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Guida Completa alla Pesca al Pagro: Tecniche, Esche e Attrezzature

🐟 Guida Completa alla Pesca al Pagro

Il pagro (Pagellus bogaraveo), conosciuto anche come “occhione” per via dei suoi grandi occhi, è uno dei pesci più affascinanti e ricercati della pesca sportiva mediterranea. Potente, combattivo e dotato di un'eccellente carne, rappresenta una sfida stimolante per ogni pescatore, sia da riva che dalla barca.

🎯 In questa guida completa scoprirai:

  • Le tecniche più efficaci per insidiarlo (drifting, bolentino, vertical jigging)
  • Le attrezzature ideali per affrontarlo con successo
  • Le esche naturali e artificiali più adatte
  • I periodi migliori e gli spot dove trovarlo
  • I trucchi da esperto per aumentare le catture

Che tu sia un principiante desideroso di migliorare o un appassionato alla ricerca di nuove strategie, qui troverai tutte le informazioni tecniche e pratiche per pescare il pagro con consapevolezza e successo.

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Guida Completa alla Pesca al Pagro: Tecniche, Esche e Attrezzature

🔍 Cos’è il Pagro? Conosciamo il Predatore dal Fondo del Mare

Il pagro (Pagellus bogaraveo), noto anche come pagro maggiore, è un pesce demersale appartenente alla famiglia degli sparidi, la stessa di orate e saraghi. In alcune zone viene chiamato anche “occhialone”, soprannome dovuto ai suoi occhi particolarmente sviluppati, adattati per cacciare in profondità.

Si tratta di una specie pregiata e combattiva, tra le più ambite dai pescatori sportivi per via della sua resistenza all’amo e dell’elevato valore gastronomico. Predilige i fondali misti e profondi e può essere pescato sia dalla barca che da riva (in zone rocciose e ben strutturate).

🧬 Caratteristiche Distintive del Pagro

Aspetto fisico: corpo ovale e lateralmente compresso, con una robusta struttura muscolare. Il dorso presenta una tonalità rosata o grigio-violacea, con riflessi metallici e pinne dai margini più scuri.

Occhi grandi: caratteristica distintiva che gli permette di cacciare anche in condizioni di scarsa luminosità o in profondità.

Taglia media e massima: può raggiungere 70–80 cm di lunghezza e oltre 6–7 kg di peso nei grandi esemplari, anche se la taglia più comune nelle catture sportive va dai 30 ai 50 cm.

Comportamento: è un predatore opportunista, solitamente solitario o in piccoli gruppi, soprattutto in età adulta. Si nutre principalmente di:

  • Crostacei bentonici
  • Molluschi (bivalvi e cefalopodi)
  • Anellidi (vermi marini)
  • Piccoli pesci che trova nei fondali rocciosi o fangosi.

🎣 Perché è una preda così ambita?

  • Combattivo: una volta allamato, oppone una resistenza potente e profonda.
  • Intelligente: spesso diffidente, richiede presentazioni realistiche e montature ben studiate.
  • Delizioso in cucina: le sue carni sono sode, bianche e saporite, ideali per preparazioni al forno, alla griglia o in zuppe di mare.
Pesca al Pagro: Tecniche, Esche e Attrezzature

🌊 Habitat del Pagro: Dove e Quando Cercarlo

Il pagro è una specie demersale che vive stabilmente nei fondali marini, prediligendo ambienti strutturati e ricchi di vita bentonica. Si sposta in cerca di cibo tra zone sabbiose, fangose e rocciose, mantenendosi a profondità variabili dai 30 fino a oltre 250 metri. Gli esemplari di maggior taglia si trovano generalmente oltre i 100 metri, dove la pressione di pesca è minore e il foraggio abbondante.

