🐟 Guida Completa alla Pesca alla Tanuta
Tecniche, Attrezzature, Esche e Consigli per Catture di Successo
La tanuta (Spondyliosoma cantharus), nota localmente anche come “occhione” per i suoi grandi occhi argentati, è una delle specie più interessanti da insidiare nei nostri mari, in particolare nel bacino del Mediterraneo e lungo le coste dell'Atlantico orientale. Apprezzata tanto per la vivacità durante il combattimento quanto per le carni sode e saporite, rappresenta una sfida stimolante sia per i pescatori costieri che per quelli d’altura.
Pur appartenendo alla famiglia degli Sparidi (come orate e saraghi), la tanuta si distingue per alcuni tratti unici: la forma ovale e compressa lateralmente, la livrea argentea con sfumature dorate o violacee e una dentatura adatta a frantumare crostacei e molluschi bentonici.
🎯 Perché pescarla?
- È un’ottima palestra per chi vuole affinare le tecniche di pesca leggera.
- Offre combattimenti energici e inaspettati anche su attrezzature sottili.
- È molto apprezzata in cucina, sia alla griglia che al forno.
📘 In questa guida scoprirai:
- 🌊 Habitat e comportamento della tanuta
- 🗓️ Quando e dove pescarla
- 🧰 L’attrezzatura ideale: canne, mulinelli, fili e terminali
- 🍤 Le esche naturali e artificiali più efficaci
- 🎣 Le migliori tecniche di pesca da riva e da barca
- 🧠 I consigli esperti per aumentare le tue catture
- ⚖️ Regole di pesca e rispetto dell’ambiente marino
✅ Che tu sia un pescatore alle prime armi o un appassionato in cerca di una preda sportiva ma accessibile, la tanuta saprà offrirti divertimento e soddisfazione. Preparati a scoprire come avvicinarla nel modo più efficace, etico e tecnico possibile.

🌊 Conosciamo la Tanuta
La tanuta (Spondyliosoma cantharus) è un pesce di mare appartenente alla famiglia degli Sparidi, la stessa di orate, saraghi e pagri. Nonostante le somiglianze morfologiche con queste specie — in particolare con l’orata — la tanuta presenta caratteristiche distintive che la rendono immediatamente riconoscibile per l’occhio esperto.
🔍 Caratteristiche distintive della tanuta:
- Corpo ovale e lateralmente compresso, piuttosto slanciato rispetto all’orata. Questa forma le consente agilità nei movimenti e un nuoto rapido tra scogli e correnti.
- Occhi molto grandi e prominenti, adattati alla vista in profondità o in condizioni di bassa luminosità: da qui il soprannome locale “occhione”.
- Livrea di base grigio-argento, con riflessi verdognoli o violacei sui fianchi, accentuati in esemplari giovani o in fasi di riproduzione.
- Bande verticali scure ben visibili, che possono variare in intensità a seconda dell’età e dello stato di stress del pesce.
- Dentatura mista, composta da denti conici e molariformi, perfetta per frantumare gusci di molluschi, croste di crostacei e piccoli organismi bentonici. È un predatore bentofago, quindi si nutre prevalentemente sul fondo.
- Peso e dimensioni: la taglia media varia dai 300 agli 800 grammi, ma non sono rari gli esemplari sopra il chilo e mezzo, soprattutto in zone rocciose profonde o al largo.
📌 Curiosità:
La tanuta è una delle poche specie di sparidi che mostra una certa tolleranza alla vicinanza umana, potendo essere osservata anche in prossimità di porti, scogliere sommerse o relitti. Tuttavia, resta un pesce sospettoso, che richiede presentazioni accurate dell'esca.

🌍 Habitat e Abitudini della Tanuta
La tanuta è una specie costiera molto adattabile, tipica dei fondali del Mediterraneo e dell’Atlantico orientale. Predilige ambienti ricchi di struttura e biodiversità, dove può trovare riparo e nutrimento. È un pesce gregario, che tende a muoversi in branchi numerosi, soprattutto in presenza di corrente e abbondanza di cibo bentonico.
🔎 Caratteristiche dell’habitat ideale:
- Vive prevalentemente in acque medio-profonde, tra i 15 e i 100 metri, ma gli esemplari più grandi si trovano spesso oltre i 40 metri.
- Si adatta a fondali sabbiosi, fangosi, misti o rocciosi, ma predilige quelli accidentati o con strutture sommerse, dove può rifugiarsi e cacciare.
