorprendentemente forte e resistente: una volta allamata, combatte con energia e può infilarsi rapidamente negli ostacoli del fondale, rendendo la cattura una vera sfida.
- Periodo migliore: il momento ideale per la pesca all’anguilla va dalla primavera all'autunno inoltrato, con un’attività particolarmente intensa nei mesi estivi. Le notti calde, umide, nuvolose o leggermente piovose sono le condizioni perfette, poiché favoriscono l’uscita dell’anguilla dai rifugi alla ricerca di cibo. L’attività cala sensibilmente durante l’inverno, periodo in cui l’anguilla entra in uno stato di letargo parziale, rifugiandosi sul fondo e riducendo drasticamente l’alimentazione.
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🧰 Attrezzatura Consigliata per la Pesca all’Anguilla: Cosa Serve per Iniziare con il Piede Giusto
Per affrontare con successo la pesca all’anguilla è fondamentale disporre dell’attrezzatura adeguata, in grado di resistere alle particolari caratteristiche di questo pesce: forza, resistenza, e tendenza a rifugiarsi rapidamente in ostacoli naturali. La scelta dell’equipaggiamento deve tenere conto non solo dell’habitat in cui si pesca (fiume, canale, lago o laguna), ma anche dell’orario (prevalentemente notturno) e dello stile di pesca adottato (a fondo, con galleggiante, con pasturatore, ecc.).
Di seguito, l’attrezzatura base consigliata per iniziare con efficacia e sicurezza:

🎣 Canna da Pesca: La Scelta Giusta per l’Anguilla
Quando si pesca l’anguilla, è fondamentale utilizzare una canna che unisca robustezza, sensibilità e maneggevolezza. Questo pesce, infatti, ha un comportamento molto particolare: le sue abboccate possono essere leggere e quasi impercettibili, ma una volta allamata, si dimostra incredibilmente forte e tenace, con una notevole capacità di trascinarsi in rifugi e ostacoli sommersi.
Ecco le caratteristiche consigliate per la canna ideale:
Lunghezza: tra 2,70 e 3,60 metri, in base al tipo di spot. Le canne più corte (2,70–3,00 m) sono ideali per ambienti stretti o per la pesca da barca, mentre quelle più lunghe (3,30–3,60 m) offrono migliori prestazioni nei lanci a distanza da riva o su sponde alte.
Azione: medio-pesante (20–80 g), in grado di gestire zavorre importanti per la pesca a fondo e, al tempo stesso, abbastanza sensibile da trasmettere anche le abboccate più timide.
Tipologia:
Canna da fondo (bottom fishing): perfetta per la pesca notturna da riva con piombo fisso o scorrevole.
Canna da ledgering (feeder): ottima scelta per acque calme o a corrente moderata, grazie alla vetta sensibile che permette di rilevare anche le minime vibrazioni causate dal movimento dell’anguilla.
Materiale:
Carbonio ad alta resistenza: garantisce leggerezza, sensibilità e reattività, pur mantenendo una buona robustezza.
Composito (carbonio + fibra di vetro): leggermente più pesante, ma molto durevole e più economico, ideale per i principianti o per la pesca in ambienti difficili dove l’attrezzatura subisce sollecitazioni frequenti.
Impugnatura e maneggevolezza: scegli una canna con impugnatura in EVA o sughero, ergonomica e antiscivolo, per una presa sicura anche con mani bagnate o durante l’uso notturno.
Una buona canna da anguilla deve quindi rappresentare un compromesso tra sensibilità nel rilevare l’abboccata e potenza per il combattimento, offrendo al pescatore la reattività necessaria per ferrare in tempo e la forza per gestire la tenace resistenza dell’anguilla durante il recupero.

🌀 Mulinello: Affidabilità e Controllo per la Pesca all’Anguilla
Il mulinello riveste un ruolo fondamentale nella pesca all’anguilla, poiché questo pesce, una volta ferrato, tende a offrire una forte resistenza e a dirigersi rapidamente verso ostacoli naturali come radici, rami sommersi, rocce o tane nel fondale. Per questo motivo è essenziale scegliere un mulinello solido, fluido e affidabile, capace di gestire combattimenti intensi e al tempo stesso garantire sensibilità e controllo.
✅ Caratteristiche consigliate:
Taglia:
Un mulinello di taglia 3000–4000 rappresenta la scelta ideale per la pesca all’anguilla in acque interne. Offre un buon compromesso tra capacità di filo, potenza e leggerezza, adattandosi sia a sessioni statiche a fondo che a tecniche più dinamiche come il ledgering.
Recupero:
Deve essere fluido e regolare, per garantire una gestione precisa durante il combattimento. Un buon rapporto di recupero (ad esempio 5.2:1 o simile) consente di reagire velocemente alle fughe improvvise dell’anguilla, specialmente quando tenta di infilarsi in rifugi sommersi.
Frizione:
Fondamentale che sia progressiva e ben modulabile, per evitare la rottura del filo durante le fughe. Una frizione anteriore di qualità permette una regolazione più precisa e immediata, ideale per contrastare la resistenza dell’anguilla senza forzare eccessivamente l’attrezzatura.