📍 Zone Ideali per la Pesca del Pagro

Per aumentare le possibilità di cattura, è fondamentale individuare gli spot più produttivi. Le zone migliori sono:

  • Secche sommerse isolate: soprattutto se circondate da fondali più piatti. Sono vere oasi di biodiversità che attirano prede e predatori.
  • Drop-off e scarpate: cambiamenti di batimetria dove il fondale “cade” bruscamente. Ottimi per pescare ai margini delle correnti.
  • Relitti e strutture artificiali: barriere, relitti sommersi o reef artificiali offrono riparo e abbondante nutrimento.
  • Piane fangose con cozze, mitili o vermi bentonici: zone ricche di alimento naturale, dove il pagro si alimenta attivamente.
  • Praterie di posidonia sparse su fondo misto: quando non troppo fitte, possono essere ottime aree di caccia per i pagri.

📅 Periodo Migliore per la Pesca al Pagro

Da aprile a novembre, con picchi di attività:

  • In primavera, durante la risalita verso i fondali intermedi per alimentarsi prima della frega.
  • In autunno, quando si spostano nuovamente verso zone meno profonde per approfittare della ricchezza di foraggio.

🕰️ Orari Consigliati

  • Alba e tramonto: momenti ideali per intercettare i pagri in attività, soprattutto in fondali medi (50–120 m).
  • Notturna: particolarmente efficace in fondali profondi o vicino a relitti e drop-off, quando i pagri si fanno meno sospettosi.
  • Cambio di marea e correnti moderate: aumentano l’attività alimentare, rendendo il pesce più aggressivo e meno diffidente.
Guida Completa alla Pesca al Pagro: Tecniche

🧰 Attrezzatura Consigliata per la Pesca al Pagro

La pesca al pagro richiede un’attrezzatura capace di combinare robustezza, per gestire le profondità e la forza del pesce, con una buona dose di sensibilità, per avvertire le tocche spesso sottili e sospettose di questo predatore. A seconda della tecnica adottata (bolentino, vertical jigging, traina con esca viva), il setup va calibrato con cura.

🎣 Canna e Mulinello: Scelte Strategiche

Componente Specifiche Consigliate
Canna da bolentino o vertical Lunghezza 2,1 – 2,7 m • Potenza 100 – 300 g • Azione parabolica o fast, con sensibilità in punta
Mulinello a tamburo fisso o rotante Taglia 5000 – 8000 • Frizione fluida e potente (min. 10 kg) • Rapporto di recupero medio
Mulinello elettrico Consigliato per bolentino profondo oltre i 150 m o traina lenta con esche vive • Ideale per limitare la fatica durante recuperi prolungati


💡 Tip: una buona combo per bolentino medio-profondo può essere una canna da 2,4 m, 200 g di casting, abbinata a un mulinello 6000 con frizione fluida e bobina capiente.

 

🧵 Lenze e Terminali: Equilibrio tra Forza e Invisibilità

  • Trecciato (mainline):
    PE 1.5 – 2.5 (≈ 20–35 lb)
    – Ottimo per sensibilità e controllo della calata anche a grandi profondità.
    – Consigliato un colore visibile per monitorare il filo in uscita.

  • Shock leader:
    Fluorocarbon 0,40 – 0,60 mm
    – Lunghezza: 3–6 metri
    – Necessario per assorbire lo shock delle fughe e ridurre la visibilità in acqua.

  • Braccioli terminali:
    Fluorocarbon 0,35 – 0,50 mm
    – Lunghezza: 50 – 80 cm
    – Possono essere montati singolarmente (a bandiera) o in doppia montatura.

 

🪝 Ami, Piombi e Accessori

Ami:

Tipo: Beak o Circle Hook, affilati chimicamente

Misure: 2/0 – 5/0, da scegliere in base alla dimensione dell’esca e alla taglia media dei pagri della zona

I circle hook sono ideali per una ferrata automatica e minor danno al pesce.

Piombo (zavorra):

Peso variabile da 80 a 250 g

La grammatura va scelta in base a:
🔸 profondità
🔸 presenza di corrente
🔸 tipo di fondale
🔸 velocità di scarroccio

Accessori utili:

Girelle robuste con moschettone antitorsione

Perlina paracolpi

Glow bead o tubicini fosforescenti per attrarre il pagro in condizioni di scarsa luce

 

🧠 Nota tecnica: Il pagro ha una bocca robusta e dentata, perciò è importante utilizzare ami resistenti e fili terminali ben calibrati, senza esagerare con i diametri per non compromettere le abboccate.

