🐟 Guida Completa alla Pesca degli Alletterati
Strategie, attrezzature, stagionalità e spot ideali per catturare i tonnetti più veloci del Mediterraneo.
Gli alletterati (Euthynnus alletteratus), noti anche come “false albacore” o tonnetti striati, sono tra i predatori pelagici più combattivi e divertenti da insidiare con le tecniche della pesca sportiva. Nonostante le dimensioni contenute rispetto ai veri tonni, sono dotati di una potenza e velocità sorprendenti che mettono alla prova anche i pescatori più esperti.
In questa guida approfondita scoprirai tutto ciò che c’è da sapere per pescare con successo gli alletterati:
- Caratteristiche biologiche e comportamento,
- Tecniche di pesca efficaci (spinning, traina leggera, vertical jigging),
- Attrezzatura consigliata in base al contesto,
- Migliori periodi e condizioni ambientali,
- Consigli pratici per localizzarli e combatterli.
Che tu peschi da riva o da barca, questa guida ti aiuterà a massimizzare le possibilità di cattura di questo splendido pelagico mediterraneo.
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🧬 1. Chi Sono Gli Alletterati? | Biologia e Riconoscimento
Con il termine alletterati ci si riferisce comunemente a piccoli tunnidi pelagici appartenenti alla famiglia Scombridae, e in particolare alla specie:
✅ Euthynnus alletteratus – comunemente chiamato Tonnetto alletterato
📌 Identikit dell’Alletterato
- Famiglia: Scombridae
- Peso medio: 1–5 kg (può superare i 15 kg in rari casi eccezionali)
- Lunghezza tipica: 40–70 cm
- Colorazione: dorso blu-metallico acceso con linee ondulate nere irregolari, fianchi argentei e macchie scure tra pinne pettorali e zona ventrale
- Fisiologia: corpo compatto e muscoloso, assenza di vescica natatoria, pinna pettorale corta, pinna caudale a mezzaluna con forte potenza propulsiva
- Comportamento: specie gregaria, veloce, predatrice, frequenta acque superficiali e medie profondità
🔍 Come riconoscere un alletterato (e distinguerlo dagli altri tonnetti)?
Molti pescatori confondono gli alletterati con altri piccoli tunnidi simili, ma ogni specie ha caratteristiche ben definite. Ecco un confronto utile:
Specie | Nome Comune | Caratteristiche distintive |
---|---|---|
Euthynnus alletteratus | Tonnetto alletterato | Linee dorsali ondulate e disordinate, macchie nere tra pettorali e ventre, pinna pettorale molto corta |
Katsuwonus pelamis | Tonno striato (skipjack) | Strisce nere longitudinali sull’addome, corpo più slanciato, manca la macchia nera |
Sarda sarda | Tombarello | Corpo affusolato, linee dorsali a V, pinna pettorale lunga, colorazione più tenue |
Auxis rochei | Tombarello occhione | Corpo stretto, occhio molto grande, pinna pettorale lunga, profilo più aerodinamico |
⚠️ Attenzione:
La presenza delle tipiche macchie scure tra le pinne pettorali e il ventre è uno degli indicatori più affidabili per riconoscere l’alletterato Euthynnus alletteratus.
🔎 Inoltre, la mancanza della vescica natatoria lo rende un pesce particolarmente sensibile alla variazione di profondità: questo spiega perché tende a muoversi in branchi a profondità costanti.

🌍 2. Dove Trovare gli Alletterati
Gli alletterati (Euthynnus alletteratus) sono predatori pelagici altamente mobili, attivi soprattutto nelle acque calde e temperate del Mediterraneo e Atlantico orientale. Si spostano in branchi numerosi, alla costante ricerca di foraggio (sardine, acciughe, aguglie, latterini, cefalopodi), e possono percorrere grandi distanze in poche ore.
La loro distribuzione non è casuale: sono strettamente legati alla presenza di mangianza e a specifiche condizioni idrodinamiche che favoriscono la concentrazione di prede.
