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Escursione sullo strapiombo del Salto dei Granatieri

🏞️ Escursione sullo Strapiombo del Salto dei Granatieri – Monte Cengio

Un Cammino tra Storia, Natura e Sacrificio

L’escursione al Monte Cengio, con tappa obbligata al celebre Salto dei Granatieri, è molto più di un semplice trekking: è un viaggio intenso nella memoria collettiva italiana, dove la maestosità della natura si intreccia con la tragedia e il coraggio della Prima Guerra Mondiale.

Situato sul margine sud-occidentale dell’Altopiano dei Sette Comuni (Asiago), il Monte Cengio fu teatro, nel 1916, di feroci scontri tra le truppe italiane e austro-ungariche durante la Strafexpedition. Proprio qui, in uno scenario drammatico di rocce a picco e sentieri scolpiti nella montagna, i Granatieri di Sardegna compirono atti di eroismo diventati simbolo di sacrificio e amore per la patria.

⛰️ Il “Salto dei Granatieri”: Dove la Roccia Racconta il Coraggio

Il punto più iconico dell’escursione è il cosiddetto "Salto dei Granatieri", una sporgenza rocciosa che si affaccia su un dirupo vertiginoso. Secondo la tradizione, durante un attacco nemico, alcuni soldati italiani, privi di munizioni e ormai accerchiati, si gettarono nel vuoto pur di non arrendersi.
Anche se il fatto potrebbe avere in parte un valore simbolico o leggendario, rappresenta con potenza evocativa il dramma e l'eroismo vissuti in quei giorni terribili.

Oggi, su quello stesso strapiombo, si erge una croce commemorativa, e lo sguardo si perde tra le valli sottostanti, in un silenzio che sembra custodire ogni ricordo.

🥾 L’Itinerario: Un Sentiero nella Memoria

Il percorso escursionistico è ben segnalato e adatto a escursionisti di media esperienza, anche se richiede passo sicuro e attenzione nei tratti esposti. Il tragitto si snoda su trincee, camminamenti scavati nella roccia, postazioni militari e gallerie che un tempo ospitavano i soldati italiani.

🌲 Lunghezza: circa 4 km
⏱️ Durata: 2-3 ore (soste incluse)
📍 Partenza consigliata: parcheggio nei pressi del Rifugio Granatiere
⚠️ Difficoltà: media – presenza di tratti a picco, ma protetti con parapetti

Durante l’escursione, potrai:

  • Camminare letteralmente a strapiombo sulla roccia, con viste mozzafiato.

  • Esplorare rifugi e ricoveri militari originali, molti dei quali accessibili.

  • Ammirare pannelli esplicativi che raccontano battaglie, tattiche e testimonianze dirette dei soldati.


🕊️ Monte Cengio Oggi: Da Campo di Battaglia a Simbolo di Pace

Il Monte Cengio è oggi un monumento all’aperto dedicato alla memoria dei caduti, ma anche un’oasi di bellezza naturalistica. Dai suoi 1.354 metri di altitudine, regala panorami che spaziano sull’intero Altopiano di Asiago, la Val d’Astico e le Prealpi vicentine.

In primavera e in estate, il paesaggio si colora di fiori di montagna e farfalle, mentre aquile e falchi volteggiano tra le cime. È difficile immaginare che questo angolo così sereno sia stato, solo un secolo fa, uno dei fronti più sanguinosi della Grande Guerra.

📚 Curiosità Storiche

🔹 I Granatieri di Sardegna erano truppe scelte dell’esercito italiano, celebri per il loro spirito combattivo e l’alto senso dell’onore.
🔹 Si stima che, nella sola battaglia del Cengio del maggio-giugno 1916, oltre 10.000 soldati italiani persero la vita.
🔹 Molti camminamenti scavati a mano nella roccia resistono ancora oggi, testimoni del lavoro incessante e disperato dei militari.

La traccia del percorso nell'app Koomot questo link: https://www.komoot.it/tour/734366371

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🏔️ Monte Cengio e l'Altopiano di Asiago: Un Capitolo Cruciale della Grande Guerra

L’Altopiano di Asiago, noto anche come Altopiano dei Sette Comuni, è una vasta area montuosa situata tra Veneto e Trentino-Alto Adige, che oggi affascina per i suoi paesaggi mozzafiato, ma che porta ancora impressi nella sua terra i segni profondi della Prima Guerra Mondiale.

Durante il conflitto, questa regione fu tra le più strategiche e contese del fronte italo-austriaco. Le sue alture e le valli divennero scenario di battaglie durissime, combattute in condizioni estreme: gelo, neve, scarsità di viveri e continue piogge di artiglieria rendevano la sopravvivenza una prova quotidiana. Le trincee scavate nella roccia, i forti, i camminamenti militari e le gallerie scavate a mano sono ancora oggi testimonianze vive del sacrificio di migliaia di soldati.