Guida Completa alla Pesca al Pagro: Tecniche e Esche

🎯 Tecniche Efficaci per la Pesca al Pagro

A. ⚓ Bolentino di Profondità

Il bolentino di profondità è senza dubbio una delle tecniche più diffuse ed efficaci per insidiare il pagro, soprattutto nelle aree con fondali superiori ai 60–70 metri. Questa tecnica consiste nel calare una montatura zavorrata direttamente sul fondo, in attesa della tocca tipica del pagro: netta, violenta, ma spesso seguita da una breve pausa prima della ferrata.

🔧 Setup ideale:

  • Canna: azione 150–300 g, sensibile in punta
  • Mulinello: capiente, frizione fluida, meglio se elettrico per fondali >150 m
  • Piombo: 120–250 g (in base a profondità e corrente)
  • Montatura: 2 o 3 braccioli lunghi (fino a 1 m), disposti a bandiera o su trave scorrevole

🍤 Esche consigliate:

  • Calamaro intero o a strisce larghe (molto resistente e selettivo)
  • Filetti spessi di sgombro, suro o sardina
  • Gamberone intero (ottimo attrattivo)
  • Bibi (arenicola) per pagri diffidenti

💡 Tip esperto: alternare esche naturali di consistenza e odore differenti aiuta a stimolare l’aggressività o la curiosità del pagro, specie in giornate con bassa attività.

Consigli pratici per massimizzare le catture:

  • Piombo ben ancorato: preferire forme che tengano bene il fondo anche con scarroccio (a oliva lunga o piramidale)
  • Braccioli robusti ma mobili: usare girelle o perline per aumentare il movimento naturale dell’esca
  • Controllo continuo della montatura: alzare e calare lentamente ogni 10–15 minuti per attirare l’attenzione
  • Sensibilità e reattività: attendere un secondo tocco o una trazione continua prima della ferrata, per evitare false partenze

🌊 Quando praticarlo:

  • Ideale con mare calmo e corrente moderata
  • Ottimi risultati tra alba e metà mattina, oppure nel tardo pomeriggio
  • Le fasi lunari crescenti e la bassa pressione atmosferica tendono ad aumentare l’attività del pagro

 

B. 🎣 Vertical Jigging

Il vertical jigging è una tecnica moderna, estremamente efficace per insidiare il pagro attivo in caccia, specialmente su fondali rocciosi, relitti o secche isolate tra i 40 e i 120 metri. Si tratta di una pesca dinamica e tecnica, che richiede concentrazione, resistenza fisica e sensibilità nell’interpretare l’azione del jig e la risposta del pesce.

🪙 Jig consigliati:

Peso: 60 – 150 g, da selezionare in base a profondità e corrente

Forma:

Long jig (stretto e allungato) → maggiore penetrazione e velocità, ideale per scarroccio veloce

Leaf jig (piatto e sinuoso) → discesa irregolare e movimento a caduta, più visibile e attrattivo

🎨 Colori efficaci: rosa, blu, argento, glow (fosforescente) — soprattutto con luce scarsa o in profondità

🪝 Assist hook e inneschi aggiuntivi:

  • Utilizza assist hook doppi, affilati e con armatura robusta (filo kevlar o dyneema)
  • Per aumentare l’attrattività, puoi innescare i terminali con strisce sottili di calamaro, gamberetto o bibi: questo mix di stimolo visivo e olfattivo spesso induce l’attacco anche dei pesci più apatici

💡 Tip esperto: Il pagro non attacca sempre in caduta: spesso segue il jig per metri prima di colpire durante una pausa o un cambio ritmo.