🧭 Zone Ideali per Localizzarli
Ecco gli habitat e le situazioni che aumentano notevolmente le probabilità di incontro:
🔹 Acque aperte costiere
- Entro 2–4 miglia dalla costa
- Lungo batimetriche dei 20–50 m
- Specialmente in presenza di termoclino superficiale e alta concentrazione di plancton
🔹 Foci fluviali e scarichi di acque calde
- Le variazioni di salinità e temperatura attirano piccoli pesci e quindi i predatori
- Attivi soprattutto al mattino presto o in serata
🔹 Correnti, upwelling e zone di frizione idrica
- Le correnti divergenti e le acque risalenti (upwelling) portano nutrimento in superficie
- Ottime le zone dove si incontrano masse d’acqua con diversa densità o temperatura
🔹 Secche, canyon, drop-off e monti sommersi
- Gli alletterati sfruttano queste strutture per intercettare la mangianza
- In barca sono spot da scandagliare con ecoscandaglio, cercando segnali a mezz’acqua
🔹 Scie di gabbiani e cacciate in superficie
- I gabbiani in picchiata o stazionari sull’acqua segnalano attività predatoria
- Le “bollate” in superficie indicano attacchi rapidi a branchi di pesce foraggio: segnale perfetto per lanciare un artificiale
📏 Profondità Tipiche
Condizione | Profondità media |
---|---|
In caccia attiva | 5 – 30 metri dalla superficie |
A riposo/in standby | 40 – 60 metri (più difficile da intercettare) |
Con mare calmo e foraggio abbondante | fino a galla, anche visibili a occhio nudo |
💡 Nota tecnica: Gli alletterati si muovono a quote ben precise e compatte. Spesso sono “fermi” a mezz’acqua in attesa di prede, e rispondono bene a presentazioni veloci e rumorose che imitano pesciolini in fuga.

📆 3. Quando Pescarli
La pesca degli alletterati (Euthynnus alletteratus) segue un preciso ritmo stagionale e giornaliero, fortemente influenzato da temperatura dell’acqua, disponibilità di foraggio, fattori meteorologici e correnti marine. Sebbene siano presenti nel Mediterraneo tutto l’anno, si avvicinano alla costa solo nei mesi più caldi e produttivi, quando il cibo abbonda e l’attività metabolica aumenta.
🗓️ Attività mensile (Tabella dettagliata)
Mese | Attività stimata | Note tecniche |
---|---|---|
Marzo – Maggio | 🔹 Bassa | Le acque sono ancora fredde (<18°C). I branchi restano al largo o in profondità. Presenza molto sporadica. |
Giugno – Luglio | 🔸 Media | Iniziano le prime mangianze, specialmente al largo. Si osservano bollate irregolari al mattino presto. |
Agosto – Settembre | 🔺 Alta | Condizioni ideali: foraggio abbondante, temperature elevate, acque calme. Alta probabilità di incontro vicino costa. |
Ottobre – Novembre | 🔥 Massima | Il periodo d’oro: gli alletterati si alimentano voracemente prima della migrazione. Branchi attivi in superficie, anche sotto costa. |
Dicembre – Febbraio | 🔻 Scarsa | Tornano in acque profonde e lontane dalla riva. Condizioni difficili, attività quasi nulla da terra. |
🕓 Orari migliori per la pesca
L’attività degli alletterati è spesso crepuscolare, ma può essere eccellente anche durante il giorno se ci sono condizioni favorevoli:
✅ Fasce orarie più produttive:
- Alba (1ª ora di luce): massima attività, branchi in caccia in superficie
- Tramonto: aumentano le bollate e il movimento della mangianza
- Ore centrali solo se: ci sono correnti attive, vento leggero da terra e presenza di nuvole
🌊 Condizioni ambientali ideali:
- Correnti montanti o stazionarie: favoriscono l’accumulo di foraggio e l’attività predatoria
- Leggero moto ondoso: riduce la visibilità dell’esca artificiale e rende gli alletterati meno diffidenti
- Cielo coperto o nuvoloso: ottimo per il topwater o esche jerkbait, soprattutto in acque limpide
💡 Suggerimento esperto: dopo un cambio di marea o una perturbazione, controlla subito le zone con acque più torbide, scie di corrente o gabbiani in volo: gli alletterati potrebbero essere tornati a galla.