Materiale del corpo:
Il mulinello deve essere costruito con materiali resistenti all’umidità e alla corrosione, visto che la pesca all’anguilla si svolge spesso di notte e in ambienti umidi o salmastri.
Alluminio: garantisce rigidità, durata e resistenza alle deformazioni.
Grafite o carbonio composito: più leggeri e resistenti alla corrosione, ottimi per sessioni lunghe o ambienti costieri.
Capacità di filo:
Deve contenere almeno 100–150 metri di monofilo da 0,30–0,35 mm, sufficiente per affrontare la maggior parte degli spot, con la possibilità di utilizzare treccia laddove serve maggiore sensibilità o resistenza all’abrasione.
Componenti aggiuntivi utili:
Archetto rinforzato per sopportare sollecitazioni forti.
Manovella ergonomica e antiscivolo, comoda durante i recuperi prolungati.
Cuscinetti in acciaio inox, per maggiore scorrevolezza e durata nel tempo.
Un buon mulinello non solo migliora l’efficienza della pesca, ma può fare la differenza tra un recupero riuscito e una preda persa tra gli ostacoli. Investire in un modello di qualità significa pescare con maggiore sicurezza, anche nelle condizioni più impegnative.

🧵 Filo e Terminali: Affidabilità e Resistenza per una Pesca Sicura
La pesca all’anguilla richiede una particolare attenzione alla resistenza e all’affidabilità della linea, poiché questo pesce, una volta ferrato, tende a rintanarsi tra ostacoli sommersi come rami, radici e rocce. Una buona configurazione di filo e terminali è essenziale per evitare rotture e aumentare le probabilità di successo nel recupero.
🎣 Filo principale
Tipologia consigliata:
Monofilo: da 0,30 a 0,40 mm, ideale per chi cerca un compromesso tra resistenza e discrezione. Offre una buona elasticità, utile per ammortizzare le fughe dell’anguilla.
Treccia rivestita (braid coated): ottima scelta in ambienti ricchi di ostacoli o in presenza di fondo tagliente. Ha una maggiore sensibilità e resistenza all’abrasione, ma va sempre abbinata a un buon terminale in fluorocarbon per evitare che l’anguilla si tagli sul filo troppo rigido.
Colore: prediligi tonalità neutre o mimetiche (verde, marrone, trasparente), che si integrano bene con il fondale e non allarmano il pesce.
🔗 Terminali
Diametro consigliato: 0,40 – 0,50 mm, in monofilo o fluorocarbon ad alta resistenza. Devono essere robusti e anti-abrasione, in grado di sopportare sfregamenti contro fondali duri o strutture sommerse.
Lunghezza: generalmente tra 30 e 60 cm, a seconda della tecnica usata e della turbolenza dell’acqua. Un terminale più lungo può offrire maggiore libertà di movimento all’esca.
⚖️ Piombo
Peso: da 20 a 60 g, da scegliere in base alla corrente, alla profondità e alla distanza di lancio.
In acque calme: piombi leggeri (20–30 g) sono sufficienti.
In fiumi o canali con corrente: meglio optare per pesi più alti (40–60 g) per mantenere stabile la montatura sul fondo.
Tipologia:
Piombo scorrevole (running rig): favorisce un’abboccata più naturale e consente al pesce di muoversi senza sentire subito la resistenza.
Piombo a perdere (safety rig): consigliato in ambienti molto ostici; se il piombo si incaglia, può sganciarsi, evitando di perdere anche il pesce.
🪝 Montature
Semplicità e funzionalità sono la chiave: le montature troppo complesse aumentano il rischio di grovigli e perdite.
Le più efficaci per l’anguilla sono:
Montatura a fondo con piombo scorrevole (tipo Carolina rig o running ledger rig)
Montatura a fondo con stopper e girella, per una maggiore stabilità.
Feeder rig, se si vuole abbinare l’esca a una pastura attrattiva.
Un buon assetto filo-terminali deve garantire non solo la tenuta durante il combattimento, ma anche una presentazione dell’esca credibile e discreta, elemento fondamentale per stimolare l’anguilla, soprattutto nelle notti calme o con pressione di pesca elevata.

🪝 Ami: Scelta Strategica per una Ferrata Sicura
L’anguilla presenta una bocca relativamente piccola ma estremamente potente, dotata di una mandibola muscolosa che le permette di ingoiare rapidamente l’esca e, spesso, di risucchiarla in profondità. Per questo motivo, la scelta dell’amo è determinante sia per la corretta ferrata che per una rapida e sicura estrazione, soprattutto se si pratica il catch & release.
🔧 Caratteristiche consigliate:
Misura dell’amo:
I più adatti vanno dal n. 4 al n. 1, in base alla dimensione dell’esca utilizzata e alla taglia delle anguille presenti nello spot.
Amo n. 4–6: indicato per esche più piccole come lombrichi singoli, bigattini o pezzetti di pesce.
Amo n. 2–1: ideale per esche più voluminose, come più lombrichi, piccoli pesciolini o filetti.
Forma e struttura:
Amo a gambo lungo: preferibile per l’anguilla, in quanto facilita notevolmente l’estrazione anche se il pesce ha ingoiato profondamente.