📈 Recupero e movimento:

  • Slow pitch jigging: recupero lento con piccoli colpi di vetta, alternando pause e oscillazioni naturali
  • Jerking irregolare: movimenti a strappi più accentuati, simulando un’esca ferita
  • Stop & go: alternanza di recuperi e soste, utile per far “planare” il jig sul fondo

🎯 Varia:

  • Profondità di pesca ogni 5–10 metri
  • Frequenza dei colpi e delle pause
  • Velocità di risalita, per stimolare la reazione istintiva del predatore

Condizioni ideali:

  • Fondali misti con presenza di pesce foraggio
  • Corrente moderata che muove le prede naturali
  • Attività predatoria percepita anche grazie a ecoscandaglio (presenza di echi a mezz’acqua)

🏆 Vantaggi del vertical jigging sul pagro:

  • Permette di esplorare ampie colonne d’acqua rapidamente
  • Stimola la reazione anche in assenza di fame
  • Alta selettività: spesso attacca solo il jig di chi lo muove nel modo più convincente

 

C. 🚤 Traina con Esche Naturali

La traina con esche vive o morte naturali è una tecnica selettiva e molto efficace per insidiare il pagro in caccia nei pressi del fondo, soprattutto in aree ricche di strutture sottomarine. È particolarmente indicata su fondali misti o rocciosi, dove il predatore staziona in attesa di prede.

🦑 Esche naturali consigliate:

  • Calamaro vivo: molto resistente e con nuoto naturale estremamente attrattivo
  • Seppia viva o innescata fresca: eccellente per grandi esemplari
  • Sugarello o lanzardo vivo: attira i pagri di taglia
  • Filetti di cefalo, boga o muggine: validi se il vivo non è disponibile

💡 Tip: Per mantenere vive le esche, usa un vasca ossigenata con ricambio continuo o un vivo box a mare.


⚙️ Attrezzatura e assetto consigliati:

Componente Specifiche Consigliate
Canna da traina leggera Lunghezza 1.8 – 2.4 m, potenza 12–20 lb
Mulinello rotante Taglia 20–30 lb, frizione progressiva e fluida
Lenza madre Nylon 0.50 – 0.60 mm o trecciato PE 2.0–3.0 con shock leader
Terminale Fluorocarbon 0.40 – 0.60 mm, lunghezza 4 – 6 m
Ami Doppia armatura (beak o circle) montata su cavetto o fluorocarbon
Piombo In linea o piombi guardiani a sgancio rapido
Affondatori idrodinamici Planatori o downrigger per controllare la profondità di pesca


Profondità e velocità:

  • Profondità di lavoro: 20 – 80 m (anche più in zone profonde)
  • Velocità ideale: tra 0.5 e 1.5 nodi, sufficiente a far nuotare naturalmente l’esca senza stressarla

🎯 Regola d’oro: più l’esca è viva e attiva, più naturale sarà il movimento → maggiore sarà l'efficacia!

🔧 Consigli pratici:

  • Controlla l’azione dell’esca: verifica regolarmente che non si sia attorcigliata o ferita
  • Traina lentamente controcorrente nelle zone di passaggio dei predatori
  • Alterna profondità usando affondatori di diverso peso o lenze piombate con terminali multipli
  • Usa un ecoscandaglio per individuare il foraggio sul fondo o i banchi in sospensione

🏆 Vantaggi della traina con vivo per il pagro:

  • Altissima selettività → mira a esemplari di taglia superiore
  • Possibilità di catture multiple nella stessa zona
  • L'esca viva attira anche dentici, ricciole e cernie
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Guida Completa alla Pesca al Pagro: Attrezzature

D. 🪝 Inchiku & Kabura: L'Arte della Seduzione per il Pagro

Le tecniche Inchiku e Kabura sono nate in Giappone, ma si sono rapidamente diffuse nel Mediterraneo grazie alla loro capacità di ingannare anche i pagri più diffidenti. Si tratta di esche ibride tra jig e esca artificiale morbida, particolarmente adatte a fondali medi e profondi con presenza di corrente leggera o moderata.

🧩 Cos'è l’Inchiku?
Un jig piombato con corpo compatto e forma allungata, abbinato a un polipetto in silicone con doppio assist hook. Simula un piccolo cefalopode ferito che si muove con naturalezza sul fondo.

🎐 Cos'è il Kabura (o Tai Rubber)?
È composto da una testina rotonda piombata con gonne in silicone e braccioli mobili, spesso montato su fluorocarbon. È micidiale per pagri sospettosi, grazie all’azione “fluttuante” e non aggressiva.