A. 🪝 Spinning in Superficie
Lo spinning in superficie è senza dubbio la tecnica più adrenalinica e visivamente spettacolare per insidiare gli alletterati, soprattutto durante le classiche "mangianze": attacchi frenetici in branco alla mangianza in superficie.
Quando si intercetta una bollata attiva, il successo dipende dalla prontezza nel lancio, dalla precisione dell’artificiale e da una gestione intelligente del recupero, capace di simulare il comportamento erratico di una preda ferita.
⚙️ Setup Tecnico Consigliato
Canna: 2,40–2,70 m – Azione fast o extra fast, potenza di lancio 30–60 g
Preferibile un fusto reattivo per jerkate secche, ma con punta sensibile per avvertire il morso fulmineo dell’alletterato.
Mulinello: Taglia 4000–6000, rapporto di recupero ≥ 5.6:1
Indispensabile un recupero veloce e fluido, con frizione affidabile da almeno 8–10 kg, per contrastare fughe improvvise.
Trecciato: PE 2–3 (25–35 lb) – Sottile, liscio, ad alta resistenza all’abrasione
Favorisce lanci lunghi e precisi, essenziali per raggiungere branchi distanti senza avvicinare la barca.
Terminale: Fluorocarbon 0,50–0,70 mm, lunghezza 100–150 cm
Ottima invisibilità in acqua limpida e resistenza al contatto con le placche dentate del tonnetto.
🧪 Artificiali più Efficaci
La scelta dell’artificiale dipende da fattori come stato del mare, chiarezza dell’acqua, luce ambientale e taglia del foraggio presente.
🎣 Tipologie consigliate:
-
Stickbait (10–14 cm – floating o sinking):
Perfetti per imitare un pesce foraggio nervoso. Azione erratica, ideali in caccia esplosiva. -
Long jerk (suspending o slow sinking):
Ottimi quando i pesci sono diffidenti. Da animare con jerkate alternate a pause lunghe, per indurre l’attacco "di riflessione". -
Metal jig (20–40 g):
Ideali in condizioni di vento o se i pesci sono oltre i 40 m. Ottima gittata e capacità di affondamento rapida. -
Casting jig UV o colorazioni flash:
Utili in acqua torbida, al tramonto o quando il cielo è coperto. Aumentano la visibilità e stimolano l’attacco.
🧠 Recupero Ottimale: Movimento Irregolare
Gli alletterati attaccano spesso durante pause improvvise o cambi di velocità. Ecco una strategia efficace:
Lancio lungo → 2–3 jerk secchi → pausa 1–2 sec → recupero medio → 1 jerk → recupero veloce → pausa secca → ripeti
💡 Consiglio esperto: se dopo 2–3 lanci non hai toccate, cambia l’angolazione del recupero rispetto al branco. Spesso basta un cambio di direzione per stimolare l’attacco.

B. 🧊 Traina Costiera Leggera
La traina costiera leggera è una tecnica estremamente efficace per intercettare gli alletterati in fase di spostamento o alimentazione profonda, soprattutto quando non sono visibili in superficie. È perfetta per chi pesca da kayak, gommoni o barche open di piccole dimensioni, grazie alla semplicità dell'assetto e alla possibilità di coprire ampie porzioni di mare.
⚙️ Setup Consigliato
Velocità di traina: 3–5 nodi
Mantieni una velocità costante, variando leggermente per stimolare l’attacco. Gli alletterati prediligono esche che si muovono in modo naturale, ma vivace.
Distanza dell’esca: 20–50 metri dietro la barca
Allontanare l’esca dalla scia dell’elica aumenta le probabilità di attacco, specialmente in acque limpide o in zone molto battute.
🎣 Artificiali Consigliati
Scegli esche che riproducano pesci foraggio tipici del Mediterraneo come sardine, aguglie o sugherelli:
-
Minnow affondanti o deep diver (9–13 cm):
Profondità operative da 2 a 5 m. I modelli con movimento ampio e wobbling naturale sono ideali. -
Cucchiaini ondulanti (30–50 g):
Molto validi per la loro capacità di riflettere la luce e vibrare durante la traina, soprattutto con mare calmo. -
Filose e piume:
Leggere, perfette per imitare piccoli pesci. Utilizzate spesso in combinazione con piombini per affondare leggermente.