Curvatura ampia e punta rientrante: aiuta ad aumentare l’efficacia della ferrata senza rischiare di strappare la bocca del pesce.
Occhiello chiuso e gambo diritto: per una migliore tenuta del nodo e maggiore stabilità durante il recupero.
Materiale e affilatura:
Realizzati in acciaio forgiato ad alta resistenza, con trattamenti anti-corrosione (nickelati o bruniti), ideali per resistere in ambienti umidi o salmastri.
Punta affilata chimicamente: garantisce una penetrazione rapida e precisa anche con ferrate leggere.
💡 Consigli pratici:
- Cambia l’amo dopo ogni cattura o tentativo fallito, poiché l’anguilla può danneggiarlo facilmente con la sua forza e la struttura ossea della bocca.
- Tieni sempre a portata di mano una pinza lunga o un disgorghiatore, specialmente per le anguille più grandi che tendono a ingoiare l’esca in profondità.
Scegliere l’amo giusto significa migliorare le probabilità di successo, ridurre i pesci slamati e garantire una pesca più etica ed efficace, sia che tu intenda trattenere il pesce sia che tu voglia rilasciarlo.

🪱 Esche più Efficaci: Stimolare l’Appetito dell’Anguilla
L’anguilla è un predatore notturno opportunista, dotato di un olfatto molto sviluppato. Si nutre soprattutto nelle ore buie, sfruttando l’oscurità per cacciare prede lente o ferite sul fondo. Proprio per questo, le esche ideali sono di origine animale, ricche di aroma e facilmente reperibili nei suoi ambienti naturali.
🐛 Esche naturali più redditizie:
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Lombrichi (vermi di terra):
Considerati tra le esche regine per l’anguilla, soprattutto nelle acque dolci. Il loro movimento e l’odore penetrante li rendono irresistibili. Possono essere innescati singolarmente o a grappolo su ami di misura maggiore per attirare esemplari di taglia. -
Filetti di pesce:
Ottimi sia in acque dolci che salmastre. Sardina, cefalo, latterino o acciuga sono ideali grazie alla loro consistenza e all’aroma forte. I filetti devono essere tagliati in strisce sottili per garantire un movimento naturale e massimizzare la dispersione dell’odore in acqua. -
Fegato crudo o interiora (di pollo, coniglio, ecc.):
Esche molto attrattive per via del loro odore intenso e del sangue, particolarmente efficaci in acque torbide o con scarsa visibilità. Vanno usate con ami a gambo lungo per facilitare la ferrata. -
Gamberetti e molluschi:
Funzionano molto bene in ambienti salmastri o costieri. Possono essere usati sia freschi che leggermente salati per aumentarne la tenuta sull’amo. Le anguille ne vanno ghiotte, soprattutto nelle ore più calde della notte. -
Chironomus (larve rosse) e bigattini incollati:
Molto efficaci in acque lente o nei canali, soprattutto se la pressione di pesca è alta. Possono essere utilizzati in combinazione con pasture o su feeder, oppure innescati a grappolo su ami piccoli.
🧠 Consigli utili:
- Odori intensi = successo: l’anguilla si guida quasi esclusivamente tramite olfatto. Esche fresche e naturali garantiscono ottimi risultati, ma non è raro che anche materiale leggermente “passato” o leggermente fermentato funzioni bene, soprattutto nelle acque salmastre o fangose.
- Esche attive: se possibile, usa esche vive o ancora in movimento, che stimolano ulteriormente l’attacco dell’anguilla anche a distanza.
- Innesco: preferisci inneschi robusti e compatti, ben fissati all’amo, in modo da resistere ai movimenti dell’acqua e ai morsi senza disintegrarsi subito.
Utilizzare l’esca giusta al momento giusto, in base al tipo di acqua e alle condizioni ambientali, può fare la differenza tra una serata senza abboccate e una pescata memorabile. Sperimentare diverse esche nelle stesse condizioni ti aiuterà a capire quali funzionano meglio nel tuo spot abituale.

🌊 Habitat e Luoghi Migliori: Dove Cercare l’Anguilla
L’anguilla europea (Anguilla anguilla) è un pesce estremamente adattabile, in grado di colonizzare una grande varietà di habitat sia in acque dolci che salmastre. Tuttavia, per avere maggiori probabilità di successo, è importante conoscere quali ambienti preferisce e quali caratteristiche rendono un luogo particolarmente promettente per la pesca.