🎨 Colore e presentazione:

  • Colori naturali: bianco, sabbia, oliva, rosa pallido – ideali su fondali chiari
  • Inserti UV o glow: perfetti in condizioni di scarsa visibilità o in profondità superiori ai 70–80 m
  • Contrasti soft: combinazioni rosso/oro o viola/nero stimolano l'aggressività nei periodi freddi

🔁 Recupero e Azione in pesca:

Tecnica Azione consigliata
Inchiku Lanciato o calato in verticale, recupero lento a salti, con pause sul fondo
Kabura Recupero costante e molto lento, quasi monotono, sfruttando il movimento delle gonne


💡 Tip: In presenza di corrente, lascia che il jig “derivi” naturalmente per imitare una preda in difficoltà.


⚙️ Attrezzatura ideale:

  • Canna specifica da slow jigging o light vertical: lunghezza 1.9 – 2.1 m, azione 30–120 g
  • Mulinello a tamburo rotante o spinning: frizione fluida, taglia 3000–5000
  • Trecciato PE 1.0 – 2.0 con shock leader in fluorocarbon 0.35 – 0.50 mm

🎯 Braccioli corti ma mobili (4–6 cm) migliorano la ferrata sui pesci con mangiate leggere


🌊 Condizioni ideali:

  • Corrente leggera o moderata
  • Fondali tra i 40 e i 120 metri
  • Situazioni in cui il pesce è presente ma poco attivo o selettivo

🧠 Vantaggi delle tecniche Inchiku e Kabura:

  • Maggiore successo con pagri diffidenti o apatici
  • Stimolano l’istinto predatorio anche quando l’esca naturale viene ignorata
  • Altissima sensibilità → perfette anche in acque profonde
Pesca al Pagro: Tecniche

🍤 Esche Ideali per la Pesca al Pagro: Come Scegliere e Presentare al Meglio

Il pagro è un predatore molto selettivo e raffinato, che predilige prede carnose, fresche e dall’odore intenso. La scelta dell’esca e la sua presentazione sono fondamentali per stimolare l’attacco e garantire catture costanti.

Tipo di esca Dettagli e Consigli di Utilizzo
Calamaro e Seppia Ottime sia intere che a strisce, con preferenza per parti carnose e resistenti. Il loro odore forte attira a distanza. Ideali per montature a bolentino o inchiku. Meglio scegliere esemplari freschi, mantenuti in acqua o ghiaccio.
Sarda Fresca o salata, molto efficace soprattutto innescata a “ciuffo” o avvolta attorno all’amo per simulare un pesce ferito. La sarda salata tende a durare più a lungo e rilascia più odore, ideale per combattimenti lunghi.
Gamberone Può essere usato intero o decapitato, preferibilmente montato su ami circle per una ferrata più sicura e meno dannosa. La carne dolce e consistente lo rende irresistibile per i pagri più grandi.
Vongole e Cannolicchi Ottimi soprattutto su fondali sabbiosi o misti, sono esche naturali che attirano anche altri sparidi oltre al pagro. Devono essere ben fissati all’amo per evitare che si stacchino facilmente durante il lancio o il recupero lento.
Pesciolini Vivi Sugarelli, lanzardi o boga vivi sono eccezionali esche per la traina o il bolentino a profondità medie. Il loro movimento naturale attira l’attenzione del pagro, stimolando l’aggressività. Necessitano di terminali robusti e ami adeguati.


💡 Trucco da esperti:
Lasciare parte delle interiora attaccate (quando possibile) aumenta il rilascio di feromoni e sostanze oleose nell’acqua, creando un potente richiamo olfattivo che attira i pagri anche a distanza. Questo può fare la differenza soprattutto in giornate con bassa attività del pesce.

🎯 Suggerimenti per l’innesco perfetto:

  • Assicurati di infilzare l’esca in modo saldo, evitando movimenti innaturali che potrebbero insospettire il pesce.
  • Nei calamari o seppie, privilegia parti carnose come i tentacoli o la testa, ricchi di liquidi e aromi naturali.
  • Per i gamberoni, innesca il corpo dopo aver rimosso la testa per una presentazione più naturale e meno ingombrante.