- Molto presente anche in zone di posidonia, relitti, franate o lungo cigli rocciosi.
- Abita spesso in prossimità di barriere artificiali, scogliere sommerse e impianti portuali, specialmente se vi è abbondanza di crostacei, vermi e mitili.
📍 Zone ideali per la pesca alla tanuta:
- Secche sommerse e zone con dislivelli del fondale
- Drop-off, cigli di piattaforma o franate
- Barriere frangiflutti, moli e relitti sommersi
- Aree con substrato duro o misto ricche di fauna bentonica (es. cozze, policheti, echinodermi)
📅 Stagionalità di attività:
- Può essere insidiata tutto l’anno, ma il periodo migliore va da aprile a ottobre, quando le acque sono più calde e ricche di plancton e invertebrati.
- Il picco di attività si ha in primavera e all’inizio dell’autunno, in corrispondenza delle fasi riproduttive e di maggiore alimentazione.
- Nei mesi più freddi si sposta su fondali più profondi e diventa meno attiva, ma non impossibile da catturare con tecniche mirate.
🕐 Orari più produttivi:
- Alba e tramonto sono i momenti più redditizi per la pesca, grazie all’aumento dell’attività predatoria del branco.
- Anche la pesca notturna può dare ottimi risultati, soprattutto se accompagnata da una pasturazione costante e mirata.
- Le correnti moderate e un leggero moto ondoso aumentano le possibilità di successo, poiché stimolano il movimento e l’attività alimentare della tanuta.
💡 Nota tecnica:
La tanuta è spesso sospettosa nei confronti di esche statiche. Presentazioni leggere e naturali, associate a movimenti discreti della lenza, possono fare la differenza, soprattutto in ambienti con alta pressione di pesca.

🧰 Attrezzatura Consigliata per la Pesca alla Tanuta
La tanuta è un pesce combattivo e astuto, dotato di una bocca piccola ma potente. Per questo motivo, l’attrezzatura ideale deve essere un giusto compromesso tra sensibilità, per percepire anche le tocche più leggere, e robustezza, per gestire il combattimento, soprattutto in fondali accidentati o ricchi di ostacoli.
🎣 Canna e Mulinello
Componente | Specifiche consigliate |
---|---|
Canna da bolentino leggero o medio | Lunghezza: 2,4 – 3,6 mPotenza di lancio: 30–150 gMeglio se ad azione progressiva, con vetta sensibile (fibra piena o tubular tip) |
Mulinello a bobina fissa (spinning) | Taglia 3000–5000, con recupero fluido e frizione precisaRapporto di recupero medio (5.0:1 – 5.5:1) per gestire pesi e correnti |
Mulinello elettrico (opzionale) | Solo per pesca oltre i 100 m di profondità o su cigli rocciosi |
💡 Tip: Una canna con vettino sensibile (tipo “solid tip”) aiuta a individuare anche le abboccate più timide e a reagire tempestivamente.
🧵 Filo e Terminali
Per affrontare la tanuta, è importante impostare una lenza madre sensibile, resistente all’abrasione e ben equilibrata con il terminale.
-
Trecciato (braid):
PE 0.8 – 1.2 → ideale per profondità medio-basse grazie all’alta sensibilità e assenza di elasticità. -
Shock leader:
Fluorocarbon o Nylon 0,25 – 0,35 mm (lunghezza 1–2 metri) → riduce la visibilità in acqua e attutisce le fughe del pesce. -
Terminali:
Fluorocarbon 0,20 – 0,28 mm, lunghezza 40 – 70 cm
→ Maggiore invisibilità e naturalezza nella presentazione. Scegli diametri più sottili in acque limpide o se la tanuta è sospettosa.
💡 Tip: Usa girelle a barilotto di qualità per evitare torsioni, soprattutto con montature a più braccioli.
🪝 Ami Consigliati
La tanuta ha una bocca piccola ma coriacea, quindi servono ami leggeri, affilati e penetranti, ma abbastanza robusti per resistere alla trazione.