🌱 Tipologie di ambienti ideali:
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Fiumi lenti e ricchi di vegetazione
I tratti fluviali con corrente moderata o quasi assente, sponde ricoperte di canneti, alberi caduti e radici sommerse, sono tra i luoghi migliori per l’anguilla. Questi ambienti offrono riparo durante il giorno e una ricca fonte di cibo di notte. -
Laghi con fondale melmoso o detritico
Le anguille amano nascondersi nel fango o tra detriti sul fondo, in particolare nelle zone meno frequentate dall’uomo. Le zone di transizione tra acque basse e profonde, soprattutto vicino a canneti o pontili abbandonati, sono punti caldi. -
Canali di bonifica e cave abbandonate
Spesso poco disturbati, questi ambienti sono habitat ideali per anguille di ogni taglia. Le anguille qui trovano sia rifugi che abbondanza di prede (larve, vermi, piccoli pesci). -
Lagune e valli salmastre
Ambienti con alta produttività biologica, dove l’anguilla può trovare facilmente nutrimento. Sono luoghi tipici per la fase di crescita, prima della migrazione verso il mare. Le ore notturne in questi ambienti offrono spesso grandi possibilità di cattura. -
Estuari e foci dei fiumi
Zone di transizione tra acqua dolce e salata, molto frequentate dalle anguille in fase di risalita o discesa. Qui si concentrano grandi quantità di detriti e microrganismi, che attirano piccoli pesci e invertebrati, prede ideali per l’anguilla.
🪨 Dove cercarla esattamente:
- Sponde ombreggiate, in particolare sotto alberi o cespugli sporgenti
- Radici sommerse, ceppi, rami affioranti e massi
- Strutture artificiali: pontili, piloni, vecchie chiuse, scalette di risalita per pesci
- Buche sul fondo o cambi di profondità improvvisi
- Zone di calma vicino alla corrente: l’anguilla preferisce restare ferma e cacciare da posizione di attesa
🕵️♂️ Suggerimento utile:
Durante il giorno le anguille tendono a rimanere nascoste, ma al calar della sera iniziano a spostarsi in cerca di cibo. È quindi strategico scegliere il posto in anticipo, osservando l’ambiente con la luce, e iniziare a pescare appena dopo il tramonto, quando cominciano a uscire dai rifugi.
Conoscere bene l’habitat dell’anguilla e saper leggere il territorio circostante è spesso più importante dell’esca stessa. L’ambiente giusto, unito alla pazienza e alla tecnica, è il primo passo verso una battuta di pesca davvero soddisfacente.

🌙 Pesca Notturna all’Anguilla: Tecniche e Consigli per il Successo
La pesca all’anguilla è particolarmente efficace nelle ore serali e notturne, momento in cui questo pesce abbandona i rifugi nascosti durante il giorno per iniziare la sua attività di caccia. La notte offre un ambiente più tranquillo e meno disturbato, permettendo all’anguilla di muoversi con maggior libertà e appetito.
🕯️ Perché la pesca notturna?
- L’anguilla è un animale crepuscolare e notturno, con un’attività di alimentazione che raggiunge il picco soprattutto dopo il tramonto e prima dell’alba.
- Durante il giorno tende a rintanarsi in anfratti, tra radici o sotto massi, per evitare predatori e la luce intensa.
- La notte, l’assenza di luce diretta la rende meno diffidente e più propensa ad attaccare esche odorose.
🔔 Strumenti per rilevare le abboccate:
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Campanelli da pesca:
I classici campanelli applicati alla lenza sono strumenti fondamentali per sentire anche il più piccolo movimento o abboccata, soprattutto quando si pesca a distanza o in ambienti rumorosi. -
Segna-tocco luminosi (indicatori di abboccata):
Piccoli dispositivi luminosi attaccati all’estremità della canna o al filo, che permettono di monitorare i tocchi anche al buio, mantenendo il pescatore sempre pronto a reagire. -
Sensibilità e attenzione:
È importante saper interpretare i segnali sottili, come piccoli tirate o vibrazioni sul filo, che spesso precedono la ferrata vera e propria.
🌑 Comportamenti da evitare:
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Rumori forti e movimenti bruschi:
L’anguilla è estremamente sensibile alle vibrazioni e ai suoni nell’acqua; rumori eccessivi possono facilmente spaventarla e farla allontanare. -
Luci dirette e riflessi sull’acqua:
Usare torce con luce rossa o filtrata è preferibile, poiché la luce bianca intensa tende a far scappare il pesce o a renderlo diffidente.
⏳ Pazienza e tempismo:
- L’attività di alimentazione dell’anguilla non è regolare: le abboccate possono essere sporadiche, con pause anche lunghe.
- È fondamentale mantenere la concentrazione e la prontezza di riflessi per non perdere neanche un’occasione.
- La pesca all’anguilla richiede quindi una combinazione di calma, osservazione attenta e prontezza nel momento della ferrata.
💡 Consiglio extra:
Prova a variare leggermente la profondità e la posizione dell’esca durante la notte per stimolare la curiosità del pesce, soprattutto in caso di silenzi prolungati. L’anguilla tende a esplorare diverse zone, quindi una piccola modifica può fare la differenza.
⚙️ Tecniche di Pesca all’Anguilla: Metodi, Strategie e Suggerimenti
La pesca all’anguilla richiede un approccio tattico e adattabile, in quanto questo pesce è abile, furtivo e spesso imprevedibile. Le tecniche più diffuse si basano sulla capacità di presentare l’esca in modo naturale, sfruttando la sua abitudine a muoversi sul fondale e a cacciare nelle ore notturne. Vediamo le principali tecniche e i consigli pratici per ottenere risultati concreti.