Questa attenzione al dettaglio può incrementare notevolmente le probabilità di successo durante la pesca al pagro, soprattutto in acque più pescose o in presenza di esemplari esperti.

 

🧠 Consigli da Esperto per la Pesca al Pagro: Strategie per Massimizzare il Successo

🔍 Utilizza l’ecoscandaglio in modo strategico
Il pagro spesso staziona vicino a strutture subacquee o a quote specifiche del fondale, ma può trovarsi anche a mezz’acqua in cerca di cibo. Impara a interpretare i segnali dell’ecoscandaglio per individuare banchi isolati o picchi di attività che indicano la presenza di pagri. Questo ti permette di concentrare la pesca nelle zone più redditizie, risparmiando tempo ed energie.

🌀 Sfrutta la corrente a tuo vantaggio
Il pagro predilige acque ben ossigenate e in movimento, perché queste favoriscono la presenza di piccoli organismi bentonici di cui si nutre. Pescare in corrente moderata aumenta le possibilità di avvistare e insidiare pagri attivi. Ricorda però di adeguare il peso dei piombi e la sensibilità della canna per mantenere il contatto con l’esca senza perdere il controllo.

🎣 Mantieni gli ami sempre affilati e resistenti
La bocca del pagro è dotata di una struttura ossea robusta e di denti potenti, capaci di rigettare o rompere ami non adeguati. Affila regolarmente gli ami, preferendo modelli in acciaio inox o ad alta resistenza con punta chimicamente affilata, come i circle hook. Ami ben affilati migliorano la ferrata e riducono il rischio di slamature.

💨 Calate delicate e presentazioni silenziose
Il pagro è un pesce molto diffidente e sensibile a rumori e vibrazioni insolite. Evita calate rumorose o brusche, che potrebbero spaventarlo. Utilizza fili morbidi ma resistenti, abbassa lentamente la montatura e cerca di mantenere il contatto visivo con l’esca per cogliere subito il tocco.

🧊 Gestione post-cattura: raffreddamento e conservazione
La carne del pagro è molto pregiata ma anche delicata, tende a deteriorarsi rapidamente se non trattata correttamente. Una volta catturato, è fondamentale raffreddare subito il pesce, preferibilmente in acqua ghiacciata o in un secchio con ghiaccio, per preservarne la freschezza e la qualità organolettica. Questo è essenziale soprattutto se prevedi di prolungare la sessione di pesca o trasportare il pescato a casa.

💡 Bonus da esperto:
Monitora le condizioni meteo e lunari: il pagro è più attivo in giornate con mare leggermente mosso e con fasi lunari crescenti o piene, quando la pressione e la temperatura favoriscono la sua alimentazione.

⚖️ Normative e Etica nella Pesca al Pagro: Regole e Buone Pratiche per una Pesca Sostenibile

📏 Taglia minima legale

La normativa vigente stabilisce una taglia minima di 33 cm per la cattura del pagro. Questo limite serve a garantire che gli esemplari abbiano raggiunto una maturità riproduttiva prima di essere pescati, permettendo così il rinnovo delle popolazioni e la conservazione della specie nel medio-lungo termine.

🛑 Limiti di cattura e regolamenti locali

Il limite massimo giornaliero consentito per ogni pescatore è di 5 kg di pagro (o un numero equivalente di esemplari), ma è fondamentale consultare il regolamento regionale o nazionale in vigore, poiché le restrizioni possono variare in base all’area di pesca o alla stagione. Rispettare questi limiti è essenziale per evitare sanzioni e contribuire alla salvaguardia delle risorse marine.