-
Misure consigliate:
Da 8 a 4, a seconda della taglia attesa e dell’esca usata. -
Tipologia di amo:
-
Beak hook: Ottimo per esche molli o voluminose (es. sarda, cozze)
-
Aberdeen hook: Filo sottile, perfetto per esche delicate (es. verme di mare)
-
Circle hook (piccoli): Ideale se si pratica catch & release
-
-
Caratteristiche tecniche:
-
Filo sottile ma resistente
-
Punta chimicamente affilata
-
Gambo medio-lungo per facilitare l’innesco
-
🧳 Accessori utili da portare:
- Pasturatore a calata o gabbiette a rilascio lento
- Guadino a bocca larga, preferibilmente con rete in silicone
- Forbici e pinze a becco lungo per slamare
- Lampada frontale (per pescate notturne)
- Contenitori per esche vive o pastura

🍤 Esche Naturali e Pasturazione per la Tanuta
La tanuta, pur essendo onnivora, mostra una marcata preferenza per esche carnose, profumate e facilmente digeribili, soprattutto quando si pesca in fondali medio-profondi o in presenza di corrente. Una pasturazione ben dosata e mirata può fare la differenza, radunando rapidamente i branchi e mantenendoli attivi nella zona di pesca.
🎯 Esche Naturali Ideali
Le esche naturali devono essere fresche, resistenti all’innesco e ben visibili. Ecco le migliori per insidiare la tanuta:
Esca | Caratteristiche e utilizzo |
---|---|
Coreano | Perfetto per il bolentino leggero e fondali misti. Molto mobile, attira la tanuta anche a vista. |
Arenicola e americano | Ideali per fondali profondi o sabbiosi. Il loro aroma è irresistibile e si diffonde bene in corrente. |
Sardina | In pezzi o innescata a ciuffo. Rilascia un forte odore che stimola l’attacco, perfetta anche nei sabiki o pasture. |
Calamaro e seppia | A striscioline sottili, resistono bene all’attacco dei piccoli pesci. Utili su ami piccoli e robusti. |
Gamberetti | Sgusciati o interi, ottimi per presentazioni naturali. Usare ami a filo sottile per non danneggiarli. |
Molluschi (cozze, cannolicchi, vongole) | Molto efficaci su fondali rocciosi o fangosi. Attenzione a fissarli bene con filo elastico da innesco. |
💡 Trucchetto: alternare esche nella stessa sessione può stimolare la competizione tra le tanute e aumentare le abboccate. Non esitare a provare combinazioni come gamberetto + filetto di sardina.
🧂 Pasturazione: Come e Quando
La pastura è fondamentale per creare una zona di attrazione continua. Deve essere dosata con criterio: troppa può saziare o insospettire i pesci, mentre troppa poca può disperdersi senza effetto.
💭 Composizione ideale della pastura:
- Pane raffermo sbriciolato → base leggera e digeribile
- Sarda tritata → ricca di oli naturali, attira da lontano
- Sabbia di mare → serve a far affondare rapidamente la pastura e limitarne la dispersione
- Olio di pesce → opzionale ma potente, potenzia la scia olfattiva
🛠️ Tecniche di pasturazione:
- A piccole dosi e con regolarità (ogni 5–10 minuti) per mantenere attivo il branco
- Utilizzare gabbiette pasturatori a rilascio lento se si pesca a bolentino
- In alternativa, usare retine biodegradabili con pastura pressata per zone molto profonde
- Se si pesca da riva, una palla pasturante ben pressata lanciata sul punto di pesca è ideale
🌊 Dove è più efficace:
- In presenza di corrente leggera, per creare una scia olfattiva che raduna i pesci
- Nei pressi di posidonie, scogli o relitti, dove la tanuta tende a stazionare e nutrirsi
💡 Consiglio esperto: Prima di iniziare la vera azione di pesca, dedica 15–20 minuti a una pasturazione mirata: creerai un effetto “richiamo” che può fare la differenza soprattutto con tanute diffidenti o in giornate lente.

🎯 Tecniche di Pesca alla Tanuta
A. ⚓ Bolentino Leggero (da barca, scogliera o moli alti)
Il bolentino leggero è la tecnica più diffusa per la pesca alla tanuta grazie alla sua versatilità e alla capacità di adattarsi a vari fondali: da quelli rocciosi a quelli misti con presenza di posidonia, passando per scarpate e franate.
Questa tecnica si basa sul calare l’esca sul fondo (o leggermente sollevata) e percepire le tocche rapide e decise di questi pesci gregari e sospettosi.
✅ Montatura Consigliata
Una montatura sensibile ma ben bilanciata è essenziale per distinguere le mangiate veloci della tanuta da movimenti secondari causati dalla corrente o dal fondale.
🎣 Schema tipo:
-
Piombo terminale a perdere da 40 a 100 g, in base alla profondità e al moto ondoso.