🎯 Pesca a Fondo: La Tecnica Classica e Più Affidabile per l’Anguilla
La pesca a fondo rappresenta la tecnica più tradizionale e spesso la più efficace per insidiare l’anguilla, che è un predatore tipicamente bentonico, cioè abituato a muoversi e nutrirsi sul fondo. Questa tecnica si basa sulla presentazione dell’esca in modo naturale e stabile, mantenendola proprio dove l’anguilla caccia e si rifugia.
⚙️ Montatura consigliata:
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Piombo scorrevole:
Utilizzare un piombo scorrevole permette al pesce di prendere l’esca senza avvertire subito la resistenza del peso, riducendo così la probabilità che si spaventi e molli la presa. Il peso del piombo va scelto in base alla corrente e alla profondità, tipicamente tra i 20 e i 60 grammi. -
Terminale robusto:
Il terminale deve essere realizzato con un filo resistente e anti-abrasione, generalmente di diametro compreso tra 0,40 e 0,50 mm, per evitare rotture provocate dal movimento dell’anguilla o da ostacoli sul fondo (radici, sassi). La lunghezza ideale varia tra 20 e 30 cm per mantenere naturale il movimento dell’esca. -
Amo a gambo lungo:
Facilita l’aggancio e l’estrazione dell’amo dalla bocca relativamente piccola ma potente dell’anguilla.
🧠 Tecnica e consigli pratici:
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Filo leggermente in bando:
Lasciare un po’ di filo allentato evita di trasmettere tensioni eccessive che potrebbero spaventare il pesce. Un filo troppo teso potrebbe far percepire all’anguilla la presenza della lenza, portandola a lasciare l’esca senza mordere. -
Attesa paziente del tocco:
L’anguilla può assaggiare o spostare l’esca prima di inghiottirla, quindi è fondamentale non ferrarla troppo presto. Aspetta di percepire un movimento deciso o un tiro costante prima di chiudere la ferrata. -
Ferrata decisa ma calibrata:
La ferrata deve essere sufficientemente energica per infilzare bene l’amo, ma non troppo brusca da rischiare di strappare l’esca o far slacciare l’amo dalla bocca. Un buon tempismo è la chiave per non perdere catture preziose. -
Controlla frequentemente la lenza:
Specialmente nelle sessioni notturne, è importante monitorare regolarmente la lenza per evitare che il pesce si stanchi o si liberi.
🌊 Vantaggi della pesca a fondo:
- Consente di mantenere l’esca in posizione ideale per l’anguilla, ovvero vicino al fondale fangoso o detritico dove si nutre.
- Permette di avvertire anche i tocchi più leggeri grazie alla sensibilità della lenza e al piombo scorrevole.
- È adattabile a diversi tipi di ambienti: fiumi, laghi, canali o acque salmastre.
Questa tecnica, se eseguita con attenzione e pazienza, rappresenta il modo più sicuro e produttivo per affrontare la pesca all’anguilla, specialmente per chi cerca una soluzione affidabile e relativamente semplice da mettere in pratica.
🐟 Ledgering: Tecnica di Precisione per la Pesca all’Anguilla
Il ledgering è una tecnica raffinata e molto efficace, particolarmente indicata per la pesca nei fiumi e in acque con corrente moderata. Questa modalità consente di presentare l’esca in modo estremamente stabile e preciso, mantenendola ancorata sul fondale in punti strategici, come buche, curve o zone con ostacoli dove l’anguilla si rifugia e caccia.
Come funziona il ledgering:
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Montatura con piombo scorrevole o fisso:
A seconda della corrente e della profondità, si utilizza un piombo scorrevole per permettere al pesce di prendere l’esca senza sentire la resistenza immediata, oppure un piombo fisso per mantenere la lenza in posizione. -
Segnalatori di tocco:
Il ledgering si avvale spesso di indicatori visivi o acustici (campanelli, segna-tocco luminosi, bobine da pesca), che facilitano la percezione anche dei tocchi più leggeri e intermittenti dell’anguilla, permettendo una risposta tempestiva e precisa. -
Precisione nella scelta del punto di pesca:
Questa tecnica è ideale per posizionare l’esca in punti molto specifici del fondale, come rientranze, radici sommerse, o buche profonde, aumentando le probabilità di intercettare l’anguilla nei suoi percorsi abituali.
Vantaggi del ledgering:
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Alta sensibilità e controllo:
Permette di avvertire anche i tocchi più lievi, tipici di un pesce furtivo come l’anguilla. -
Massima efficacia in ambienti fluviali:
Nei fiumi, dove la corrente può complicare la pesca, il ledgering consente di mantenere l’esca esattamente nel punto desiderato, senza che venga spostata. -
Adattabilità:
Può essere usato sia con esche naturali (vermi, pezzi di pesce) che con esche artificiali, adattandosi alle condizioni ambientali e al comportamento del pesce.
Il ledgering è una tecnica che richiede attenzione e precisione, ma che ripaga con un’alta percentuale di catture quando si pesca l’anguilla in ambienti fluviali o dove la presentazione accurata dell’esca fa la differenza.