💡 Trucchetto pro: alterna artificiali di diversa profondità su due canne: uno più profondo, uno superficiale, per intercettare pesci a quote diverse.
🧵 Terminale e Lenza
Lenza madre:
- Nylon: Ø 0,40–0,50 mm per maggiore elasticità
- Trecciato PE 1.5–2: se si cerca maggior sensibilità e gittata (da kayak o con canna corta)
Terminale:
- Fluorocarbon 0,60–0,80 mm, lunghezza 1,5–2 m
Offre resistenza all’abrasione e riduce la visibilità in acqua, essenziale per pesci diffidenti.
📌 Quando Usarla
La traina leggera è particolarmente efficace in assenza di mangianze visibili, quando si sospetta la presenza di pesci sotto la superficie. Alcuni scenari ideali includono:
- Zone di passaggio tra secche e fondali sabbiosi
- Vicinanze di porti o foci dove il foraggio è concentrato
- Tratti costieri con upwelling o cambi improvvisi di profondità
💡 Tattica esperta: utilizza l’ecoscandaglio per individuare segnali a mezz’acqua. Spesso gli alletterati inseguono mangianza a 10–20 metri senza mai affiorare.

C. 🎯 Vertical Jigging Light (Light Jigging)
Il light jigging è una tecnica estremamente efficace per insidiare gli alletterati in profondità o durante i loro spostamenti pelagici. Si pratica soprattutto da barca su secche, drop-off, canyon o mangianze non affioranti, quando i pesci stazionano o inseguono il foraggio a mezz’acqua o sul fondo.
⚙️ Setup Consigliato
Jig:
Peso: 30–60 g (o fino a 80 g con corrente sostenuta)
Forma: affusolata o “long” per scendere rapidamente
Colori: naturali (azzurro, argento, acciuga) in acqua limpida, fosforescenti o UV in profondità o con torbidità
Canna da light jigging:
- Potenza: 10–30 lb, azione parabolica progressiva
- Lunghezza: 1,80–2,10 m
Sensibilità in punta per percepire anche le mangiate più timide
Trecciato (main line):
- PE 1.5–2.0 (25–30 lb)
Sottile e sensibile per un controllo preciso del jig
Terminale in fluorocarbon:
- Diametro: 0,50–0,70 mm
- Lunghezza: 1,5–2 m
Ottimo compromesso tra invisibilità e resistenza alle abrasioni
🎯 Tecnica di Recupero
Il jigging sugli alletterati va eseguito con movimenti rapidi e nervosi, che imitano piccoli pesci foraggio in fuga:
Recupero tipico:
- Lascia cadere il jig sul fondo o alla profondità rilevata
- Recupera con strappi brevi e secchi alternati a pause
- Ogni tanto esegui jerk verticali rapidi per attirare l’attenzione
- Molti attacchi avvengono durante la caduta del jig, quindi resta concentrato e mantieni sempre il contatto
💡 Consiglio esperto: usa jig con assist hook montati in testa o doppio assist (testa + coda). Gli alletterati colpiscono spesso la parte anteriore dell’esca.
📌 Quando e Dove Utilizzarlo
Il light jigging è ideale quando:
- Gli alletterati non sono in superficie ma attivi a mezz’acqua
- Peschi su strutture sottomarine come secche, scogli sommersi o canyon
- L’ecoscandaglio segnala banchi compatti in profondità o attività pelagica
💡 Tattica extra: in condizioni di mare calmo, alterna jigging verticale a slow pitch per aumentare le possibilità di attacco in giornate di pesce meno aggressivo.
D. 🦑 Drifting con Vivo o Trancio
Il drifting è una tecnica apparentemente passiva ma in realtà molto efficace per insidiare gli alletterati più sospettosi, specialmente quando non attaccano gli artificiali o sono poco attivi in superficie. Ideale in condizioni di mare calmo e acque medio-basse, si basa sul presentare l'esca in modo naturale mentre si deriva lentamente con la corrente.