📌 Preferire modelli cilindrici o affusolati per evitare incagli. - Trave principale in fluorocarbon o nylon da 0,28–0,35 mm, lungo 70–100 cm.
-
2 o 3 braccioli laterali lunghi 40–70 cm, in fluorocarbon da 0,20–0,28 mm.
📌 Più sottili = più abboccate, ma attenzione alla resistenza nei pressi delle rocce. -
Ami tipo beak o aberdeen, molto affilati, misura 8–4, a filo fine ma robusto.
📌 Fondamentale usare ami leggeri per un innesco naturale.
🎯 Consigli Tecnici per Massimizzare l’Efficacia
- Tenere la montatura in lieve tensione: permette di sentire anche le tocche più leggere, evitando che il pesce ingoi troppo profondamente.
- Utilizzare una canna molto sensibile in punta, con azione progressiva: aiuta nella ferrata e gestisce al meglio la reattività della tanuta.
- Spostarsi se dopo 15–20 minuti non si registrano mangiate: la tanuta si muove in branchi e la presenza è spesso localizzata.
- Innesco accurato: l’esca deve coprire parzialmente l’amo e risultare il più naturale possibile. Gamberetti, striscioline di seppia o pezzetti di sardina sono particolarmente efficaci.
💡 Nota esperta: nei fondali misti o con ostacoli, il piombo a perdere può evitare la perdita dell’intera montatura in caso di incaglio. Inoltre, pescando in corrente, può aiutare a mantenere stabile la linea verticale.
B. 🪝 Pesca alla Tanuta con Galleggiante da Scogliera
La pesca con il galleggiante da scogliera è una tecnica raffinata ed efficace, ideale per insidiare la tanuta quando si muove a mezz’acqua o nei pressi di strutture sommerse, come dighe frangiflutti, scogliere artificiali e zone portuali profonde.
Si presta particolarmente bene in presenza di acque chiare e calme, dove un'esca ben presentata può fare la differenza.
✅ Setup consigliato
Una montatura bilanciata e discreta è essenziale per non insospettire la tanuta, specie nelle ore di maggiore luce.
🎣 Elementi principali del setup:
Galleggiante scorrevole o fisso da 5 a 12 g, in base alla distanza da lanciare e alle condizioni del mare
📌 I modelli a penna o biconici offrono ottima sensibilità e tenuta della corrente.
Terminale lungo, da 1 a 1,5 m, in fluorocarbon 0,20–0,26 mm
📌 Un terminale lungo garantisce un’esca più naturale e libera nei movimenti.
Piombatura scalata, distribuita in modo decrescente lungo il terminale:
- 1 piombo spaccato più grosso vicino al galleggiante
- 2–3 piombini più piccoli verso l’amo
📌 Questo schema permette una calata fluida e un affondamento naturale dell’esca.
Amo leggero e affilato, misura 8–6, tipo cristal o aberdeen
📌 Ami leggeri aumentano la naturalezza dell’innesco e penetrano facilmente nella bocca coriacea della tanuta.
🎯 Tecnica di pesca
- Lancia nei pressi di franate, sporgenze o ombre sommerse, dove la tanuta si alimenta in sospensione.
- Regola la profondità del terminale per cercare il branco: spesso le tanute sostano 1–2 metri dal fondo.
- Pasturazione costante ma moderata, con palline di pane sfarinato o sarda tritata, può attirare l’intero branco sotto la lenza.
💡 Consiglio da esperto:
Nei giorni di mare calmo e acqua trasparente, riduci diametri e grammature al minimo indispensabile. L’uso di galleggianti trasparenti o verniciati opachi può evitare che i pesci si insospettiscano.
C. 💡 Pesca Notturna alla Tanuta
La pesca notturna alla tanuta è una strategia particolarmente redditizia durante i mesi caldi, quando le tanute si spostano verso zone costiere o risalgono i cigli del fondale in cerca di cibo favorito dalla quiete e dalla minor pressione luminosa.
La notte riduce la diffidenza naturale della tanuta, rendendola più propensa ad avvicinarsi agli inneschi — soprattutto se accompagnati da una buona pasturazione.