🧗♂️ Pesca a Vela o con Galleggiante: Tecnica Alternativa per Canali e Laghi
La pesca a vela, o pesca con galleggiante, è una tecnica meno comune ma comunque efficace, particolarmente adatta a contesti come canali, laghi e acque tranquille dove l’anguilla si muove più lentamente e la corrente è ridotta. Questo metodo si basa sull’uso di un galleggiante molto sensibile, capace di segnalare anche i tocchi più delicati tipici dell’anguilla, soprattutto in condizioni di luce bassa o penombra.
Come funziona la pesca a vela:
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Galleggiante sensibile e ben visibile:
Si utilizza un galleggiante leggero e reattivo, spesso con colori vivaci o inserti fluorescenti, per garantire un’ottima visibilità anche al crepuscolo o di notte. La sua sensibilità permette di rilevare anche i minimi spostamenti causati dai movimenti dell’anguilla che assaggia l’esca. -
Montatura:
Il galleggiante è montato su un filo sottile, abbinato a un terminale resistente ma discreto che sostiene l’amo con l’esca. È importante che l’insieme sia equilibrato, per evitare falsi segnali dovuti al vento o alle piccole onde. -
Presentazione dell’esca:
L’esca viene posizionata in sospensione o leggermente sollevata dal fondale, un dettaglio che può risultare più attraente in ambienti poco profondi o con fondali ricchi di vegetazione.
Quando e dove usare la pesca a vela:
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Acque calme e poco profonde:
Laghi, canali di bonifica o cave dove la corrente è assente o molto lenta. -
Situazioni di scarsa visibilità:
Grazie al galleggiante luminoso o colorato, questa tecnica è efficace anche in condizioni di luce ridotta, come al tramonto o nelle notti con luna piena. -
Pescatori che preferiscono una pesca più “visiva”:
La pesca a vela offre un feedback immediato e facilmente interpretabile sulle abboccate, rendendo l’esperienza più dinamica e coinvolgente.
Vantaggi della pesca a vela:
- Permette un controllo diretto e visivo dell’attività di pesca, con segnali immediati e chiari.
- Ideale per ambienti dove la pesca a fondo può risultare meno praticabile o meno produttiva.
- Facilita l’uso di esche leggere o delicate, posizionate in modo più naturale rispetto al fondo.
📅 Migliori Periodi e Condizioni Meteo per la Pesca all’Anguilla
La scelta del momento giusto per pescare l’anguilla è fondamentale per aumentare le probabilità di successo. Questo pesce presenta comportamenti molto legati ai cicli stagionali e alle condizioni ambientali, che influenzano la sua attività e appetito.
🌟 Periodo ideale di pesca:
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Da maggio a ottobre:
Questi mesi rappresentano la finestra migliore per la pesca all’anguilla, poiché corrispondono alla stagione calda e all’attività più intensa del pesce. In primavera l’anguilla si risveglia dopo i mesi freddi, mentre in estate e inizio autunno si nutre attivamente per prepararsi alla migrazione riproduttiva. -
Picchi di attività in estate:
Le temperature più elevate e le ore di buio prolungate favoriscono una maggiore movimentazione notturna, rendendo le anguille più aggressive e propense a mordere.
🌧️ Condizioni meteo ideali:
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Notti umide, calde e senza luna:
L’umidità favorisce la mobilità dell’anguilla, mentre le notti senza luna offrono un ambiente più oscuro e tranquillo, ideale per la caccia. L’assenza di luce intensa riduce la possibilità che il pesce si spaventi o si nasconda. -
Dopo le piogge estive:
Le precipitazioni contribuiscono a ossigenare l’acqua e a risvegliare l’attività dei pesci. Inoltre, l’acqua dolce portata dalle piogge può modificare temporaneamente la salinità e la temperatura, stimolando l’anguilla a muoversi e alimentarsi maggiormente. -
Pressione atmosferica bassa:
Periodi con pressione atmosferica in calo sono spesso associati a un aumento dell’attività dei pesci. Le anguille sembrano rispondere positivamente a queste condizioni, risultando più attive e aggressive nella ricerca del cibo.
❄️ Periodi da evitare:
- Inverno e mesi freddi, quando l’anguilla rallenta notevolmente il suo metabolismo e tende a rifugiarsi in zone più profonde o protette, riducendo la probabilità di abboccate.
Consiglio pratico:
Per ottimizzare le sessioni di pesca, tieni sotto controllo le previsioni meteorologiche e cerca di programmare le uscite in corrispondenza di notti calde, umide e con bassa luminosità lunare. Anche il monitoraggio della pressione atmosferica può aiutarti a scegliere i momenti più propizi per la cattura.
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🔒 Normative e Etica nella Pesca all’Anguilla
La pesca all’anguilla non è solo una questione di tecnica e passione, ma anche di rispetto delle normative e di consapevolezza etica. A causa del progressivo declino delle popolazioni di anguilla europea (Anguilla anguilla), specie classificata come vulnerabile e, in alcune aree, addirittura in pericolo di estinzione, sono stati introdotti regolamenti stringenti per garantirne la conservazione.