🌿 Etica e buone pratiche per una pesca responsabile

  • Rilascia esemplari piccoli o feriti: Se il pagro catturato non ha raggiunto la taglia minima o presenta ferite gravi, è buona norma rimetterlo subito in mare, riducendo così l’impatto sulla popolazione e dando al pesce la possibilità di rigenerarsi.
  • Evita il sovraccarico di ami: La pesca con troppi ami contemporaneamente, come nel “palamito sportivo”, può causare stress e mortalità elevata non solo al pagro ma anche ad altre specie marine. Privilegia montature selettive e rispettose.
  • Non pasturare in eccesso: L’uso indiscriminato di pastura può alterare l’equilibrio naturale degli ecosistemi marini, attirando specie indesiderate e modificando i comportamenti dei pesci. Usa quantità moderate e ponderate, soprattutto in aree sensibili o protette.
  • Rispetta l’habitat: Durante le battute di pesca evita di danneggiare il fondale, soprattutto in zone di praterie di posidonia o in aree con strutture coralline. Inoltre, non abbandonare mai rifiuti, plastica o attrezzatura inutilizzata in mare per proteggere la fauna e mantenere pulito l’ambiente.

🌊 Conservazione e futuro della pesca al pagro

La pesca sostenibile non è solo un dovere etico ma anche la chiave per assicurare la possibilità di pescare pagri anche alle generazioni future. Informarsi sulle normative, adottare tecniche rispettose e partecipare a iniziative di tutela ambientale sono piccoli ma importanti passi verso un mare più sano e ricco di biodiversità.

Mangiare il pagro ricette

🧂 In Cucina: Il Pagro, un Pesce dal Sapore Regale e Versatile

Il pagro è apprezzato in cucina per le sue carni bianche, sode e saporite, che si prestano a molte preparazioni, esaltandone il gusto delicato ma deciso. Grazie alla consistenza compatta, si presta bene sia a cotture veloci che più elaborate.

🍽️ Preparazioni Classiche

  • Grigliate semplici: Il pagro alla griglia, condito con un filo d’olio extravergine d’oliva e qualche rametto di rosmarino o timo, esalta il suo sapore naturale. La cottura diretta su brace o piastra mantiene le carni succose e regala una leggera nota affumicata.
  • Zuppe di pesce tradizionali: È un ingrediente ideale per brodetti e cacciucchetti, dove il pagro conferisce corpo e gusto al fumetto, grazie alla sua polpa che non si sfalda facilmente anche dopo lunghe cotture.
  • Al forno con contorni semplici: Adatto a essere cotto intero in forno, accompagnato da patate, pomodorini freschi, olive e un filo di olio, per un piatto ricco ma sano, che mette in risalto la dolcezza delle sue carni.

🫕 Preparazioni più raffinate

  • Cottura al sale: Una tecnica che preserva l’umidità e concentra gli aromi naturali del pesce. Cuocere un pagro intero avvolto in uno strato spesso di sale grosso permette di mantenere la carne morbida e succosa, ideale per esemplari di taglia più grande.
  • Crudo e carpacci: Il pagro può essere gustato anche crudo, ma solo se sottoposto a corretta abbattitura per eliminare eventuali parassiti. Il carpaccio, condito con limone, olio e qualche erba fresca, è un antipasto elegante e leggero.

💡 Consiglio dello Chef:

Per esaltare ulteriormente il sapore del pagro, abbina i piatti a vini bianchi freschi e aromatici, come un Vermentino o un Sauvignon, che bilanciano la ricchezza delle carni con la loro acidità e profumi erbacei.


Pescare il pagro rappresenta una delle sfide più avvincenti e gratificanti nel panorama della pesca costiera. Questa attività richiede non solo pazienza e una buona dose di tecnica, ma anche un profondo rispetto per l’ambiente marino e le sue delicate dinamiche. Il pagro, infatti, è un predatore astuto e selettivo, che mette alla prova la tua capacità di adattamento e strategia.

Che tu preferisca affidarti alla tradizione del bolentino classico o voglia sperimentare tecniche più dinamiche e moderne come il vertical jigging, con la preparazione adeguata e l’attrezzatura giusta potrai trasformare ogni uscita in mare in una vera e propria avventura. Ogni cattura diventerà non solo una vittoria personale, ma anche un dono prezioso da portare in tavola, grazie alla carne saporita e versatile del pagro.

In definitiva, la pesca al pagro è un’esperienza che unisce passione, tecnica e amore per il mare, capace di regalare emozioni autentiche e ricompense gustose. Preparati a vivere ogni battuta con entusiasmo e rispetto, e lasciati sorprendere da questo affascinante predatore dei nostri fondali.

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