🎯 Quando Utilizzarla
- In assenza di mangianze attive o in fasi di attività bassa
- All’alba, tramonto o nelle ore centrali in giornate molto calde
- Su fondali tra 10 e 40 m, vicino a foci, porti o zone ricche di foraggio
- In presenza di leggera corrente, che aiuta a far lavorare l’esca in modo realistico
🐟 Esche Consigliate
Trancio fresco di:
- Sardina (molto odorosa, ideale per richiamo)
- Sugarello o boghe (più resistenti in acqua)
- Calamaretto intero (fresco o leggermente decongelato, molto apprezzato)
In alternativa, vivo piccolo (aguglia o cefalotto), se disponibile
💡 Consiglio: praticare leggeri tagli all’esca per aumentare il rilascio di scie odorose e sangue, particolarmente utile in acque torbide.
⚙️ Montatura Consigliata
Piombo scorrevole (sliding sinker rig):
- Peso da 20 a 60 g a seconda della corrente
- Utilizzare un salvanodo o perla rigida per proteggere il nodo dello snodo
Bracciolo in fluorocarbon:
- Lunghezza: 1,0–2,0 metri
- Diametro: 0,60–0,80 mm
- Fluorocarbon preferito per la sua resistenza all’abrasione e invisibilità
Amo becco d’aquila (O’Shaughnessy) o circle hook:
- Misura 1/0 – 3/0 in base alla dimensione dell’esca
- Montaggio singolo o doppio per tranci voluminosi
🎯 Accorgimenti Tecnici
- Regola la deriva con motore elettrico o pala per rimanere sopra i banchi rilevati con ecoscandaglio
- Non serrare troppo la frizione: l’alletterato ha una partenza esplosiva
- Usa una canna sensibile (20–30 lb) con cima morbida per avvertire anche i tocchi più leggeri
💡 Trucco da esperti: lasciare la canna in pesca con l’esca a mezz’acqua, calcolando la profondità tramite contapezzi o mulinello con linea graduata.
🧠 In Sintesi
Il drifting con esca naturale è una tecnica perfetta per gli alletterati sospettosi o svogliati, che rifiutano l’artificiale ma restano in caccia passiva sotto banco. Con la giusta combinazione di odore, presentazione e posizione, può fare la differenza soprattutto nelle giornate con bassa attività superficiale.
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🧰 5. Attrezzatura Consigliata per la Pesca agli Alletterati
Elemento | Specifiche consigliate | Spiegazioni e suggerimenti |
---|---|---|
Canna Spinning | Lunghezza: 2,40–2,70 m; potenza: 20–60 g | Ideale per spinning in superficie e traina leggera. Azione rapida o extra-rapida per permettere jerkate precise e recuperi veloci. |
Canna Jigging | Lunghezza: 1,80–2,10 m; potenza: 10–30 lb | Specifica per vertical jigging light: sensibile e resistente, con buona capacità di caricamento per lanci lunghi e recuperi dinamici. |
Mulinello | Taglia: 4000–6000; frizione max 10 kg | Frizione fluida e potente per gestire le fughe rapide degli alletterati. Rapporto di recupero elevato per jigging e spinning. |
Trecciato | PE 1.5–2.5 (equivalente a 20–35 lb) | Trecciato sottile e resistente, indispensabile per massimizzare la sensibilità e minimizzare la resistenza all’acqua. |
Terminale | Fluorocarbon 0,50–0,80 mm | Materiale invisibile e resistente all’abrasione, fondamentale per evitare lo spavento degli alletterati, particolarmente diffidenti. |
Artificiali | Stickbait, long jerkbait, metal jig da 20–60 g | Esche adatte a varie tecniche: stickbait e jerkbait per spinning e traina, metal jig per vertical jigging. |
Accessori | Guanti resistenti, pinze per slamatura, raffio per guadino, boga grip o pinza per tenere il pesce in sicurezza | Fondamentali per la sicurezza: gli alletterati hanno denti affilati e sono molto nervosi. Il raffio aiuta a gestire il pesce vivo. |
Consigli aggiuntivi
- Canna spinning: preferire modelli con azione progressiva, capaci di assorbire bene i colpi violenti durante la ferrata.