🌙 Quando e dove praticarla
- Orari ideali: dal tramonto fino a mezzanotte, oppure nelle prime ore dell’alba
- Condizioni favorevoli: mare calmo o leggermente increspato, luna crescente o nuova per massimizzare l’effetto delle luci artificiali
- Zone top: scogliere sommerse, porti, franate o drop-off ravvicinati alla costa, dove il fondale degrada bruscamente
✅ Setup e Consigli Tecnici
🎣 Terminale e montatura:
-
Fluorocarbon sottile, 0.18–0.22 mm, per una maggiore invisibilità in condizioni di poca luce
📌 Aiuta ad ingannare anche le tanute più grandi, che di notte si avvicinano più facilmente. - Braccioli lunghi 60–80 cm, per permettere all’esca di muoversi con naturalezza
- Piombi leggeri (30–70 g) o piombo a perdere su fondale misto
- Ami affilati, misura 6–8, a filo sottile ma robusto
💡 Illuminazione e Pasturazione:
Lampade galleggianti a luce bianca o verde, che attirano plancton e piccoli pesci, seguiti a loro volta dalle tanute
📌 Usa batterie ricaricabili o alimentazione da barca per mantenere l’intensità costante.
Pasturazione mirata e leggera, con:
- Pane bagnato e impastato con olio di sarda
- Pezzetti di sardina tritata e sabbia per favorire l’affondamento
Meglio dosare poco e spesso, così da mantenere il branco in zona senza saziarlo
🎯 Azione di pesca
- Recuperi lenti e regolari, con pause prolungate: le tanute di notte si avvicinano piano, seguendo l’odore
- Non muovere troppo l’esca: deve sembrare una preda ferma e facile da catturare
🔍 Extra tip:
Durante la notte le tanute tendono a salire anche verso la colonna d’acqua intermedia, quindi variando la profondità d’azione potresti intercettare esemplari in sospensione.

🧠 Trucchi da Esperto per la Pesca alla Tanuta
La tanuta può sembrare un pesce semplice da catturare, ma insidiarla con regolarità richiede attenzione ai dettagli e adattabilità. Ecco alcuni consigli avanzati per aumentare le probabilità di successo:
🧭 Segui la corrente
La tanuta ama acque ossigenate e si muove lungo le linee di corrente, dove il plancton e i piccoli invertebrati vengono trasportati.
📌 Cerca zone in cui la corrente sbatte su strutture o cigli: sono veri “nastri trasportatori” di cibo.
🎯 Varia profondità e presentazione
La tanuta può alimentarsi sia sul fondo che a mezz’acqua, soprattutto in ambienti rocciosi o vicino a posidonia.
🔁 Cambia spesso la profondità di calata o l’altezza del galleggiante per intercettare il branco attivo.
🪛 Affila sempre gli ami
La bocca della tanuta è robusta e cartilaginosa, difficile da penetrare con ami poco affilati.
🪝 Controlla frequentemente la punta dell’amo e usa modelli affilati chimicamente per garantire una ferrata efficace.
🥶 Mantieni fresco il pescato
Le carni della tanuta sono molto delicate e tendono a deteriorarsi rapidamente, specialmente d’estate.
🧊 Metti subito il pesce su ghiaccio o in una borsa termica: preserva freschezza, sapore e sicurezza alimentare.
🎒 Montature mobili e fluide
Braccioli troppo rigidi o impiombature statiche riducono l'efficacia dell’esca.
🔗 Usa girelle, micro-snap o nodi morbidi per rendere il bracciolo snodato e permettere all’esca di muoversi in modo naturale, anche in corrente leggera.
👓 Occhiali polarizzati
In condizioni di acqua limpida o fondali bassi, un buon paio di occhiali polarizzati può fare la differenza.
👁️ Riduce il riverbero della superficie e permette di individuare i banchi o le reazioni delle tanute all’esca.
💬 Bonus tip: ascolta i gabbiani
Come per altri pesci gregari, i movimenti dei gabbiani in superficie possono indicare la presenza di piccoli pesci... e quindi anche delle tanute che li seguono.

⚖️ Normative e Etica di Pesca alla Tanuta
Anche nella pesca sportiva alla tanuta è fondamentale rispettare le normative vigenti e adottare un comportamento responsabile per tutelare l’ambiente marino e garantire la sostenibilità della risorsa.
📏 Taglia minima legale
Attualmente, non esiste una taglia minima unificata obbligatoria per la tanuta in tutti i regolamenti regionali italiani. Tuttavia:
✅ Consiglio etico: rilasciare sempre esemplari inferiori ai 25 cm, in quanto non ancora completamente maturi dal punto di vista riproduttivo.