⚖️ Regolamenti comuni:
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Taglia minima obbligatoria:
In molte regioni, è vietato catturare anguille sotto una certa lunghezza, solitamente superiore ai 30 cm. Questo limite serve a proteggere gli esemplari giovani, consentendo loro di maturare e riprodursi prima di essere pescati. -
Periodi di divieto:
Sono previste finestre temporali durante l’anno in cui la pesca all’anguilla è completamente vietata. Questi periodi, spesso coincidenti con la stagione riproduttiva o con fasi delicate della sua migrazione, sono fondamentali per permettere il ricambio generazionale della specie. -
Restrizioni locali e regionali:
Le norme possono variare significativamente da una zona all’altra, con alcuni territori che adottano misure più restrittive, includendo limiti sul numero di catture giornaliere o zone di pesca vietate. -
Specie protetta:
In diversi paesi e aree protette, l’anguilla è classificata come specie tutelata, e la sua cattura è vietata o soggetta a permessi speciali.
🌱 Etica e pesca sostenibile:
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Rispetto dell’ambiente:
Evita di danneggiare gli habitat naturali durante le uscite di pesca. L’anguilla dipende da ecosistemi delicati come fondali melmosi, zone umide e lagune, che devono essere preservati per garantire la sopravvivenza della specie. -
Cattura e rilascio:
Quando possibile, pratica la cattura e rilascio, soprattutto con esemplari di taglia non consentita o in momenti non ideali. Utilizza ami senza ardiglione per minimizzare le ferite. -
Utilizzo responsabile delle esche:
Prediligi esche naturali e cerca di non disperdere materiali inquinanti nelle aree di pesca.
⚠️ Consiglio importante:
Prima di intraprendere qualsiasi attività di pesca all’anguilla, consulta sempre la normativa locale aggiornata, contattando le autorità competenti o i consorzi di pesca territoriali. Informarsi e rispettare le regole è fondamentale per praticare una pesca responsabile, che contribuisca alla tutela di una specie preziosa e delicata.
🧼 Gestione del Pescato: Come Trattare l’Anguilla con Cura e Sicurezza
L’anguilla è un pesce caratterizzato da un corpo lungo, muscoloso e particolarmente viscido, il che rende la sua manipolazione delicata e a volte complessa. Una corretta gestione del pescato è fondamentale per garantire sia la sicurezza del pescatore sia il benessere del pesce, soprattutto se si pratica la cattura e rilascio.
🖐️ Strumenti e precauzioni per la manipolazione:
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Stracci o panni umidi:
Utili per afferrare l’anguilla senza che scivoli via, riducendo così il rischio di ferite accidentali sia per il pesce sia per il pescatore. -
Guanti in gomma o nitrile:
Forniscono una presa più salda e proteggono le mani dalla pelle viscida e dalle possibili piccole ferite causate dai denti o dalle unghie del pesce. -
Pinza a becco lungo:
Indispensabile per estrarre l’amo in modo sicuro e preciso, evitando di maneggiare troppo a lungo l’anguilla e riducendo il rischio di lesioni sia per il pesce che per chi pesca.
⚡ Gestione post-cattura:
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Uccisione rapida e indolore (se si intende consumare):
Nel caso in cui si decida di trattenere l’anguilla per il consumo, è importante procedere con un metodo rapido e umano per ridurre al minimo lo stress e le sofferenze. Tecniche comunemente usate includono il colpo alla testa o l’uso di uno strumento specifico per la storditura. -
Rilascio responsabile:
Se non si ha intenzione di consumare il pescato, l’anguilla deve essere rilasciata prontamente e con cura, evitando movimenti bruschi o pressioni eccessive che potrebbero danneggiarla. Mantienila in acqua il più possibile durante la manipolazione e assicurati che riprenda vigore prima di lasciarla andare.
🚫 Cosa evitare:
- Manipolazioni prolungate o brusche che possono causare ferite, stress e riduzione delle possibilità di sopravvivenza post-rilascio.
- L’uso di superfici abrasive o asciutte che possono danneggiare la pelle sensibile e mucosa del pesce.
- Lasciare il pescato fuori dall’acqua per tempi prolungati.
Una gestione attenta e rispettosa del pescato non solo tutela la salute dell’anguilla, ma preserva anche l’equilibrio dell’ecosistema e la qualità dell’esperienza di pesca stessa. Prendersi cura del pesce catturato è segno di vera passione e rispetto per la natura.
🍽️ Anguilla in Cucina: Ricette, Preparazione e Consigli
L’anguilla è una prelibatezza apprezzata in molte tradizioni culinarie italiane e internazionali, grazie alla sua carne saporita, soda e ricca di nutrienti. Le sue preparazioni variano dal semplice arrosto alla marinatura fino ai sughi più elaborati, offrendo un’ampia varietà di gusti e tecniche di cottura.
🧼 Preparazione preliminare:
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Pulizia accurata dal muco:
L’anguilla ha una pelle molto viscida, rivestita da uno strato di muco protettivo naturale. Prima di cucinarla, è fondamentale rimuovere questo muco per evitare un sapore sgradevole e facilitare la lavorazione. Un metodo efficace è strofinare la pelle con abbondante sale grosso, che aiuta a eliminare il muco. Successivamente, sciacqua bene sotto acqua corrente fredda. -
Sfilettatura:
Per chi preferisce una preparazione più agevole e per evitare le lische tipiche dell’anguilla, sfilettarla è una buona soluzione. Con un coltello ben affilato, pratica un’incisione lungo il dorso e separa la carne dalla lisca centrale, facendo attenzione a non disperdere troppo il succo e mantenendo intatta la morbidezza della polpa.