- Mulinello: scegliere modelli con bobina larga per facilitare il lancio di artificiali pesanti e lunghi.
- Trecciato: consigliato di usare shock leader in fluorocarbon per aumentare la resistenza contro denti e abrasioni.
- Pinze e guanti: utilizzare guanti antitaglio per prevenire ferite durante la manipolazione, data la natura aggressiva e i denti affilati degli alletterati.

📌 6. Regolamenti e Etica nella Pesca degli Alletterati
Normativa e rispetto delle specie
- ❌ Taglia minima legale: Attualmente non esistono limiti di taglia imposti dalla legge per la pesca degli alletterati nel Mediterraneo. Tuttavia, si consiglia fortemente di rilasciare immediatamente gli esemplari inferiori a 35–40 cm, in quanto non ancora maturi sessualmente e quindi essenziali per il ricambio generazionale della popolazione.
- ⚖️ Status della specie: Gli alletterati non sono classificati come specie protette o a rischio. Tuttavia, essendo pesci pelagici con ciclo riproduttivo delicato e spesso soggetti a forte pressione di pesca, è importante adottare pratiche sostenibili per evitare sovrasfruttamento.
Pratiche etiche di pesca
- ✅ Catch & Release: Questa pratica è fortemente raccomandata, soprattutto per gli esemplari di piccole e medie dimensioni. La slamatura rapida e corretta aumenta le probabilità di sopravvivenza del pesce rilasciato, contribuendo così alla conservazione degli stock.
- ♻️ Ami e attrezzatura: Utilizzare ami singoli senza ardiglione o ami con ardiglione schiacciato riduce il danno alle labbra e facilita una slamatura più rapida e sicura, minimizzando lo stress e le lesioni per il pesce. Questo è fondamentale per il rilascio in condizioni ottimali.
Impatto ambientale
- 🧼 Rifiuti e tutela ambientale: Non abbandonare mai lenze, ami, piombi, o esche in acqua o lungo la costa. Questi materiali possono impigliarsi e ferire gravemente fauna marina come cetacei, uccelli marini, tartarughe e altri organismi. Inoltre, il degrado di questi rifiuti contribuisce all’inquinamento marino.
Consigli pratici
- Prima di pescare, informarsi sulle regolamentazioni locali aggiornate, che possono variare in alcune regioni o paesi.
- Durante la pesca, maneggiare sempre il pesce con delicatezza, evitando di toccare le branchie o strappare la pelle.
- Se si pratica catch & release, mantenere il pesce in acqua il più possibile e usare un raffio con maglie morbide e larghe per limitare danni alle squame.
Adottare queste buone pratiche non solo garantisce una pesca più sostenibile e rispettosa, ma migliora anche la tua esperienza, contribuendo a mantenere le popolazioni di alletterati sane e abbondanti per le future generazioni di pescatori.

🍽️ 7. Consumo e Preparazione dell’Alletterato
La carne dell’alletterato presenta un colore rossastro intenso, con una consistenza soda e una sapidità marcata, che la rende molto apprezzata dagli intenditori di pesce fresco. È fondamentale consumarla il più fresca possibile per apprezzarne al meglio le caratteristiche organolettiche e minimizzare eventuali sapori troppo intensi o amari.
Preparazioni consigliate:
- Trancio alla griglia: Marinare leggermente con succo di limone, olio extravergine d’oliva e un trito di erbe aromatiche come rosmarino, timo e prezzemolo. La cottura diretta sulla griglia esalta il sapore deciso mantenendo la carne succosa.
- Alletterato in umido: Perfetto per chi ama sapori mediterranei intensi. Cuocere lentamente con pomodorini freschi, olive taggiasche, capperi e un pizzico di peperoncino per un piatto ricco di profumi e gusto.
- Filetti impanati e fritti: Tagliare filetti sottili, passarli in una panatura leggera a base di pangrattato, erbe aromatiche e scorza di limone. La frittura rapida a temperatura controllata garantisce un esterno croccante e un interno morbido.
- Sashimi o tartare: Riservare solo a pesce freschissimo e correttamente abbattuto (congelato a -20°C per almeno 24-48 ore) per garantire sicurezza alimentare. La carne cruda sprigiona una delicatezza unica, perfetta con un tocco di salsa di soia, wasabi e zenzero.