⚔️ Il 1916 e la Strafexpedition: Quando l'Altopiano Divenne Inferno

Nel maggio 1916, l’Impero Austro-Ungarico lanciò una massiccia offensiva contro le truppe italiane: la Strafexpedition, o "spedizione punitiva". L'obiettivo era quello di sfondare le linee italiane e scendere verso la pianura veneta, colpendo alle spalle l'esercito italiano impegnato sul fronte dell’Isonzo.

Fu in questo contesto che il Monte Cengio, uno dei bastioni meridionali dell’altopiano, assunse un'importanza strategica fondamentale: era il punto di accesso naturale verso la pianura vicentina. Qui si concentrarono aspri combattimenti tra il Corpo dei Granatieri di Sardegna e l’esercito austro-ungarico.

🎖️ Il Sacrificio del Monte Cengio: La Leggenda dei Granatieri

Il Monte Cengio è oggi noto in tutta Italia per uno degli episodi più tragici e allo stesso tempo eroici della guerra: il cosiddetto “Salto dei Granatieri”. Durante gli scontri del giugno 1916, centinaia di soldati italiani, circondati dal nemico, resistettero fino all’ultimo proiettile. Alcuni, pur di non cadere prigionieri, si lanciarono nel vuoto dal ciglio della montagna.

Anche se non tutti i dettagli di questo gesto sono confermati storicamente, il racconto è diventato simbolo del valore e della determinazione del soldato italiano. Il nome “Salto dei Granatieri” è ancora oggi inciso nella roccia e nella memoria collettiva come un monumento al coraggio estremo.

🕯️ Oggi: Memoria Storica e Pace tra le Montagne

Oggi il Monte Cengio e l’Altopiano di Asiago sono luoghi di pace, escursione e riflessione, ma anche musei a cielo aperto, visitati ogni anno da migliaia di persone tra appassionati di storia, famiglie e camminatori.

I camminamenti militari, le postazioni d’artiglieria, le gallerie scavate a mano e le targhe commemorative raccontano senza parole ciò che avvenne su queste montagne. Ogni pietra sembra custodire un nome, una lettera, un addio.
L’intera zona è parte di un vasto progetto di valorizzazione storica, con itinerari tematici, rifugi ristrutturati e sentieri della memoria.

🧭 Curiosità e Approfondimenti

🔹 L’Altopiano di Asiago fu uno dei pochi luoghi italiani dove si combatté ininterrottamente per tutti i quattro anni di guerra.
🔹 Durante la guerra, fu costruita una rete sotterranea di oltre 500 km di gallerie solo tra Veneto e Trentino.
🔹 Ancora oggi, in occasione di lavori boschivi o restauri, vengono rinvenuti resti di equipaggiamenti, trincee e persino lettere e oggetti personali dei soldati.
🔹 Il Sacrario Militare di Asiago ospita le spoglie di oltre 54.000 soldati, italiani e austro-ungarici, caduti nella zona.

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🥾 L’Itinerario dell’Escursione: Sui Passi della Memoria

Per chi desidera vivere un’esperienza che unisce natura, storia e riflessione, l’escursione al Monte Cengio è un cammino imperdibile. Non si tratta solo di un percorso panoramico tra le vette dell’Altopiano di Asiago, ma di un viaggio nel tempo, lungo sentieri che ancora oggi portano i segni della Grande Guerra. Ogni curva, ogni roccia, ogni galleria racconta una storia.

📍 Come Arrivare al Monte Cengio

Il punto di partenza ideale per questa escursione è la cittadina di Asiago, nel cuore dell’Altopiano, facilmente raggiungibile in circa 1 ora di auto da Vicenza o 1 ora e mezza da Trento o Padova.

  • Da Asiago si segue la strada provinciale in direzione Camporovere.
  • Poco dopo, si imbocca la strada panoramica che porta al parcheggio del Monte Cengio, situato nei pressi della località Bocchetta Paù, dove è possibile lasciare l’auto.

Da lì inizia il percorso a piedi, lungo un tracciato ricco di fascino storico e naturale.

🏞️ Il Sentiero dei Granatieri: Panorami e Memoria

Il Sentiero dei Granatieri si sviluppa per circa 6 km, con un dislivello positivo di circa 1000 metri, ed è classificato di media difficoltà. Il tracciato segue una mulattiera scavata nella roccia, che corre letteralmente a picco sulla valle sottostante, offrendo vedute vertiginose sulla pianura veneta fino alle Prealpi.

Lungo il percorso, si incontrano:

  • Gallerie scavate a mano dai soldati.
  • Postazioni di mitragliatrici e trincee restaurate.
  • Cippi commemorativi e cartelli esplicativi, ideali per chi ama unire la camminata alla conoscenza storica.

Il sentiero è perfettamente segnalato e accessibile, ma richiede attenzione in alcuni tratti esposti. È sconsigliato in caso di maltempo o innevamento.