🎣 Limite di cattura
In assenza di regolamenti specifici, si applicano le norme generali della pesca ricreativa:
- Massimo 5 kg di pesce al giorno per pescatore, più un singolo esemplare che superi tale peso (verificare eventuali deroghe locali).
- In caso di pesca in barca con più persone, il limite va calcolato per numero di licenze presenti a bordo.
🌱 Etica di pesca: piccoli gesti, grande impatto
Una condotta responsabile fa la differenza, soprattutto quando si parla di specie gregarie come la tanuta:
🔁 Rilascia sempre:
- Esemplari sotto taglia
- Pesci visibilmente feriti o impigliati malamente
- Pesci presi “per errore” con tecniche non selettive
🪝 Evita montature invasive:
- No a piombi a strascico su fondali sensibili (come praterie di posidonia)
- Prediligi travi leggeri, ami piccoli e fili sottili per ridurre l’impatto
♻️ Rispetta il mare:
- Recupera tutti i fili, piombi e ami spezzati
- Non abbandonare esche deteriorate o contenitori in acqua
- Non pasturare eccessivamente in aree chiuse o stagnanti
🎯 Ricorda: pescare in modo etico non significa catturare di meno, ma catturare meglio, in equilibrio con la natura e nel rispetto di un ecosistema delicato.

🍽️ In Cucina: La Tanuta nel Piatto
La tanuta offre una carne bianca, soda e molto saporita, che si presta a numerose preparazioni, sia semplici che elaborate. Il suo gusto deciso ma equilibrato ricorda quello dell’orata, con una nota marina più intensa, rendendola una vera prelibatezza per chi ama il pesce “vero”.
🔥 Preparazioni Consigliate
🥔 Al forno con patate, olive e pomodorini
Un classico della cucina mediterranea: tanuta intera, eviscerata e squamata, cotta al forno su un letto di patate, cipolla rossa, olive nere e pomodorini. Aggiungi rosmarino, aglio in camicia e un filo d’olio EVO.
🔥 Grigliata con limone, prezzemolo e aglio
Perfetta se cotta su brace o griglia in ghisa. Incidi la pelle per evitare che si arricci e spennella con olio, limone e prezzemolo tritato. Bastano pochi minuti per lato.
🍅 In umido con capperi, pomodorini e vino bianco
Tagliata a tranci o cotta intera, si sposa bene con una salsa leggera a base di pomodorini freschi, aglio, capperi, prezzemolo e una spruzzata di vino bianco secco. Ottima da accompagnare con crostoni di pane rustico.
🍋 Cruda: carpaccio o tartare (solo se abbattuta a -20°C per almeno 24h)
La sua carne, soda e delicata, è ideale per preparazioni crude. Taglia sottile per il carpaccio, oppure a cubetti per una tartare con lime, erba cipollina, pepe rosa e un filo d’olio EVO.
💡 Consiglio da Chef
🔪 Tanuta fritta a tranci
Marina brevemente i tranci in succo di limone, pepe rosa e un pizzico di sale. Infarinali e friggili in olio bollente fino a doratura: croccante fuori, succosa dentro. Un piatto semplice ma irresistibile.
📦 Conservazione
Se non cucinata subito, la tanuta va conservata su ghiaccio o refrigerata a 0–2°C per mantenere la sua freschezza. Può anche essere filettata e congelata, ma è sempre preferibile gustarla fresca.

🧭 Perché Vale la Pena Pescare la Tanuta
La pesca alla tanuta è un’attività affascinante che unisce tecnica, osservazione e soddisfazione. Questo sparide, spesso sottovalutato rispetto a orata e dentice, è in realtà una preda combattiva, imprevedibile e ottima per affinare le proprie abilità sia a bolentino che a galleggiante.
🎯 Conoscere nel dettaglio il comportamento della tanuta — dove si sposta, come si alimenta e quando è più attiva — permette al pescatore di adattare strategia, montature e scelta delle esche in modo efficace, ottimizzando tempi e risultati.
💡 In particolare, la tanuta insegna la gestione delle ferrate delicate, l’importanza della presentazione dell’esca in corrente e il valore della pasturazione moderata e mirata. Aspetti che la rendono ideale anche per chi vuole affinare la sensibilità nelle tecniche leggere.
🌊 Che si peschi da scogliera, molo o barca, con l’attrezzatura giusta e un po’ di pazienza, questa specie saprà regalare combattimenti energici, situazioni tecniche interessanti e, non ultimo, un pescato prelibato da portare in tavola.
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