🍳 Metodi di cottura consigliati:
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Grigliata:
L’anguilla alla griglia è tra le preparazioni più amate. Tagliata a pezzi o a fette spesse, può essere cotta direttamente sulla brace, magari condita semplicemente con olio extravergine d’oliva, aglio, rosmarino e un pizzico di sale. La grigliata esalta il sapore naturale, conferendo una leggera nota affumicata. -
In umido:
Una classica ricetta italiana prevede la cottura in umido con pomodoro, aglio, cipolla, vino bianco e aromi come prezzemolo o alloro. Questo metodo rende la carne tenera e succosa, ideale da accompagnare con polenta o pane casereccio. -
Alla brace con erbe aromatiche:
Un’alternativa raffinata è la cottura alla brace con aglio, rosmarino e magari una spruzzata di limone a fine cottura, che aggiunge freschezza e contrasta la sapidità del pesce.
🍽️ Consigli per esaltare il sapore:
- Accompagna l’anguilla con contorni semplici e rustici come verdure grigliate, patate arrosto o insalate fresche per bilanciare il gusto intenso del pesce.
- L’anguilla si sposa bene anche con vini bianchi aromatici o rossi leggeri, a seconda della preparazione scelta.
- Evita cotture eccessive per non compromettere la consistenza morbida e il sapore delicato della carne.
Grazie a queste attenzioni e tecniche, cucinare l’anguilla diventa un’esperienza culinaria ricca di tradizione e gusto, capace di valorizzare al meglio questo pesce tanto amato dai pescatori e dagli intenditori.
🎯 Consigli Finali per Aumentare le Tue Probabilità di Successo nella Pesca all’Anguilla
La pesca all’anguilla richiede preparazione, attenzione e pazienza. Ecco alcuni suggerimenti chiave per ottimizzare la tua esperienza e massimizzare le catture:
🔍 Studia il luogo di pesca in anticipo
Esplora e analizza l’ambiente di giorno per individuare le zone migliori: radici sommerse, anfratti, fondali fangosi e correnti lente sono i punti preferiti dall’anguilla. Conoscere bene il terreno ti permetterà di posizionarti strategicamente al buio, evitando di spaventare il pesce e aumentando le possibilità di abboccata.
🎣 Porta diverse tipologie di esche
L’anguilla può essere selettiva o cambiare preferenze in base all’ambiente e alle condizioni climatiche. Porta con te un assortimento di esche di origine animale, come vermi di terra, filetti di pesce, fegato e gamberetti, per poter adattarti rapidamente alle situazioni e capire quale esca funziona meglio sul momento.
🤫 Mantieni la calma e la discrezione
L’anguilla è particolarmente timida e sensibile ai rumori e alle luci improvvise. Muoviti con cautela, evita chiacchiere eccessive e utilizza luci soffuse o rosse, meno invasive. Un comportamento silenzioso e rispettoso dell’ambiente può fare la differenza tra una cattura e un’esca ignorata.
🛠️ Prepara tutto con cura e in anticipo
Organizza e controlla l’attrezzatura prima di iniziare la sessione di pesca notturna: montature, esche, torce, campanelli e pinze devono essere pronti e facilmente accessibili. Al buio, ogni movimento goffo o confuso può spaventare il pesce o farti perdere momenti preziosi.
🔗 Verifica sempre l’integrità dell’attrezzatura
L’anguilla è un avversario forte e tenace, capace di trascinare fili e canne verso rifugi difficili. Controlla che nodi, ami, piombi e mulinello siano ben fissati e in perfetto stato per evitare rotture o perdite. Usa materiali resistenti e adatti alle condizioni dell’acqua in cui peschi.
Seguendo questi consigli pratici, potrai affrontare con più sicurezza e successo la pesca all’anguilla, trasformando ogni uscita in un’esperienza gratificante e coinvolgente.
📝 Considerazioni finali
La pesca all’anguilla rappresenta un’arte che unisce abilità tecnica, pazienza, capacità di osservazione e una buona conoscenza dell’ambiente naturale. È una sfida che premia non solo la preparazione e la competenza, ma anche la sensibilità nel sapersi adattare alle condizioni mutevoli del luogo e del momento. Ogni cattura non è semplicemente un risultato, ma una soddisfazione profonda che nasce dal connubio tra il rispetto per la natura e la dedizione personale.
Le notti trascorse lungo le rive, immerse nel silenzio e nella calma, creano un’esperienza unica e rigenerante, capace di coinvolgere sia il pescatore esperto in cerca di nuove strategie, sia il principiante curioso di scoprire questo affascinante mondo. Grazie a questa guida completa, potrai approcciare la pesca all’anguilla con gli strumenti giusti, le tecniche più efficaci e i consigli pratici per massimizzare le tue possibilità di successo.
In definitiva, la pesca all’anguilla non è solo una tecnica, ma un vero e proprio viaggio tra tradizione, natura e passione un viaggio che ti aspetta ad ogni lancio della lenza.
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