🔫 Le Trincee e le Fortificazioni

Durante la salita, si cammina accanto a numerose trincee e fortificazioni italiane, autentiche testimonianze della linea difensiva creata nel 1916 per contenere l’avanzata austro-ungarica. Questi manufatti, oggi restaurati e accessibili, permettono di comprendere meglio le condizioni di vita dei soldati al fronte: anguste, fredde, esposte al fuoco nemico e alla montagna stessa.

La roccia viva parla ancora, tra feritoie, camminamenti, dormitori, magazzini e postazioni di artiglieria.

⛪ La Cappella dei Caduti: Un Luogo di Silenzio e Ricordo

A metà percorso, immersa tra le rocce, si trova una piccola cappella votiva. Costruita per commemorare i soldati caduti, invita alla riflessione e al silenzio. È uno dei momenti più toccanti dell’escursione: qui, molti escursionisti si fermano per osservare un minuto di silenzio o lasciare un pensiero.

😔 Il “Salto dei Granatieri”: Il Punto Estremo

Quando il sentiero raggiunge il belvedere naturale del Salto dei Granatieri, il panorama lascia senza fiato: una parete verticale che precipita nella valle per oltre 300 metri, affacciata sulla pianura veneta.

Proprio in questo punto, nel giugno del 1916, alcuni granatieri italiani accerchiati dal nemico e privi di munizioni, scelsero di gettarsi nel vuoto piuttosto che arrendersi. Un gesto estremo, di eroismo e disperazione, che trasformò quel luogo in un simbolo del sacrificio umano per la patria.

Oggi, una targa in bronzo e un’area recintata commemorano l’episodio, accompagnata spesso da fiori lasciati dai visitatori.

🏡 Rifugio di Monte Cengio e Vista Panoramica

Proseguendo oltre il Salto, si raggiunge la cima del Monte Cengio (1.354 m s.l.m.), dove sorge un rifugio ristrutturato, un tempo utilizzato dai soldati per il ricovero e oggi punto di sosta e ristoro per gli escursionisti.

Da qui, lo sguardo spazia su:

  • tutta l’Alta Pianura Veneta,
  • le cime circostanti dell’Altopiano di Asiago,
  • e, nelle giornate più limpide, fino alla laguna di Venezia.

Un panorama mozzafiato che offre la giusta ricompensa dopo la salita.

🕯️ Il Memoriale e le Commemorazioni Annuali

Lungo tutto il percorso sono presenti monumenti e cippi commemorativi in onore dei caduti. Il principale è dedicato ai Granatieri di Sardegna, con iscrizioni che ne ricordano il coraggio.

Ogni anno, a inizio novembre, si tiene una cerimonia ufficiale alla presenza di:

  • rappresentanti dell’Esercito Italiano,
  • autorità locali e nazionali,
  • familiari dei caduti e associazioni d’arma.

Un momento solenne per non dimenticare.

💭 Un Cammino che Va Oltre i Passi

L’escursione sul Monte Cengio non è una semplice passeggiata in montagna. È un cammino interiore, un’immersione nella storia d’Italia fatta di dolore, valore e identità. Ogni pietra, ogni galleria e ogni panorama sono lì a ricordarci che la pace di oggi è stata costruita sul sacrificio di ieri.

👉 Se sei appassionato di storia, fotografia naturalistica o escursionismo culturale, il Monte Cengio è una delle esperienze più autentiche e profonde da vivere nel Veneto.


🔚 Un Cammino nella Memoria e nella Speranza

L’escursione al Monte Cengio non è solo un’esperienza escursionistica, ma un vero e proprio pellegrinaggio tra le pieghe della storia e della coscienza. Camminare sul "Sentiero dei Granatieri", ammirare i paesaggi mozzafiato che si aprono sulla pianura veneta, attraversare trincee e gallerie scavate nella roccia, significa rivivere con rispetto e consapevolezza una delle pagine più drammatiche della nostra storia.

💬 Ogni passo, ogni scorcio, ogni rudere racconta silenziosamente il coraggio di uomini comuni che, in condizioni estreme, scelsero l’onore e la fedeltà alla patria fino all’ultimo respiro. Il "Salto dei Granatieri" è il simbolo di questo estremo sacrificio, ma anche un monito potente: la libertà e la pace non sono mai scontate, e vanno difese ogni giorno, con impegno e memoria.

🌿 Allo stesso tempo, il Monte Cengio è oggi un luogo di straordinaria bellezza naturale, dove la montagna si fa maestra di silenzio, di resilienza e di speranza. Un luogo in cui il passato convive con il presente, e in cui la natura ha saputo ricucire le ferite della guerra, offrendo pace dove un tempo c’era solo dolore.

✨ Visitare il Monte Cengio significa lasciarsi toccare da emozioni profonde, riscoprire il senso della gratitudine e tornare a casa arricchiti, nel cuore e nella mente. Un’esperienza che merita di essere vissuta e condivisa, perché la memoria non è solo un dovere: è un ponte verso un futuro più consapevole e umano.

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