⚠️ Avvertenze e consigli:
- Alletterati di grossa taglia (>6–8 kg): La carne tende a diventare più fibrosa e dal sapore molto deciso, a volte leggermente amaro o metallico. Per questi esemplari è consigliabile una marinatura prolungata in acidi delicati (limone, aceto di mele) o una cottura lenta e umida, come stufati o brasati, per ammorbidire la carne e attenuare il sapore forte.
- Sicurezza alimentare: Come per tutti i predatori pelagici, evitare il consumo eccessivo di esemplari molto grandi per via del potenziale accumulo di metalli pesanti e altre tossine ambientali, sebbene nel Mediterraneo questo rischio sia generalmente basso.
🧠 8. Consigli del Pescatore Esperto per la Pesca all’Alletterato
✅ Lancia sempre in testa alla mangianza, mai dentro al banco: Gli alletterati sono molto sensibili ai movimenti improvvisi e a rumori sospetti. Lanciando appena davanti al banco di foraggio eviterai di spaventarli, aumentando le probabilità di un attacco naturale e spontaneo.
✅ Osserva attentamente il comportamento dei gabbiani: Questi uccelli marini sono ottimi indicatori della presenza di foraggio e predatori come l’alletterato. Quando vedi stormi di gabbiani in attività frenetica e repentini cambi di direzione, probabilmente sotto c’è un banco di pesci e predatori che li inseguono. Usali come guida per posizionarti nel punto migliore.
✅ Usa fluorocarbon sottile ma resistente come terminale: L’alletterato ha vista acuta e sensibilità alle vibrazioni elevate, perciò è importante adottare un terminale poco visibile, con diametri tra 0,50 e 0,70 mm. Il fluorocarbon è ideale perché oltre ad essere quasi invisibile in acqua ha anche un’ottima resistenza all’abrasione.
✅ Cambia artificiale con intelligenza: Se ricevi diversi attacchi senza allamare il pesce, prova a variare tipo, colore o dimensione dell’artificiale. Gli alletterati possono essere selettivi e diffidenti, specie in acque limpide o quando ci sono molti predatori in zona. Mantieni sempre calma e pazienza.
✅ Recupera la lenza con velocità e regolarità: Gli alletterati sono predatori estremamente rapidi e fulminei negli attacchi. Un recupero veloce e dinamico simula efficacemente il comportamento di un pesce ferito o in fuga, stimolando l’istinto predatorio. Evita recuperi troppo lenti o monotoni che non attirano la loro attenzione.

🏁 Emozione e Sportività nella Pesca all’Alletterato
La pesca all’alletterato rappresenta una perfetta combinazione di tecnica raffinata, capacità di osservazione ambientale e reattività nell’azione di pesca. Questa disciplina è considerata tra le più adrenaliniche e coinvolgenti per chi ama il mare e desidera misurarsi con piccoli, ma agguerriti, predatori pelagici.
Questi pesci, noti per la loro velocità e agilità, mettono alla prova la prontezza del pescatore, richiedendo non solo l’uso di un’attrezzatura adeguata, ma anche una profonda comprensione del loro comportamento e delle dinamiche della mangianza. Riuscire a leggere correttamente i segnali della natura — come l’attività dei gabbiani, le variazioni di corrente e i movimenti del foraggio — trasforma ogni uscita in mare in una vera sfida di strategia e intuito.
Pescare l’alletterato significa anche praticare una pesca responsabile ed etica: rispettare i limiti della risorsa, favorire il catch & release quando necessario e mantenere pulito l’ambiente marino. Solo così è possibile garantire la conservazione di questa specie e l’equilibrio dell’ecosistema.
🎯 Ogni mangianza diventa così un banco di prova per abilità e concentrazione, ogni attacco si trasforma in un’esplosione di energia pura, una scarica di adrenalina che regala emozioni intense e momenti indimenticabili.
In definitiva, la pesca all’alletterato è molto più di una semplice cattura: è un’esperienza completa, fatta di rispetto per il mare, passione per la sfida e amore per la natura.
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